A1GP - Sentul, Libere 1: Olivier Jarvis autore del miglior tempo

La prima sessione di prove libere della A1 Grand Prix a Sentul (sede del quinto appuntamento stagionale, ultimo del 2006), ha visto svettare la Gran Bretagna con il rookie Olivier Jarvis, autore del crono di 1'18.447, battendo per appena 99 millesimi la Francia di Loic Duval, in condizioni rese insidiose per il clima umido e per le alte temperature.

Nell'avvio di week-end in terra di Indonesia comincia bene pure la Repubblica Ceca, con Jaroslav Janis terzo a 422 millesimi, seguito da Sergio Perez (Messico) e dal sudafricano Alan Van Der Merwe, meglio conosciuto per essere l'uomo dei 400 all'ora, avendo battuto questo limite con la speciale monoposto di Formula 1 preparata dalla Honda. Per il Team South Africa non ci sarà invece Adrian Zaugg, alle prese con problemi fisici manifestati nei test della GP2 a Valencia.

Sesto posto per lo svizzero Buemi, settimo per il canadese Hinchcliffe, mentre l'idolo di casa Moreno Soeprapto non sfigura ed è ottavo, precedendo una new-entry come l'irlandese Richard Lyons, driver di rango nelle corse giapponesi, avendo pure vinto il titolo in Formula Nippon e nel SuperGT. Da segnalare anche gli esordi di Marco Holzer con la Germania, del libanese Alex Khateeb e dell'indiano Parthiva Sureshwaren.

Resta nelle retrovie, come a Sepang, la compagine italiana, che in questa sessione ha schierato il giovane Michele Rugolo, incapace però di andare oltre la 18esima piazza.

A1GP - Sentul, Libere 1
01. Gran Bretgana - Oliver Jarvis - 1'18.447
02. Francia - Loic Duval - +0.099
03. Repubblica Ceca - Jaroslav Janis - +0.422
04. Messico - Sergio Perez - +0.499
05. Sudafrica - Alan Van Der Merwe - +0.547
06. Svizzera - Sebastien Buemi - +0.677
07. Canada - James Hinchcliffe - +0.991
08. Indonesia - Moreno Soeprapto - +1.008
09. Irlanda - Richard Lyons - +1.085
10. Malesia - Fairuz Fauzy - +1.099
11. Cina - Ho Pin Tung - +1.135
12. Australia - Karl Reindler - +1.171
13. Olanda - Renger Van Der Zande - +1.205
14. Brasile - Tuka Rocha - +1.403
15. Libano - Alex Khateeb - +2.127
16. Germania - Marco Holzer - +2.157
17. Italia - Michele Rugolo - +2.299
18. India - Parthiva Sureshwaren - +2.694
19. Pakistan - Nur Ali - +7.598

Senza Tempo
20. Nuova Zelanda - Chris Van Der Drift

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E' già successo a Brno, lo scherzetto si ripete: la Nuova Zelanda è in pole-position. Sul circuito di Sentul, nel quinto appuntamento stagionale della A1 Grand Prix, sarà infatti l'inconfondibile "black beauty" a scattare dalla cima dello schieramento nella Sprint Race di domani, per somma sorpresa un po' di tutti, avversari e pubblico. Jonny Reid ha costruito la sua leadership nella prima e nella quarta fase delle qualifiche, grazie ai tempi di 1'16.732 e 1'16.510 (quest'ultimo il migliore in assoluto, e ottenuto in extremis), che hanno portato ad un complessivo 2'33.242.

Ad essere beffato è stato così Robbie Kerr, il quale pare ormai essere l'eterno secondo di questo week-end: il britannico si è dovuto arrendere per 34 millesimi, ma la prima fila lo pone comunque tra i favoriti per la gara. A seguire troviamo un redivivo Nico Hulkenberg, capace di ritrovare il bandolo della matassa e alla fine forse nemmeno troppo soddisfatto di questo risultato. Il tedesco sarà affiancato sulla griglia dal messicano Salvador Duran, in testa nel turno mattutino di prove libere.

Bene Stati Uniti e Australia, con Philip Giebler (il più rapido nella terza fase) e Ryan Briscoe rispettivamente quinto e sesto, perde terreno la Francia: Nicolas Lapierre non è andato oltre la quarta fila, condivisa per giunta con l'altra franchgia gestita dalla DAMS, quella sudafricana condotta in Indonesia da Alan Van Der Merwe.

Da segnalare l'incidente in cui è incappato Richard Lyons nel secondo segmento, quando ha impattato contro il muro alla Curva 3, causando l'esposizione delle bandiere rosse. L'irlandese ha poi concluso 18esimo, appena alle spalle dell'idolo di casa Ananda Mikola, che prima dello start mirava alla pole-position. Evidentemente aveva fatto male i propri conti. Timidi passi avanti infine per l'Italia, che schiererà la propria Lola Zytek, affidata a Enrico Toccacelo, sulla 15esima piazzola. La strada da fare è quindi ancora lunga...

