Vaticano: celibato non è un dogma
"Alcuni apostoli erano sposati"
Il Vaticano potrebbe ridiscutere il tema del celibato sacerdotale. Secondo quanto riferito dall'arcivescovo di San Paolo, il cardinale Claudio Hummes, l'astensione matrimoniale del clero non è infatti un dogma, ma solo una norma disciplinare. "Alcuni apostoli - ha spiegato il porporato - erano sposati e la proibizione del matrimonio è venuta alcuni secoli dopo l'istituzione del sacerdozio".
Appena nominato da Benedetto XVI come nuovo Prefetto della Congregazione per il clero, il cardinale Claudio Hummes ha parlato del celibato sacerdotale al quotidiano brasiliano "Estrado do S. Paulo" poco prima di raggiungere Roma, dove si dovrà occupare dei problemi dei sacerdoti della Chiesa universale. "Partendo dalla considerazione che i celibi fanno parte della storia della storia e della cultura cattolica - ha affermato il cardinale - la Chiesa può riflettere sopra questo tema, poiché il celibato non un dogma ma una forma disciplinare".
La Chiesa, dunque, secondo Hummes non è un'istituzione immobile ma una realtà che sa cambiare quando questo è necessario. Il tema del celibato però è certamente una questione scottante e, come sottolinea lo stesso porporato, "la Chiesa dovrà in primo luogo discuterne e ridiscuterne". Il calo delle vocazioni, la questione del celibato, la formazione dei nuovi sacerdoti nei seminari sono tutti temi all'ordine del giorno della Chiesa e verranno discussi in questi mesi in Vaticano.
"Il calo delle vocazioni - ha detto Hummes - è una sfida alla quale bisognerà far fronte". Diversa invece la riflessione del cardinale sulla questione dei preti pedofili. "Anche se si trattasse di un solo caso sarebbe già una grave preoccupazioni soprattutto per le vittime allo stesso tempo è ingiusto e ipocrita generalizzare gi scandali di pedofilia poiché più del 99% dei sacerdoti ha nulla a che vedere con questi fatti - ha dichiarato Hummes - La pedofilia non è un problema che riguarda solo i sacerdoti, ma tutta la società dato che ci sono casi di abusi sessuali anche nelle famiglie". E' però importante, ha aggiunto Hummes, che i vescovi investano sempre di più in una selezione rigorosa e in una formazione esigente dei candidati al sacerdozio per combattere la pedofilia.