politica
Franceschini (Ulivo): "Grande rispetto ma il Parlamento legifererà"
Volontè (Udc): "Le sue preoccupazioni sono anche le nostre"
Pacs, l'Unione a Ruini: "Legge si farà"
Il dl del governo pronto entro gennaio
ROMA - Il cardinal Camillo Ruini torna per l'ennesima volta a pronunciare il suo 'no' alla legge sulle unione civili e riaccende lo scontro tra laici e cattolici, proprio mentre l'Aula comincia a discutere le otto mozioni presentate sulle coppie di fatto. Nella prolusione al Consiglio permanente della Cei, il presidente dei vescovi italiani ha chiuso la porta ad una apposita legge, visto che, sostiene Ruini, i diritti dei conviventi e dei loro figli sono già assicurati dal "diritto comune".
La maggioranza. Una presa di posizione che arriva proprio mentre il governo lavora al disegno di legge che si è impegnato a presentare entro gennaio. E anche chi nel centrosinistra è normalmente allineato alle posizioni della Cei rivendica l'autonomia della politica. E' il caso del ministro della Famiglia Rosy Bindi. "Quello di Ruini - dice - non mi è sembrato un attacco. Sappiamo che siamo chiamati a esercitare nella nostra autonomia una responsabilità che sappia interpretare il sentire pluralista di questo Paese".
La legge, insomma, si farà, secondo l'intesa messa nero su bianco nel programma dell'Unione. E' la stessa posizione di Dario Franceschini, capogruppo dell'Ulivo alla Camera, che manifesta "grande rispetto" verso il cardinal Vicario, ma aggiunge subito che "il Parlamento legifererà" sul tema delle coppie di fatto. "Le leggi le fa il Parlamento", osserva a sua volta il presidente dei deputati dell'Idv Massimo Donadi. Mentre da sinistra e laici si alza un coro di proteste verso quella che viene considerata una nuova "ingerenza" del presidente della Cei.
"Ruini parla da premier", attacca Daniele Capezzone; "come don Sturzo, potrebbe fondare un partito", gli fa eco Roberto Villetti (Rnp); "trovo stupefacente che voglia dire cosa è bene e cosa è male per gli omosessuali", dice Franco Grillini. Ma anche Benedetto Della Vedova (Fi) e Mauro Del Bue (Nuovo Psi) vogliono la legge sulle coppie di fatto e invitano il cardinale a non condizionare il Parlamento.
L'opposizione. Dal resto della Cdl, invece, si levano applausi nei confronti di Ruini. Da Andrea Ronchi (An), che ne apprezza il richiamo alla costituzione a Luca Volontè (Udc), che condivide "a pieno" le parole e "le sue preoccupazioni sui pericoli che le coppie di fatto possano arrecare alla società". E Michaela Biancofiore (FI) sfida la componente cattolica della maggioranza: "Creerà una nuova frattura all'interno dell'Unione schierandosi con la sinistra radicale oppure troverà la forza di votare contro i pacs senza se e senza ma?".
(22 gennaio 2007)