A1GP - Sentul, Qualifiche
01. Nuova Zelanda - Jonny Reid - 2'33.242
02. Gran Bretagna - Robbie Kerr - +0.034
03. Germania - Nico Hulkenberg - +0.243
04. Messico - Salvador Duran - +0.422
05. Stati Uniti - Philip Giebler - +0.451
06. Australia - Ryan Briscoe - +0.596
07. Francia - Nicolas Lapierre - +0.597
08. Sudafrica - Alan Van Der Merwe - +0.759
09. Canada - Sean McIntosh - +1.366
10. Olanda - Jeroen Bleekemolen - +1.449
11. Svizzera - Neel Jani - +1.593
12. Cina - Ho Pin Tung - +1.636
13. Malesia - Alex Yoong - +1.724
14. Repubblica Ceca - Jaroslav Janis - +1.797
15. Italia - Enrico Toccacelo - +1.953
16. India - Armaan Ebrahim - +2.119
17. Indonesia - Ananda Mikola - +2.277
18. Irlanda - Richard Lyons - +2.368
19. Brasile - Tuka Rocha - +3.492
20. Libano - Basil Shaaban - +4.704
21. Pakistan - Nur Ali - +8.872


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Dopo i risultati deludenti avuti con Buddy Rice nei primi due appuntamenti dell'A1 Grand Prix Series, il team USA ha richiamato in squadra Jonathan Summerton che già da questo week-end vestirà i colori della sua nazione prendendo parte al doppio appuntamento di Sepang, in Malesia.

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E' stato un dominio allo stato puro quello del pilota svizzero Neel Jani nel corso delle due manches di Qualifiche Ufficiali valide per lo schieramento di partenza dei due round in programma domani sul circuito malese di Sepang.
Il pilota dell'A1 Team Switzerland si è portato a casa entrambe le Pole Position, facendo registrare il suo miglior crono finale in 1'48"425 (unico tra i piloti a scendere sotto il muro dell'1'49"0).

"La macchina era perfetta. Siamo riusciti a migliorare costantemente ma il tempo fatto nell'ultimo giro è stato una sorpresa anche per me", ha dichiarato Jani, che nella classifica valida per Gara 1 ha preceduto il francese Loic Duval e l'inglese Oliver Jarvis.

Quarta posizione, invece, per il tedesco Michael Ammermuller seguito da Wickens, Reid, Jimenez, Zaugg Cong Fu e Bleekemolen.
Solamente 18esimo il nostro portacolori Enrico Toccacelo che non è riuscito a fare meglio di 1'51"239 chiudendo ad oltre 2 secondi dal miglior cronod i Jani.

Come già detto, anche in Gara 2 la Svizzera è riuscita ad imporsi su tutto il gruppo, questa volta precedendo la Gran Bretagna guidata da Oliver Jarvis e la Germania di Michael Ammermuller.
Quarto il francese Loic Duval che precede le monoposto di Bleekemole e Jimenez.
A chiudere le posizioni della Top 10 ci pensano questa volta Ada Carrol in settima posizione davanti al cinese Cheng Cong Fu, Adrian Zaugg e Jonny Reid.

Ancora distante Enrico Toccacelo, in 19esima posizione con 1'50"408.

A1GP - Sepang, Classifica Qualifiche 1:

01. Neel Jani - Switzerland - 1'49"003
02. Loic Duval - France - 1'49"072 - +0"069
03. Oliver Jarvis - Great Britain - 1'50"677 - +1"674
04. Michael Ammermuller - Germany - 1'49"976 - +0"973
05. Robert Wickens - Canada - 1'50"560 - +1"557
06. Jonny Reid - New Zealand - 1'50"677 - +1"674
07. Sergio Jimenez - Brazil - 1'50"326 - +1"323
08. Adrian Zaugg - South Africa - 1'50"362 - +1"359
09. Cheng Cong Fu - China - 1'50"601 - +1"598
10. Jonathan Bleekemolen - Netherlands - 1'49"874 - +0"871
11. James Summerton - USA - 1'52"872 - +3"869
12. Ian Dyk - Australia - 1'51"732 - +2"729
13. Adam Carroll - Ireland - 2'06"063 +17"060
14. Narain Karthikeyan - India - 1'50"700 - +1"697
15. Joao Urbano - Portugal - 1'51"452 - +2"449
16. Michael Jourdain - Mexico - 1'52"834 - +3"831
17. Erik Janis - Czech Republic - 1'52"597 - +3"594
18. Enrico Toccacelo - Italy - 1'51"239 - +2"236
19. Alex Yoong - Malaysia - 1'52"415 - +3"412
20. Chris Alajajian - Lebanon - 1'50"871 - +1"868
21. Satrio Hermanto - Indonesia - 1'52"614 - +3"611
22. Adam Khan - Pakistan - 2'28"584 - +39"581

A1GP - Sepang, Classifica Qualifiche 2:

01. Neel Jani - Switzerland - 1'48"425
02. Oliver Jarvis - Great Britain - 1'49"324 - +0"899
03. Michael Ammermuller - Germany - 1'49"293 - +0"868
04. Loic Duval - France - 1'48"807 - +0"382
05. Jonathan Bleekemolen - Netherlands - 1'49"694 - +1"269
06. Sergio Jimenez - Brazil - 1'50"000 - +1"575
07. Adam Carroll - Ireland - 1'49"248 - +0"823
08. Cheng Cong Fu - China - 1'49"644 - +1"219
09. Adrian Zaugg - South Africa - 1'49"637 - +1"212
10. Jonny Reid - New Zealand - 1'49"600 - +1"175
11. Narain Karthikeyan - India - 1'49"797 - +1"372
12. Robert Wickens - Canada - 1'49"642 - +1"217
13. James Summerton - USA - 1'49"818 - +1"393
14. Ian Dyk - Australia - 1'50"912 - +2"487
15. Alex Yoong - Malaysia - 1'50"102 - +1"677
16. Erik Janis - Czech Republic - 1'50"020 - +1"595
17. João Urbano - Portugal - 1'50"163 - +1"738
18. Chris Alajajian - Lebanon - 1'50"178 - +1"753
19. Enrico Toccacelo - Italy - 1'50"408 - +1"983
20. Satrio Hermanto - Indonesia - 1'51"335 - +2"910
21. Michael Jourdain - Mexico - 1'50"869 - +2"444
22. Adam Khan - Pakistan - 1'51"670 - +3"245

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Ancora modifiche per la classifica di Gara 1 a Sepang. I giudici di gara hanno infatti retrocesso dalla terza alla 16esima posizione la vettura di Michael Ammermuller in seguito ad una collisione in pista causata dal pilota tedesco.
L'A1 Team Italy (nella foto) guadagna così un'altra posizione, passando dalla nona all'ottava raccogliendo 3 punti.

