Nel 1898 uno strano oggetto alato fu rinvenuto nella tomba di Pa-di-lmen, a Saqqara, in Egitto, datata circa 200 a.C. La nascita dell'aviazione doveva ancora arrivare, quindi, l'oggetto fu semplicemente catalogato e mandato al Museo del Cairo, dove fu lasciato a impolverarsi ammucchiato con altri oggetti.

Settanta anni dopo, il dottor Kahiil Messiha, archeologo ed egittologo, si rese conto che l'oggetto di Saqqara non era di certo la raffigurazione di un uccello: possedeva caratteristiche mai riscontrate sui volatili, caratteristiche che fanno parte della moderna tecnica aeronautica.

Vista la situazione, Messiha convinse il ministero della cultura egiziana a indagare; l'oggetto è molto leggero e presenta ali dritte, progettate aerodinamicamente. Un pezzo separato si inserisce nella coda precisamente come un moderno aereo. Una versione in larga scala avrebbe potuto portare carichi pesanti, ma a velocità ridotta. Quella che rimane sconosciuta è la sua possibile fonte energetica.

...da buon appassionato di archeologia, sto "riesumando" un po' di vecchi 3D; a proposito di questo e dell'oggetto rappresentato (di cui non vedo l'immagine forse per differente browser -uso IE-, ma che credo di conoscere).

Ali in piano, coda in verticale... e se qualcuno, tornato da un viaggio per mare, avesse voluto rappresentare uno di quei "pesci volanti" (comune anche nel Mediterraneo) che lui aveva visto per far vedere come era fatto a chi per mare non c'era mai stato?

Guardate QUI! e ditemi se non assomiglia al "modello" di cui stiamo parlando...

è una supposizione, anche se gli somiglia molto

...di sicuro non è la certezza... magari lo fosse, sarei annoverato tra i grandi egittologi... resta però il fatto che, come ho già scritto, non amando il "mistero ad ogni costo" nell'egittologia, vado costantemente alla ricerca di soluzioni il più possibile realistiche e che possano essere state alla portata degli antichi abitanti di Kemi.
Quando vidi l'oggetto in questione pensai subito a due possibilità:
la prima ve l'ho detta, la seonca entra più nei canoni dell'arte egizia e, considerando che potrebbe essre noiosa una lezione di storia dell'arte, me ne astengo per ora, a meno che... non vogliate rischiare la noia!

solo per precisare, io sono contrario a vedere il "mistero" in ognuno di questi episodi che ho scritto, anzi, considero tute le ipotesi fantascentifiche un pò delle fanfaronate ^^. gli articoli li presi un poco di tempo fa da ciò che aveva postato un altro utente di un altro forum (sotto suo permesso ovviamente) che invece era convinto di questa teoria. nel forum altro ero andato contro ad ognuna di questi misteri ^^...

PS= se ti interessi di Egitto, prova a dare un occhiata anche a questo post...http://forumando.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=6721451

...per carità, non intendevo criticare chi ha pubblicato la notizia che circola, peraltro come da te sottolineato, su molti forum (di egittologia e non).
Anche in altri forum, infatti, questo argomento è stato valutato sia sotto il profilo "misterico" tanto caro a molti appassionati di pseudo-egittologia, sia da appassionati della Egittologia più "pura" (senza intenti denigratori della prima, si intende) con ciò intendendo proprio quella che cerca, prima delle soluzioni "estreme", quelle più realistiche o comunque possibili.
In tale quadro, già quando vidi l'immagine la prima volta, cercai appunto un punto di contatto con una realtà che, aldilà di soluzioni "aliene", poteva essere comunque realistica per l'epoca storica di riferimento.

Sono stato negli anni quattro volte in Egitto..l'unico Paese dove un Italiano (Romano) può rimanre a bocca aperta...

la prima volta nell'80...viaggio "fai da te" all'avventura viaggiando tra la gente e con ognimezzo...

l'ultima mel 2004 incellophanato mel turismo di massa....

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Come molti...sono rimasto affascinato dagli Egizi...al punto...che decisi di mettermi a studiare i geroglifici da auotodidatta.

tentativo abortito dopo breve tempo...e son ben poche le cose imparate...ma..."qualcosina" la sò....

