ROMA - Stroncato da un infarto. Questa la diagnosi fatta dai medici del 118 sulle cause della morte del presentatore Gigi Sabani, 54 anni, avvenuta nella serata di ieri a Roma. Secondo quanto si apprende, Isabella, la sorella del presentatore, ha riferito ai medici del 118 che Sabani aveva vvertito per tutta la giornata di ieri dei forti dolori al braccio sinistro e un generalizzato malessere. Lo showman è stato visitato anche da un medico che aveva escluso complicazioni. Nella tarda serata però un nuovo malore: Sabani crolla a terra colpito da infarto. Giunti dopo pochi minuti i medici del 118 non hanno potuto fare altro che constatare la morte del presentatore.
DOMANI I FUNERALI A ROMA
I funerali si svolgeranno domani nella Chiesa degli Artisti a Roma, in piazza del Popolo, alle 10:30. Lo ha affermato il suo manager storico, Roberto Arcanà.
BAUDO: HA RINNOVATO L'IMITAZIONE IN TV
Un "innovatore" che ha cambiato il modo di fare le imitazioni in tv dopo Alighiero Noschese: così Pippo Baudo, lo scopritore di Gigi Sabani, definisce l'imitatore e presentatore scomparso stanotte a Roma.
"Lo incontrai in un locale emiliano - ricorda Baudo - dove lui si esibiva come uno dei tanti imitatori, in particolare rifacendo i cantanti più famosi. Mi colpì subito per l'incredibile capacità di adattare la sua voce, me lo presentarono e gli dissi: 'domenica prossima sei ospite a Domenica in'. Non voleva crederci, e invece esordì proprio così".
Baudo ricorda che Sabani era abituato alle imitazioni classiche con il travestimento. "Fui io a suggerirgli di rinunciare a questo tipo di imitazione e, sfruttando la potenza e la duttilità della sua voce, limitarsi solo ad utilizzare un elemento: lo zucchetto quando imitava Lucio Dalla, gli occhiali calati sul naso quando imitava Andreotti. Iniziò così il suo momento magico e si impose il suo stile di imitazione".
Baudo ricorda che oltre ai programmi del sabato sera in prima serata Sabani cantò anche a Sanremo e soprattutto ricorda con grande affetto una delle più celebri tra le imitazioni di Sabani, quella dello stesso Baudo: "é stato lui ad inventare la mia camminata con l'ampia falcata e soprattutto - racconta - la frase 'l'ho inventato iò", ironizzando sulla leggendaria capacità dello stesso Baudo di essere stato grande talent scout di personaggi tv e di cantanti. La sua ultima performance in tv con il meglio delle sue imitazioni avvenne proprio quest'anno nello spazio di Domenica in curato da Pippo Baudo.
"Non so come uno se ne possa andare così giovane - dice Baudo sinceramente affranto - ma una cosa è certa: aveva sofferto molto per quell'incriminazione aberrante e ignominiosa di cui fu vittima nella seconda metà degli anni '90. E' una cosa che tutti quelli che l'hanno conosciuto sanno che lo aveva segnato moltissimo pur non avendone intaccato il talento".
(Ansa.it)