Modifiche anche nella classifica della Feature Race, nella quale Brasile e Gran Bretagna sono state penalizzate per delle irregolarità compiute nel primo pit stop.
Il Brasile scende dalla seconda alla terza posizione, mentre la Gran Bretagna dalla decima alla dodicesima.

La Germania, infine, 13esima al traguardo, è stata squalificata dalla corsa per aver causato un incidente prima con la Gran Bretagna e poi con la Repubblica Ceca.

A1GP - La classifica di campionato aggiornata:

01. Switzerland - 61 punti
02. France - 53 punti
03. New Zealand - 46 punti
04. Netherlands - 39 punti
05. South Africa - 37 punti
06. Great Britain - 36 punti
07. Ireland - 31 punti
08. Brazil - 22 punti
09. Mexico - 17 punti
10. China - 16 punti
11. Germany - 14 punti
12. Canada - 10 punti
13. India - 8 punti
14. Italy - 4 punti
15. Portugal - 2 punti
16. Australia - 2 punti
17. Malaysia - 2 punto
18. Czech Republic - 1 punto
19. USA - 1 punto

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E' una furia Jeroen Bleekemolen al termine del week-end malese corso a Sepang.
Penalizzato di 25" per partenza anticipata (inizialmente gli erano stati inflitti 42" di penalità), il pilota olandese non ha digerito affatto la decisione dei giudici di gara, giudicandola "assolutamente ridicola".

"Non mi sono mai arrabbiato così tanto per una gara", ha dichiarato Bleekemolen.
"Secondo i giudici mi sono affiancato alla vettura di Adrian Zaugg quattro secondi prima dell'accensione delle luci verdi del semaforo, ma in quel momento ero ancora all'ultima curva".

Deluso anche il team manager Jan Lammers, il quale ritiene che a scatenare la confusione sia stato proprio il pilota sudafricano Adrian Zaugg colpevole di una partenza non proprio brillante.

"Ci siamo subito lamentati con i giudici cercando di dimostrare che la pena a noi inflitta era ingiusta ma non è successo niente. Dopo 36 anni di corse non mi pare di ricordare mai una volta in cui i giudici di gara hanno rettificato un loro errore intervenendo per correggerlo", ha aggiunto Lammers.

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16-12-2007

Michael Ammermueller riporta alla vittoria la nazionale tedesca di A1GP sul circuito cinese di Zhuhai. Una entusiasmante lotta tra il tedesco e lo svizzero Neel Jani ha emozionato la gara per tutta la sua durata, con la nazionale elvetica che è giunta poi seconda sul traguardo, conquistando il punto extra del giro più veloce della gara. Straordinario Franky Cheng, il cinese è riuscito sul finale a sorpassare l'agguerrito irlandese Adam Carroll, conquistando un meritatissimo piazzamento a podio. Alle loro spalle, dopo sorpassi e controsorpassi, sono giunti Thomas Enge per la Repubblica Ceca e Olivier Jarvis per la Gran Bretagna.

Unico incidente della gara, un contatto tra il canadese Robert Wickens e il neozelandese Johnny Reid, che ha costretto Wickens ad arretrare sino al 15° posto. Buona la rimonta del nostro Edoardo Piscopo, alla prima gara con la nazionale azzurra, che ha concluso in dodicesima posizione.

A1 Grand Prix - Zhuhai - Sprint Race

01- Germania - Michael Ammermuller - 20’31.432
02- Svizzera - Neel Jani - + 0.601
03- Cina - Cheng Cong Fu - + 4.632
04- Irlanda - Adam Carroll - + 6.707
05- Repubblica Ceca - Tomas Enge - + 7.386
06- Gran Bretagna - Oliver Jarvis - + 7.865
07- India - Narain Karthikeyan - + 8.661
08- Francia - Loic Duval - + 9.033
09- Olanda - Jeroen Bleekemolen - + 9.650
10- Nuova Zelanda - Jonny Reid - + 12.992
11- Italia - Edoardo Piscopo - + 14.709
12- USA - Jonathan Summerton - + 16.895
13- Australia - Ian Dyk - + 17.169
14- Pakistan - Adam Khan - + 20.944
15- Canada - Robert Wickens - + 21.784
16- Messico - David Garza - + 23.388
17- Indonesia - Satrio Hermanto - + 23.792
18- Brasile - Sergio Jimenez - + 1 giro
19- Portogallo - Joao Urbano - + 3 giri
20- Sudafrica - Adrian Zaugg - + 12 giri
21- Malesia - Alex Yoong - + 12 giri
22- Libano - Chris Alajajian - + 13 giri

Antony Rodella

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16-12-2007

L'impresa è finalmente riuscita: Narain Karthikeyan porta la sua nazione alla vittoria nella Coppa del Mondo A1GP. L'indiano ha sofferto per tutti gli ultimi 15 giri finali, quando il neozelandese Johnny Reid lo continuava a tartassare di continui attacchi, sino a che sono giunti sul traguardo con un distacco di appena 0.5 secondi! La grande strategia ai pit-stop da parte della nazionale indiana ha permesso a Karthikeyan di vincere la corsa, superando i favoriti come la Svizzera e la Gran Bretagna.