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come molti...mi son chiesto vedendo gli Egiziani di oggi...cosa mai possono aver in comune con i loro antenati Egizi!

secondo me...assolutamente NULLA!

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quante volte trovandomi davanti a certe meraviglie...ho pensato che fossero opera di popoli del tutto "alieni" dal contesto...
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lo sò...è infantile e sciocco...e so che a tutto può esserci una spiegazione razionale...ma...vi prego...lasciatemi credere...
che quel manufatto rappresenti un aereo da trasporto...
non imprigionatemi la "fantasia"...oggi è un bene prezioso!
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Solo chi come me...è arrivato ad ABU SIMBEL via terra...dopo un lungo ed estenuante viaggio...su una peugeot tenita col fildiferro..e trovarsi assieme al massino con altre dieci persone davanti a quella meraviglia...può capire la "Magia" di quel luogo...e innamorarsi del grande RAM II...

oggi...non è più possibile far quelle esperienza...

..

guidoreali, 22/02/2008 13.10:

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1. Come molti...sono rimasto affascinato dagli Egizi...al punto...che decisi di mettermi a studiare i geroglifici da auotodidatta.
tentativo abortito dopo breve tempo...e son ben poche le cose imparate...ma..."qualcosina" la sò....

2. come molti...mi son chiesto vedendo gli Egiziani di oggi...cosa mai possono aver in comune con i loro antenati Egizi!
secondo me...assolutamente NULLA!

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3. lasciatemi credere... che quel manufatto rappresenti un aereo da trasporto... non imprigionatemi la "fantasia"...oggi è un bene prezioso!

4. innamorarsi del grande RAM II...

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Ti capisco ed un po' ti invidio per la possibilità che hai avuto di viaggiare "tranquillo" e senza scorta fino ad Abu Simbel; per quanto ricguarda quel che hai scritto:

1. studiare geroglifici da autodidatta è possibile, ma estremamente difficile; su che grammatica hai provato? la "bibbia" in questo campo è una grammatica ("EGYPTIAN GRAMMAR") la cui ultima versione (in inglese) risale al 1926 di Alan Gardiner (ad oggi non credo ancora tradotta in italiano).
Esistono oggi molteplici libri sull'argomento, ma (come i corsi "facili" di lingue oggi esistenti) sono in definitiva impossibili da seguire se non si hanno basi e tempo.
Un buon corso in italiano è quello di recente tradotto dal francese:
Titolo: Corso di Egiziano Geroglifico
Autore: Grandet Pierre - Mathieu Bernard
Editore: Ananke
prezzo: (dolenti note) 75 €
n.ro pagine: 845


2. ed hai perfettaemnte ragione, non hanno NULLA a che vedere con gli egiziani antichi considerando che, fin dalla prima invasione persiana, sono poi stati sempre occupati dai macedoni prima (non dimentichiamo che i Tolomei non conoscevano neanche la lingua... salvo la sporadica eccezione di una grande Regina), poi dai romani, poi da altri popoli sino all'invasione ottomana che avrebbe portata anche la religione musulmana.
A forza di "diluire" il DNA, credo ne sia rimasto ben poco di quello di Ramses;

3. guai ad imprigionare la fantasia, continua pure a credere si tratti si un "cargo", ma "abbi dubbi" e valuta sempre il tutto (come di certo sei già abituato a fare) almeno da due punti di vista differenti :)

4. ...e come non innamorarsi di Ramses il Grande? E', peraltro, il nome più noto fuori dall'Egitto (insieme a quelo di Tutankhamon, si intende) anche se si trattò di un grande "comunicatore", ma forse non di un Re altrettanto grande!

Caro amico...

Mi hai spinto a ricercare nel "domenticatoio" i testi dove presuntuosamente tanti anni fà mi sono avventurato....
(con risibili risultati)

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C.Sturtewagen "geroglifici svelati" ed.EFFELLE (il migliore)
H. Wilson "i segreti dei geroglifici" ed.Newton& Compton
G.Farina "grammatica della lingua egiziana antica" ed. HOEPLI (raro)
G.Rachet "dizionario dell'antico Egitto" ed. Newton&Compton
C.Jacq "il segreto dei geroglifici" ed.Piemme (il più semplice e chiaro)

se solo avessi imparato un millesimo di tutti questi testi...
mi sarei ritenuto soddisfatto...
invece....

spero di rileggerti presto...

