| | | OFFLINE | Post: 18.147 Post: 123 | Registrato il: 25/03/2006 Registrato il: 17/02/2008 | Sesso: Maschile | | | |
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LA BANALITA’ DELLA CASUALITA’
In natura ogni cosa serve per permettere ad una o più cose di sopravvivere, una vera e propria catena, tutto è riconducibile ad un freddo ingranaggio che consente alla macchina di girare e di funzionare, anche le cose belle non sono fini a se stesse, ma esistono per fare la loro parte in quel grande movimento cosmico della macchina umano/vegetale.
Alcuni fiori sono estremamente belli e profumati per il solo scopo della sopravvivenza, per attirare altri animali, insetti o simili che trasportino le loro spore su altri fiori, per continuare e perpetuare la specie, quello che è veramente incomprensibile è il perché tutto ciò deve avvenire, e come se fosse una macchina che una volta messa in moto non si ferma più, la vera domanda non è cosa fa la macchina per continuare a funzionare, ma perché è in moto?! qual'è il fine recondito, è anch'esso frutto di una casualità oppure no? questa è la grande domanda a cui nessuno se non tramite la fede ha saputo dare risposta, ma la fede ha risposto in modo sibillino chiedendoti a sua volta un atto di fede, ossia chiedendoti di credere senza farti troppe domande, e questo per me non va bene, perché una vera domanda senza una vera risposta genera solo altre domande che non danno mai risposte, e allora rieccoci punto e a capo al punto di partenza e alla ricerca di quella casualità che ha dato origine alle cose.
Il mondo è una creazione senza un senso compiuto, ma esso è talmente perfetto nella sua totale inutilità da mettere l'uomo in condizione di cercarne a tutti i costi un senso, incapaci di credere che tutta questa perfezione non abbia un fine, finendo così involontariamente per trovarvi nella sua illogicità, l'unico scopo, capirne il perché noi esseri che per vivere necessitiamo di logica e di un senso, siamo stati costretti ad attribuirgliene uno per potergli sopravvivere.
Alanford50 |