Sempre più spesso, per fortuna, si parla di sterilizzazione. Più che altro però se ne parla, mentre si agisce ben poco e intanto i canili continuano a riempirsi di animali abbandonati . Qualcuno, al livello politico e amministrativo, non ha ancora capito che se non si chiude il rubinetto la vasca continua a traboccare. O forse, visto che il business dei canili non è per niente da sottovalutare, qualcuno ha capito benissimo che conviene lasciare aperto il rubinetto e che la vasca tracimi.

Questa volta invece trattiamo l'argomento del parto che ovviamente riguarda allevatori o semplici amatori che desiderano almeno una cucciolata da loro cane. Una volta fatti accoppiare i cani, si stabilisce l'avvenuta fecondazione attraverso una semplice e non invasiva ecografia addominale che, già a tre settimane, è in grado di rilevare se la femmina è gravida. In questo caso non resta che sorvegliare l'andamento della gravidanza senza particolari patemi d'animo, a meno che non si tratti di particolari razze di cani che, per la loro conformazione anatomica, possono andare incontro a gravidanze difficoltose, ma soprattutto necessitano quasi sempre del parto cesareo, ovvero dell'intervento chirurgico per far nascere i cuccioli. Il bulldog inglese è un esempio di queste razze.

La gravidanza, nel cane e nel gatto, dura approssimativamente sessanta giorni e, se decorre senza particolari problemi (inappetenza, adinamia, perdite sospette) non necessita di numerosi controlli, almeno fino ai giorni che precedono il parto. Il gatto è molto più autosufficiente del cane, nei confronti del parto. Diciamo che, essendo un animale meno addomesticato, ha anche un minor bisogno dell'intervento umano per sbrigarsela. Di solito trova un qualche buco (che potrebbe essere anche un armadio aperto), fa una sorta di tana e, lì espleta velocemente il parto. Per evitare l'armadio, se la gatta partorirà in casa, consiglio un paio di ceste o di luoghi protetti dove possa sentirsi sicura e lontano da occhi indiscreti. Naturalmente va tenuta d'occhio, durante la nascita dei cuccioli perché, per quanto infrequente, qualcosa potrebbe andare storto (esempio un feto mezzo fuori e mezzo dentro che non esce)

Per quanto riguarda il cane è necessaria una maggiore attenzione. Negli ultimi dieci giorni prima del parto è bene effettuare un paio di ecografie per controllare il battito cardiaco fetale, perché, se dovesse scendere sotto una certa frequenza, è indicato il parto cesareo. Di solito, il giorno del parto la femmina smette di mangiare, la temperatura corporea si abbassa 37°C e il cane si apparta in una zona protetta che sarà stata approntata. Quando iniziano le contrazioni, calma e gesso (e veterinario portata di telefono). Di solito, in poche ore, i cuccioli escono e ci pensa la femmina a tagliare il cordone ombelicale e a mangiare la placenta. In caso di contrazioni senza espulsione, contrazioni che cessano, perdite di sangue o comunque anomale, feti mezzi dentro e fuori che non escono, la chiamata al veterinario è d'obbligo. Fonte