..concordo sulla semplicità del libro di Jacq (ma di quente ore sarà fata la giornata di Jacq sde riesce a scrivere romanzi sull'Antico Egitto -che sinceramente a me non piacciono molto- saggi sul medesimo argomento -molto bello e completo quello sulla Valle dei Re-, e poi sulle cattedrali medievali, sulla simbologia connessa proprio alle cattedrali, sui geroglifici...) che, però, se ben ricordo, non è esattaemnte una sorta di grammatica, ma piuttosto un'analisi ragionata del perchè vennero scelti determinati segni per indicare questo o quel concetto.
Ti dirò che, pur essendo un appassionato di AE da oltre 40 anni (accidenti come passa il tempo) mi sono sempre poco dedicato ai geroglifici poichè ritengo necessitino di quel che non ho, ovvero un isegnante in grado di rendere più semplici cose che, dai testi, sembrano estremamente difficili.
La mi apassione, principalmente, si è indirizzata sulla storia e sull'analisi dei periodi poltico-religiosi (in particolare quello amarniano).

PS decisamente OT: nell'occupazione hai scrito ex-militare, posso chiederti, lameno, in che forza armata?

Certo!

Ero in Fanteria.

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sono...(anzi ero) più interessato ai geroglifici...perchè ho una "buona mano" nella grafica....e alcuni Scribi...avevano una "grafia" di una bellezza irragiungibile...

per quanto riguarda la "Storia"...beh! lo ammetto...ho grosse difficoltà..."temporali" nel regionare al "contrario"...

Regni.. dinastie... alto (a sud!) e basso (a nord!) Egitto...
ecc..ecc...un autentico frullato nella mia povera zucca.....

la nostra chiacchierata sta andando decisamente OT, ma credo possa essere comunque interessante (per chi legge) per "scoprire" cose sentite dire a mai approfondite o, al contrario, per "rinfrescare" conoscenze passate, come scriveva Guido, nel dimenticatoio.

...credo che la cosa più difficile della storia dell'AE sia non tanto il ragionare al contrario, quanto considerare la sua "tridimensionalità".

Mi spiego meglio, c'è ben poca differenza stilistica tra il re della tavolozza di Narmer ed un qualsiasi rilievo che rappresenti Cleopatra VII, eppure tra il primo e la seconda ci sono quasi 3.000 anni.

In questo senso, siamo abituati a vedere la storia dell'Egitto come "bidimensionale", come se non avesse profondità.
Scoperta la "tridimensionalità" direi che il gioco è fatto e basta "incasellare" le Dinastie in pochi periodi storici (sostanzialemente tre o quattro: Antico, Medio e Nuovo Regno) intervallati da Periodi Intermedi (rispettivamente I, II e III).

C'è poi chi vuole subito ricordare le date, ma queste vengono dopo e, principalmente, quando si pone la storia dell'Egitto Antico in relazione con le altre civiltà coeve.

Quanto alla bellezza dei geroglifici, come ben sai la scrittura sottostava quasi completamente all'estetica al punto che i testi potevano essere scritti praticamente in ogni direzione (da sinistra destra o al contrario, dal'alto in basso o al contrario, in senso bustrofedico...) adattandosi alle pareti o ai supporti.

Quanto, infine, all'Alto Egitto a SUD ed al Basso Egitto a NORD, basta ricordare che gli egizi prendevano come punto di riferimento lo scorrere del Nilo e, perciò, l'Alto era la sorgente, ed il Basso era il mare... semplice no?

...Mmmm devo metabolizzare 'sta cosa della tridimensinalità....

per ora sono "spiazzato"....

effettivamente siamo un pò (tanto) fuori tema. solamente vi consiglio di continuare la vostra, peraltro interessante, chiaccherata in via privata tramite ffz e-mail. è solo per tenere quanto più in ordine la sezione, ve ne sarei molto grato se lo faceste. invito entramb a partecipare anche in futuro a discussioni, viste le conoscenze di entrambi ^^.