Adrian Zaugg porta il Sudafrica al terzo posto, dopo essersi imbattutto in un contatto con la Germania ad inizio corsa, che ha costretto Ammermuller ad abbandonare le speranze di bissare il successon della Sprint Race. Olivier Jarvis perde terreno proprio nei suoi due lentissimi pit-stop, riesce comunque a portare la Gran Bretagna al quinto posto con il punto extra del giro più veloce. Una domenica da dimenticare invece per la Francia che con Loic Duval si becca persino un Drive Trought, proprio come la Cina per eccesso di velocità in corsia box.

Dopo questo appuntamento, la Svizzera rimane in testa alla classifica con 79 punti, seguita dalla Francia con 60 punti, Nuova Zelanda 59, Gran Bretagna 48, Sudafrica 47 e Olanda 41, mentre solamente 4 punti per l'Italia.

A1 Grand Prix - Zhuhai - Feature race

01- India - Narain Karthikeyan - 1:08'30.759
02- Nuova Zelanda - Jonny Reid - + 0.502
03- Sudafrica - Adrian Zaugg - + 4.128
04- Germania - Michael Ammermuller - + 4.907
05- Gran Bretagna - Oliver Jarvis - + 5.267
06- Svizzera - Neel Jani - + 14.516
07- Francia - Loic Duval - + 18.572
08- Repubblica Ceca - Tomas Enge - + 27.140
09- Cina - Cheng Cong Fu - + 27.579
10- USA - Jonathan Summerton - + 33.388
11- Messico - David Garza - + 49.353
12- Portogallo - Joao Urbano - + 1’03.83
13- Libano - Chris Alajajian - + 1 giro
14- Pakistan - Adam Khan - + 1 giro
15- Australia - Ian Dyk - + 3 giri
16- Irlanda - Adam Carroll - + 18 giri
17- Indonesia - Satrio Hermanto - + 26 giri
18- Olanda - Jeroen Bleekemolen - + 36 giri
19- Canada - Robert Wickens - + 42 giri
20- Italia - Edoardo Piscopo - + 44 giri
21- Brasile - Sergio Jimenez - + 44 giri
22- Malesia - Alex Yoong - + 45 giri

Antony Rodella

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15-01-2008

John Morrogh è il nuovo team manager dell’A1 Team Italy di Piercarlo Ghinzani. Figlio di Henry Morrogh, ex pilota e titolare di una delle più blasonate e longeve scuole di pilotaggio italiane, John Morrogh coordinerà le attività all’interno del box della formazione tricolore a partire dalla prossima tappa in calendario, la quinta, in programma il 20 gennaio sul tracciato di Taupo (Nuova Zelanda). Con questo ingresso continua l’interessante progresso organizzativo dell’A1 Team Italy per risalire posizioni nel mondiale A1GP.

John Morrogh ha accumulato esperienza gestendo in Italia l’organizzazione del Challenge di Formula Ford, campionato per monoposto propedeutico a categorie superiori che ha spesso rappresentato il trampolino di lancio per molti giovani piloti.

Comunicato stampa

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17-01-2008

Parte dalla Nuova Zelanda il 2008 della A1GP World Cup of Motorsport. Questo weekend, il campionato per nazioni gestito da Tony Teixeira sarà a Taupo per la quinta corsa della stagione. L’A1 Team Italy cercherà di ritornare dall’emisfero australe con il primo risultato importante della stagione. Rinnovata nell’organigramma e forte di una collaborazione con il Team India (scambio di informazioni tecniche tra le due nazionali per velocizzare la ricerca del migliore assetto delle monoposto) che, nell’ultimo GP di Zhuhai (Cina), ha portato Narain Karthikeyan sul podio della Feature Race, la squadra azzurra è pronta a iniziare bene il nuovo anno.

"Dopo il rientro dalle feste natalizie," racconta Piercarlo Ghinzani, patron dell’A1 Team Italy, "l’organico della squadra è stato modificato con l’inserimento di un nuovo Team Manager, John Morrogh, e un componente adibito al pitstop. C’è molta compattezza e determinazione nel voler ottenere il risultato che la squadra, i tifosi e i nostri sponsor meritano."

In Nuova Zelanda, il diciannovenne romano Edoardo Piscopo, già in pista a Sepang nella sessione rookies e in Cina come pilota titolare, guiderà ancora una volta la monoposto azzurra. Il corridore capitolino gareggerà nei test dedicati ai rookies e nelle Sprint e Feature Race. "Lo vedo molto determinato, più sereno e pronto a essere aggressivo nelle qualifiche," il commento del numero uno dell’A1 Team Italy su Piscopo. "Purtroppo non si è potuto esercitare nelle simulazioni del giro veloce secco a causa del maltempo che gli ha impedito di andare in pista sia con i gokart che con i Formula 3."

"Sicuramente," l’analisi di Piscopo, "correre in Nuova Zelanda sarà meno complicato rispetto alla Cina. Mi aspetto di andare al massimo e arrivare a zona punti per ripagare la fiducia del team. Cercherò di essere subito competitivo in prova, dato che il passo in gara è gia tale."

