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Un cerotto liquido che migliora l’aspetto delle cicatrici. È questo uno degli ultimi ritrovati made in Italy, un liquido trasparente a base di cianocrilati che viene applicato non solo una volta tolto i punti di un’operazione, quindi dopo trami recenti, ma anche per rendere meno arrossate, sporgenti e visibili cicatrici ipertrofiche. Commenta Nicolò Scuderi, direttore del dipartimento di chirurgia plastica dell’Università La Sapienza di Roma: «Prodotti a base di cianocrilati erano già usati per incollare ferite, in questo caso invece le ferite sono già formate. Questo tipo di “cerotto” liquido evita sfregamenti e crea un microambiente favorevole per la cicatrizzazione, una volta messo rimane per almeno due mesi e ci si può lavare e truccare». Da poco sul mercato, un flacone costa circa 40 euro, la dose per una terapia di due mesi per una piccola cicatrice.
Chirurgia endoscopica per un lifting very soft
Ringiovanire in modo soft è possibile per tutto il viso, collo compreso, con il «lifting endoscopico», una tecnica chirurgica che per la sua mini invasività si colloca a metà strada tra la chirurgia e la medicina estetica. La tecnica è stata illustrata da Alessandro Gennai, chirurgo plastico di Bologna e membro dell’European Academy of Facial Plastic surgery, all’11° convegno internazionale di Medicina, odontoiatria e chirurgia estetica. «L’endoscopia - afferma il chirurgo - prende le mosse dalle recenti scoperte nel campo dell’invecchiamento del viso, che lo attribuiscono a due fattori: la discesa dei tessuti e la perdita di adipe, che causano le rughe e conferiscono un aspetto stanco. La priorità diventa il ripristino dei volumi e il sollevamento verticale delicato dei tessuti profondi». Senza che sia necessario tagliare i capelli, vengono eseguite sulla sommità della fronte quattro o cinque incisioni di un centimetro e mezzo, che non lasciano cicatrici. Da qui viene introdotta una piccola telecamera di 4 millimetri di diametro che riproduce su un monitor la visione di quanto accade sotto la pelle, consentendo così di riposizionare, con l’ausilio di microstrumenti, i tessuti profondi con maggiore precisione e fissarli con nuovi sistemi, come i nuovissimi fili con i coni e i gancini frontali riassorbibili. Le caratteristiche del viso restano inalterate e grazie al «lipofilling», ossia l’innesto di tessuto adiposo precedentemente prelevato da altre parti del corpo, si ridonano i volumi del viso giovanile». Questo tipo di intervento è indicato anche un lifting soft del collo.
Il nuovo filler per le labbra? A base di collagene porcino
Ridefinire i contorni delle labbra o rimpolparle con un effetto naturale, senza la necessità di test cutanei preliminari e per 12 mesi. È possibile grazie ad un filler iniettabile a base di collagene porcino, presentato tra le novità del Congresso Internazionale della Società Italiana di Medicina e Chirurgia Estetica (Sies) a Bologna. Il filler è in commercio già da alcuni anni per il trattamento delle rughe facciali ed è ora anche indicato per le labbra. Finora il collagene iniettabile maggiormente utilizzato era di provenienza bovina, con un effetto però limitato nel tempo (in media di 3-6 mesi). «Il collagene di origine porcina - spiega il dottor Maurizio Cavallini, docente al master di Medicina e Chirurgia Estetica dell’Università di Milano - è il materiale che più si avvicina al collagene umano e per questo viene facilmente accettato dall’organismo fino a diventare parte integrante della pelle del viso».
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