29/01/2007 21:51 |
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| | | OFFLINE | Post: 23.629 Post: 10.866 | Registrato il: 16/11/2006 Registrato il: 08/01/2007 | Sesso: Maschile | Occupazione: xD..studente | | | |
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TEL AVIV - Torna in Israele la violenza dei kamikaze dopo nove mesi: un attentatore suicida si è fatto esplodere questa mattina in una panetteria del centro commerciale 'Isidor' di Eilat, lontano dalle aree turistiche, facendo tre morti e numerosi feriti. L'attentato è stato rivendicato congiuntamente dalla Jihad Islamica e dalle brigate Al Aqsa, vicine al partito al Fatah del presidente Abu Mazen. Secondo i due gruppi armati l'attentatore era un palestinese di 21 anni, Mohammad Siksak, un miliziano delle brigate Al Aqsa residente del quartiere Al-Shujaiyah di Gaza City.
Stando a un'altra rivendicazione all'attacco avrebbe partecipato anche un gruppo finora sconosciuto, "l'Armata dei credenti". L'attentato di questa mattina è il primo che colpisce Eilat, la cittadina turistica sul Mar Rosso che segna la punta meridionale di Israele, al confine con Egitto e Giordania. Stando a radio Gerusalemme l'attentatore sarebbe stato notato poco prima dell' attentato da un passante perché vestito con una pesante giacca nera poco confacente al clima mite di Eilat, e con una grande borsa in mano. L'uomo si è diretto verso il panificio 'Lehamim' ('panì in ebraico) del centro commerciale 'Isidor' all'interno del quale si è fatto esplodere, trascinando con se nella morte altre tre persone.
"Dopo un esame del sito siamo giunti alla conclusione che l'esplosione è stata provocata da un kamikaze" ha confermato il capo della polizia di Eilat Bruno Stein. L'esplosione è stata potente. Brandelli di corpi umani sono stati lanciati a metri di distanza dal luogo della deflagrazione, hanno riferito fonti dei soccorritori. Posti di blocco sono stati immediatamente allestiti attorno e Eilat. Il livello di allerta è stato inoltre innalzato in tutto Israele.
Secondo radio Gerusalemme la polizia avrebbe già catturato un complice del kamikaze. La portavoce del premier israeliani Miri Eisin ha detto che per ora "non è chiaro chi sia all'origine di questo attacco" ma ha ricordato che "Israele è una nazione che si deve confrontare costantemente con il terrorismo e la minaccia dei terroristi, ed che è sempre in guardia". Une tregua informale era in vigore da due mesi circa fra palestinesi e israeliani. Un vertice a tre, fra il presidente palestinese Abu Mazen, il premier israeliano Ehud Olmert e il segretario di stato Usa Condoleeza Rice è previsto in febbraio per rilanciare il processo di pace. Il dirigente dell'Olp Yasser Abed Rabbo, vicino al presidente Abu Mazen, ha detto che "noi respingiamo questi atti, crediamo che non siano nell'interesse della causa palestinese e nuociono all'immagine del nostro popolo".
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29/01/2007 21:53 |
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OLMERT, LOTTA SENZA TREGUA A TERRORISTI
Il premier israeliano Ehud Olmert ha reagito all'attentato kamikaze di questa mattina a Eilat affermando che lo stato ebraico porterà avanti una "lotta senza tregua contro i terroristi e i loro mandanti". In un intervento davanti al gruppo parlamentare di Kadima, Olmert ha affermato che "esamineremo questo avvenimento in tutti i suoi dettagli: sapremo trarne le conclusioni e dare direttive ai nostri servizi di sicurezza perché portino avanti la loro lotta senza tregua contro i terroristi ed i loro mandanti" ha affermato Olmert. L'attentato kamikaze di Eilat - il primo in Israele da nove mesi - è costato la vita a tre civili israeliani, oltre all'attentatore, un palestinese di Gaza City: è stato rivendicato dalla Jihad Islamica e dalle brigate Al Aqsa.
HAMAS GIUSTIFICA KAMIKAZE
Hamas ha giustificato in pieno l'attentato a Eilat (Israele). "L'operazione - ha detto Ismail Radwan, un portavoce del partito di governo palestinese - è naturale alla luce dei crimini compiuti dagli israeliani". In precedenza anche un portavoce della Jihad islamica si era espresso in termini analoghi. Da parte loro le Brigate dei martiri di al-Aqsa (al-Fatah) hanno affermato che il kamikaze era un loro miliziano. Alla luce di queste dichiarazioni Israele potrebbe decidere di rivedere la tregua che da diverse settimane osserva nella striscia di Gaza.
GAZA: ANCORA SCONTRI ARMATI, ALTRI 3 MORTI
Proseguono a Gaza gli scontri armati fra miliziani di Hamas e di al Fatah. Lo riferisce la agenzia di stampa palestinese Maan, secondo la quale in mattinata tre persone sono state uccise dal fuoco dei miliziani. Secondo la agenzia è salito a 33 il numero complessivo dei palestinesi uccisi negli scontri susseguitisi nella Striscia di Gaza a partire dalla sera di giovedì. |
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