"La pista," ha aggiunto Piercarlo Ghinzani, "è stata modificata nella parte che precede i box e precisamente nella chicane che ora appare con una geometria di curva più rotonda rispetto alla precedente. Il manto di asfalto invece non ha subito cambiamenti e presenta un po’ di jumping nel punto di frenata un fatto che, in passato, non ha creato problemi ai piloti. A Taupo debutteranno i motori con Biofuel, speriamo che sia tutto a punto e di non avere problemi."

L’A1GP adotterà per la prima volta una miscela di biocarburante, diventando la prima serie motoristica internazionale a utilizzare per le proprie monoposto un carburante ecologico.

Comunicato stampa

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20-01-2008

Partire della pole nella gara di casa per lui, l'uomo delle rimonte, è praticamente correre in una botte di ferro. Jonny Reid ha portato la Nuova Zelanda al successo nella Sprint Race dell'A1 Grand Prix a Taupo, evento di casa dove l'apporto del pubblico "All Blacks" si è sentito sin dalla giornata di venerdì. Reid, 24enne di Auckland, ha vinto senza storie, partendo alla perfezione, acquisendo un margine importante sino a gestire il vantaggio nel finale. Una vittoria (la sesta nella storia del Team NZL nella World Cup of Motorsport) fondamentale non solo per questioni puramente patriottiche e per i 100.000 dollari in palio, ma anche e soprattutto per una classifica che ora riporta gli "All Blacks" a meno 4 dalla leadership della Svizzera, complice un Neel Jani protagonista al via con una carambola da lui stesso innescata coinvolgendo gli incolpevoli Yoong, Wickens e Jimenez. Fa festa dunque Reid ed una nazione intera, in attesa della Feature Race per un podio che riporta le nazioni protagoniste l'anno scorso a Taupo: seconda è la Germania con Vietoris (l'anno scorso doppietta per Hulkenberg) a completare la doppietta Super Nova, terza la Francia con Loic Duval, che si riporta a meno 9 dalla vetta della classifica. Ai margini del podio, ma più staccati, Adrian Zaugg (Sud Africa), Jeroen Bleekemolen (Olanda), Adam Carroll (India) e Jonathan Summerton, venuto a contatto verso metà gara con Robbie Kerr. Parlando dell'Italia, dodicesima posizione finale per Edoardo Piscopo; partito discretamente, il capitolino è stato bloccato dalla carambola al via. Ripartito dalla 16° posizione, il protagonista della F3 Euroseries ha recuperato grazie alle disgrazie altrui, senza riuscire però a passare Adam Khan (Pakistan) per l'undicesimo posto con un punticino all'orizzonte.

Cronaca di Gara

Partenza lanciata, bandiera verde con Jonny Reid che controlla davanti a Zaugg, Duval e Vietoris, ma dietro Jani rovina tutto: indietro in griglia, lo svizzero tenta un attacco impossibile all'interno della curva 2 su Yoong. Contatto inevitabile, coinvolti anche Robert Wickens e Sergio Jimenez, con quest'ultimo che riuscirà a ripartire. Nella carambola Piscopo si trova nel mezzo e perde qualche posizione ritrovandosi 16°. Inevitabile l'ingresso della Safety Car, gara neutralizzata con quest'ordine: Reid, Zaugg, Vietoris, Duval, Bleekemolen e Carroll. Dopo tre giri a velocità ridotta si riparte, Vietoris tenta subito di sorprendere Zaugg consentendo di fatto a Reid di guadagnare quel margine che gli consentirà di vincere senza alcun problema.

Il sorpasso è però rinviato soltanto al quinto giro, quando il pilota sudafricano arriva lungo alla curva 1 aprendo la porta alla monoposto del protetto da Willi Weber. Alle spalle dei protagonisti vi è l'inferno: splendida battaglia tra Summerton e Kerr, ma quest'ultimo esagera, stringe troppo alla curva 12 in fondo al lungo rettifilo e arriva al contatto con la monoposto a stelle e strisce. Kerr piega una sospensione, mesto ritiro e punti in campionato che volano via. L'Italia? Piscopo recupera posizioni non per propri meriti, bensì per le disavventure altrui: è 14° alle spalle di un coriaceo Adam Khan (Pakistan), con il quale ingaggerà un bel duello senza troppa fortuna. Anzi, è proprio Khan a recuperare qualcosa, complice anche il tamponamento sempre alla rinnovata curva 12 di Enge su Alajajian nel corso del nono giro, tornata che vedrà un determinato Loic Duval sopravanzare Adrian Zaugg con un preciso ingresso al tornantino 11.

Dodicesimo giro, Robert Wickens entra in testacoda, riparte ma con una sospensione posteriore sinistra a penzoloni: ritiro, gara (sfortunatissima) conclusa. Mentre Robbie Kerr riparte nel tentativo di far registrare il giro più veloce per un punto addizionale in classifica (che andrà alla Germania), Jonny Reid taglia il traguardo e vince la sua sesta corsa in A1 Grand Prix, la prima sul suolo amico per la Nuova Zelanda. Festa grande per gli All Blacks, secondo chiude Vietoris davanti a Duval, Zaugg e Bleekemolen. Dodicesimo Piscopo, in campionato la Svizzera resta leader con 4 punti sulla Nuova Zelanda, 9 sulla Francia.

