Emergenza renne in una cittadina della Norvegia. A Hammerfest, piccolo centro poco distante da Capo Nord, ogni anno centinaia di questi simpatici animali, cari a Babbo Natale, scendono dalle montagne e si addentrano in molte delle zone cittadine.
All'inizio pare che i miti mammiferi dotati del coraggio di avventurarsi nel centro abitato fossero pochi e, quindi, l'avvenimento stagionale era visto dalla popolazione come sopportabile e simpatico. Un po' come se fosse il ritorno delle rondini nelle nostre città. Gradatamente, tuttavia, gli animali si sono abituati in massa alla presenza umana e hanno cominciato a entrare nei giardini divorandone i fiori o l'erba e ad attraversare le strade, sporcandole e creando gravi problemi alla circolazione.
Così l'amministrazione pubblica ha pensato di correre ai ripari, allestendo una recinzione di circa 20 chilometri attorno alla città, in modo da impedire agli erbivori di avvicinarsi. La drastica soluzione ha però evidenziato presto i suoi limiti, suscitando non poche obiezioni da parte degli abitanti. Mentre le renne sono, infatti, libere di scorrazzare per le colline, i cittadini di Hammerfest sostengono di sentirsi in gabbia, dentro quel recinto che ne limita la possibilità di spostamento. "Quando dobbiamo uscire - hanno dichiarato alcuni di loro - dobbiamo andare alla ricerca dell'apertura della recinzione più vicina".
Una soluzione, insomma, che ha prodotto più di un fastidio ad alcuni cittadini della località scandinava. Almeno nel Paese nordico, però, non si sono scelte soluzioni cruente come quella adottata per i caprioli della zona di Alessandria.


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