La vittima aveva 22 anni e parecchi precedenti per spaccio di droga
Ieri sera un altro agguato nel rione Sanità: un morto e due feriti gravi
Camorra, la strage non si ferma
pregiudicato ucciso nel Napoletano
Trentun assassinati dall'inizio dell'anno: uno ogni tre giorni
NAPOLI - Ancora sangue nel Napoletano. Un uomo con precedenti per spaccio di droga è stato assassinato a Sant'Antimo. Antonio Guiscardo, 22 anni, andava a lavorare, due sicari gli hanno scaricato addosso una quindicina di proiettili. E' morto vicino alla sua macchina appena parcheggiata. Erano le 8 e un quarto, in via Matilde Serao, nella zona industriale del comune alle porte di Napoli, non c'era nessuno, solo i due killer e la loro vittima.
Qualcuno si è avvicinato dopo l'agguato, attirato dal rumore delle esplosioni. In un disperato tentativo di rianimarlo, il giovane è stato portato nel vicino ospedale di Aversa ma non c'è stato niente da fare.
Per i carabinieri la soluzione di questo omicidio sta nel passato della vittima, conosciuto per i suoi trascorsi nel mondo della droga.
Ieri sera un'altro omicidio di camorra. Ucciso in una sparatoria in via Arena, nel quartiere Sanità, è morto Alfonso Uccello, un uomo di 35 anni con precedenti penali. Nello stesso agguato, sono rimaste ferite altre due persone: Marco Savarese, 24 anni, in pericolo di vita, figlio di Mario Savarese, reggente del boss Misso alla Sanità attualmente in carcere. E poi Ciro De Marino (che per i medici dovrebbe sopravvivere), 26 anni, scarcerato lo scorso dicembre. Erano fermi a chiacchierare; i killer sono arrivati, almeno sei, in sella ai motorini. Nomi importanti quelli delle vittime: appartengono al clan Misso, che pagano l'agguato al rivale del clan Torino.
La tragica statistica dei morti ammazzati a Napoli e in provincia conta già 31 persone assassinate dall'inizio dell'anno: uno ogni tre giorni. In questo "marzo nero" napoletano, sono già 15 gli omicidi, di cui 12 in appena due settimane.
(28 marzo 2007)
Repubblica.it