A1 GP Taupo - Sprint Race - Classifica

01- Nuova Zelanda - Jonny Reid - 14 giri in 19'25.408
02- Germania - Christian Vietoris - + 3.192
03- Francia - Loïc Duval - + 4.899
04- Sud Africa - Adrian Zaugg - + 7.823
05- Olanda - Jeroen Bleekemolen - + 9.581
06- Irlanda - Adam Carroll - + 10.912
07- USA - Jonathan Summerton - + 11.417
08- Portogallo - João Urbano - + 13.315
09- Australia - John Martin - + 15.580
10- India - Narain Karthikeyan - + 22.968
11- Pakistan - Adam Khan - + 25.773
12- Italia - Edoardo Piscopo - + 26.048
13- Brasile - Sérgio Jimenez - + 26.541
14- Cina - Cheng Cong Fu - + 26.773
15- Libano - Chris Alajajian - + 29.483
16- Indonesia - Satrio Hermanto - + 31.107
17- Messico - David Garza - + 31.349

Alessio Piana

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20-01-2008

La classica "mad race" in salsa americana. Condita, purtroppo, dalle ormai frequenti decisioni, ma sarebbe meglio dire indecisioni, della direzione gara. La Feature Race dell'A1 Grand Prix a Taupo celebra il secondo successo stagionale della Germania, il primo in carriera di Christian Vietoris, per un podio completato da Robert Wickens e Loic Duval, con la Nuova Zelanda quarta con Jonny Reid e al comando in classifica. Tutto bene, non fosse altro che stiamo parlando di una contesa ancora "sub judice", per immotivate inchieste dei commissari che stanno valutando azioni potenzialmente irregolari di Germania, Canada e Irlanda, 3 monoposto nella top five. Possibili penalizzazioni "a grandine" nelle prossime ore seguenti il tartassamento nei confronti della Svizzera, con Neel Jani costretto a ben due drive through, il primo dei quali quantomeno discutibile. Tutto ha inizio, al di là del gioco di ogni possibile banalità, alla partenza. La procedura di accensione e spegnimento del semaforo è sin troppo ravvicinata: Jani sfrutta l'occasione, ha uno spunto migliore, scatta con un riflesso impeccabile e da terzo in griglia si ritrova primo alla curva 1. Il dubbio di una partenza anticipata sovviene, la conferma giunge da lì a poco con la penalità comminata al pilota in azione lo scorso anno nella Champ Car. Niente di male, non fosse che passano 2 minuti e la regia internazionale offre il replay dell'accaduto: la partenza dello svizzero è impeccabile, al muretto diretto da Max Welti non si sa se ridere, piangere, chiuder tutto o linciare al gran completo la direzione gara, troppo precipitosa nel valutare un'azione che lascia perplessi i più. Non è la prima volta di queste, discutibili, decisioni, prese con eccessiva fretta o con largo ritardo, vedi precedenti appuntamenti andati ormai in archivio. Solo il tempo darà ragione o torto a Jani e a tutto il team Svizzera, per il momento il box crociato pensa a quello che poteva essere ed è stato, forse, rovinato: il pupillo Red Bull era uno dei più veloci in pista, c'era un primo posto in campionato da difendere ed un potenziale podio all'orizzonte. Nella loro disperazione si contrappone il gusto dello champagne assaporato da Vietoris, in difficoltà a resistere agli attacchi degli avversari, favorito da un impeccabile lavoro al box del proprio team nel corso della seconda sosta obbligatoria. Il protetto di Willi Weber ha controllato il terzetto composto da Wickens, Duval e Reid negli ultimi passaggi, quando un errorino del canadese ha aperto le porte per la sua prima vittoria in A1 GP ed un futuro migliore nella serie stessa, togliendosi di dosso l'ombra dei successi della stagione passata di Nico Hulkenberg. Per la Germania è un ritorno sul gradino più alto del podio, per il Canada un podio fondamentale (a proposito, tenete d'occhio il buon Wickens), per Francia e Nuova Zelanda la possibilità di giocarsi la coppa del mondo con una classifica decisamente favorevole. Per gli altri, c'è poco da festeggiare. Detto della Svizzera, impalpabile la presenza sudafricana con un Zaugg costantemente in crisi nella lotta con altri piloti e nella seconda parte di gara, anche per l'Italia la trasferta oceanica non ha portato niente di buono. Edoardo Piscopo poteva avere una grande chance di far punti nella Feature Race, ma a rovinare tutto ci ha pensato Chris Alajajian, il quale ha centrato la monoposto azzurra dopo pochi giri. Ritiro per un avvenimento ricorrente nella storia della serie: se prima era Beschir a spedire i nostri Pier Guidi e Toccacelo fuori pista, oggi ci ha pensato il valido Alajajian. Sfuma una potenziale gara positiva, ma per evitare queste disavventure bisogna trovare il bandolo della matassa nelle qualifiche: partire più avanti toglie potenziali rischi maggiori di contatto, anche se, probabilmente, non è questo l'unico problema attuale del team di Piercarlo Ghinzani, ancora fermo a quota 4 in classifica, 17° su 22 nazioni iscritte. Ultima chiamata il 3 febbraio, Sydney, Australia, senza mandare in archivio Taupo: nelle prossime ore in direzione gara può davvero succedere di tutto.

Cronaca di Gara

Pole position per la Francia, con Loic Duval che scatterà dal palo davanti a Vietoris, Jani, Wickens e l'idolo locale Jonny Reid, vincitore della Sprint Race. Resa nota la finestra per il secondo pit stop obbligatorio, fissato dal 34° al 42° giro. Tutto è pronto per il "main event" di Taupo seguito anche dal primo ministro neozelandese Helen Clark: accensione, spegnimento del semaforo.. via!!! Spunto incredibile (jump start?) per Jani, prende il comando davanti a Duval, Vietoris, Bleekemolen e Urbano, nessun incidente alla curva 1, partenza valida secondo i commissari. Il primo giro si infiamma però dopo poche curve: Wickens spinge Kerr, dietro succede di tutto, vola in senso letterale un alettone anteriore (probabilmente della monoposto australiana) e Karthikeyan prima entra in testacoda e successivamente ai box, conseguenza di una sospensione e convergenza da rivedere. Si propende per l'ingresso della Safety Car, due giri sotto neutralizzazione, si riparte con Jani in controllo ed un Jonny Reid combattivo in undicesima posizione complice una partenza da dimenticare.

I primi colpi di scena arrivano però al 4° passaggio: il libanese Alajajian arriva lunghissimo alla curva 1, centra il nostro, incolpevole, Edoardo Piscopo chiudendo anticipatamente la gara per entrambi. Di nuovo Safety Car ma... drive through per Neel Jani, partenza anticipa nonostante qualche dubbio confermato dai successivi replay delle immagini televisive. Sconta la penalità sotto regime di neutralizzazione mentre si ritira Robbie Kerr per un weekend tremendo per la Gran Bretagna. Si ripartirà al sesto giro con Duval che respinge gli attacchi di Vietoris seguiti da Bleekemolen, Urbano e Wickens: Jani è in ultima posizione. La gara si accende in odore di primo pit stop obbligatorio, con Reid arrembante ed in grado di passare Jimenez alla curva 11. Arriviamo all'ottavo giro, la coppia di testa anticipa e rientra ai box: più lesti i meccanici della Germania, pericolosa ripartenza per Duval che si ritrova Enge in traiettoria. Alla successiva tornata rientrano tutti fuorchè i comprimari e la Nuova Zelanda, ma solo dopo qualche giro avremo una reale dimensione della classifica: al comando Vietoris, dietro Duval, Bleekemolen e Wickens.

A regalare spettacolo ci pensano Neel Jani e Adam Khan; i due sono a stretto contatto al quindicesimo giro, ingresso della curva 12, Jani prova all'esterno ma è costretto ad andare per le vie di fuga e tocca da dietro la monoposto pakistana. Ala anteriore da sostituire, Khan arriva lungo poco più avanti, ma ormai conta poco: per la Svizzera è un weekend da dimenticare, con possibili polemiche nel dopo gara per un drive through a dir poco discutibile, almeno stando alle immagini della regia internazionale. Torniamo alla cronaca, 22° giro, disastro con Hermanto in testacoda, solleva un nuvolone nel tentativo di rientrare improvvisando un 360°, ne fanno le spese Martin e Bleekemolen usciti fuori pista. Tanto per cambiare... Safety Car, con la Svizzera che si sdoppia senza l'autorizzazione dei commissari al volante della Ferrari dell'organizzazione.

Per la ripartenza bisognerà attendere 5 tornate, ma alla fine ecco la bandiera verde, combattivi Duval per la prima posizione e Reid in grado di sopravanzare, alla curva 11, un fin troppo arrendevole Zaugg. Mentre viene comminato il secondo drive through ai danni di Neel Jani per l'azione precedentemente descritta, siamo giunti alla seconda finestra per il pit stop: dentro Vietoris, Urbano (drive through, immotivato, anche per lui), Bleekemolen e Reid, restano fuori Duval e Wickens che rientreranno al passaggio successivo. Nessun problema per la Germania, perde la seconda posizione e tempo prezioso la Francia, con Wickens sorprendentemente alla caccia del primato. Ricapitoliamo l'ordine al termine del valzer della seconda sosta obbligatoria con 10 restanti minuti alla bandiera a scacchi: Vietoris primo, seguono Wickens, Duval, Reid (grande lavoro al box di Giltrap), Carroll e Jimenez, autore di un sorpasso da antologia su di un ingiudicabile Zaugg.

Siamo giunti all'epilogo della contesa, Cheng Congfu vuola fuoripista, ma non è questo il colpo di scena finale: a 5 minuti più un giro ancora da percorrere la direzione gara comunica che Germania, Canada e Irlanda sono "sotto inchiesta", probabilmente per un'azione irregolare nel corso del secondo pit stop. Follie di Taupo per una gara ancora da scrivere, nonostante la bandiera a scacchi celebri il primo successo in A1 Grand Prix di Christian Vietoris davanti a Robert Wickens, Loic Duval e Jonny Reid, ottimo quarto in rimonta. In campionato vola al comando proprio la Nuova Zelanda, ma nelle prossime ore tutto potrebbe esser rivisto dalle, discutibili, decisioni della direzione gara.

A1 GP Taupo - Feature Race - Classifica

01- Germania - Christian Vietoris - 50 giri in 1h10'40.168
02- Canada - Robert Wickens - + 1.180
03- Francia - Loic Duval - + 2.025
04- Nuova Zelanda - Jonny Reid - + 3.031
05- Irlanda - Adam Carroll - + 4.088
06- Brasile - Sergio Jimenez - + 5.117
07- Sud Africa - Adrian Zaugg - + 10.107
08- USA - Jonathan Summerton - + 10.634
09- Olanda - Jeroen Bleekemolen - + 11.175
10- Messico - David Garza - + 19.478
11- Pakistan - Adam Zhan - + 25.559
12- Repubblica Ceca - Tomas Enge - + 26.506
13- Portogallo - Joao Urbano - + 29.848
14- Svizzera - Neel Jani - + 34.451

Alessio Piana

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20-01-2008

Non si è conclusa nel migliore dei modi la trasferta neozelandese dell’A1 Team Italy di Piercarlo Ghinzani: le speranze di iniziare il 2008 con un buon risultato sono svanite dopo poche curve in entrambe le corse effettuate oggi – questa notte in Italia – a Taupo, teatro della quinta tappa della A1GP World Cup of Motorsport. Edoardo Piscopo, portacolori della formazione azzurra, ha chiuso in 12^ posizione la Sprint Race, mentre è stato costretto al ritiro nella successiva Feature Race.

Autore di un’ottima partenza lanciata nella Sprint Race, Piscopo è però stato subito rallentato a causa di un contatto avvenuto tra concorrenti che si trovavano immediatamente davanti a lui. Ritrovatosi in 15^ posizione, il giovanissimo pilota romano è comunque riuscito a rimontare tre posizioni su un circuito tortuoso che rende molto difficili i sorpassi. Ancora più sfortunato l’andamento della Feature Race: bravo ad evitare collisioni nelle fasi concitate dei primi due giri, al terzo passaggio Piscopo è stato tamponato violentemente dalla vettura del Team Libano, che lo ha così messo fuori gara.

Un vero peccato per Edoardo Piscopo, che avrebbe potuto sfruttare la gara più lunga per accumulare esperienza. "Purtroppo, non è bastato riuscire ad evitare i rischi dei primi giri: quando il pilota libanese mi ha tamponato, mandandomi in testacoda, in un attimo sono state bruciate tutte le nostre speranze," è stato il commento del diciannovenne romano. "Avrei potuto accumulare esperienza effettuando per la prima volta i due pit-stop previsti nella gara lunga, e ovviamente mi sarebbe piaciuto dare una soddisfazione al team, che aveva svolto un gran lavoro dandomi un mezzo competitivo. Per quanto riguarda la Sprint Race, a differenza di Zhuhai, dove guadagnai posizioni al primo giro, ho perso terreno a causa di un incidente avvenuto davanti a me. Mi sono armato di coraggio e ho cercato di rimontare, impresa comunque affatto facile su un circuito tortuoso come quello di Taupo."

"Ancora una volta, purtroppo, i nostri sforzi non sono stati ripagati," è stata l’analisi di Piercarlo Ghinzani, patron dell’A1 Team Italy. "Nella Sprint Race la rimonta si è complicata quando Piscopo si è ritrovato davanti il concorrente pakistano, che ha notevolmente frenato la sua rincorsa. Nella Feature, invece, il tamponamento da parte della vettura del Libano non ci ha lasciato scampo."

Il Team New Zealand, formazione di casa, ha centrato la vittoria nella Sprint Race davanti alle nazionali tedesca e francese, mentre la Germania ha avuto la meglio nella Feature, con Christian Vietoris che ha preceduto in un finale molto combattuto Robert Wickens (Canada) e Loic Duval (Francia). In classifica generale la leadership torna in mano al Team New Zealand che ora vanta 82 punti, davanti al duo composto da Svizzera e Francia, entrambe a quota 80.

Comunicato stampa

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29-01-2008

Il circus della A1GP World Cup of Motorsport si è in breve tempo trasferito dalla Nuova Zelanda all’Australia: la sesta tappa della stagione 2007/2008 è infatti in programma questo fine settimana sul tracciato di Eastern Creek, a soli 40 chilometri da Sydney. L’A1 Team Italy di Piercarlo Ghinzani proseguirà nel proprio programma di valorizzazione dei giovani; dopo Zhuhai (Cina) e Taupo (Nuova Zelanda), il romano Edoardo Piscopo sarà per la terza gara consecutiva il pilota titolare della monoposto azzurra.

"L’obiettivo principale rimane quello di riuscire ad essere più aggressivi in fase di qualifica," racconta Piercarlo Ghinzani, patron dell’A1 Team Italy. "Per questo motivo il nostro lavoro è mirato a far sì che Edoardo Piscopo acquisisca sempre più confidenza con la vettura e con le gomme nuove. Per il resto, conosciamo già molto bene il tracciato di Eastern Creek, una pista impegnativa con diversi saliscendi. Inizieremo quindi il weekend con degli assetti già definiti che pensiamo essere validi. Starà al pilota trarne il meglio: sono convinto che Edoardo ce la può fare. È un pilota molto giovane, sta crescendo, ma bisogna giustamente dargli un po’ di tempo."

Le qualifiche sono una delle fasi più importanti e delicate di un weekend di gara della A1GP, come spiega lo stesso Piercarlo Ghinzani: "Ai piloti viene di fatto concesso un solo tentativo, più o meno come accadeva in passato in Formula 1, quando c’erano le gomme da qualifica. Non è possibile effettuare tre o quattro giri consecutivi per fare il tempo, ma soltanto uno. In ogni sessione valida per lo schieramento sia della Sprint che della Feature Race, si ha a disposizione un solo giro lanciato. Ciò implica che chi è già allenato con le monoposto della A1GP in qualifica rende molto; chi, invece, muove i primi passi inizialmente soffre parecchio."

Al giro di boa del campionato, che prevede dieci prove – l’ultima delle quali a Brands Hatch, in Gran Bretagna, il 4 maggio – la classifica generale vede al comando la Nuova Zelanda con 82 punti, davanti a due nazioni appaiate a quota 80: la Francia e la Svizzera.

Comunicato stampa

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