LE LEGGENDE DI LUCCA (documento inviato da Giovanni)
La leggenda di Lucida Mansi e il suo patto con il demonio
Lucida era una giovane e bellissima donna appartenente ad una delle più ricche e potenti famiglie della città.
Nelle sue ville organizzava feste sfarzose animate da musiche e balli.
Era corteggiatissima quanto crudele, infatti quando gli amanti líavevano soddisfatta, se ne liberava facendoli precipitare in un pozzo irto di lame affilatissime, celato da una botola.
Lucida era innamorata della propria immagine, tanto che aveva disseminato di specchi la sua stanza da letto, in modo da potersi contemplare in qualsiasi momento.
Gli anni trascorsero felicemente fino a quando una mattina, ammirandosi come sempre ad uno specchio, si accorse di una lieve ruga che segnava inesorabilmente il bellissimo volto.
Si disperò, gridò e pianse lacrime amare sino a quando le apparve un giovane meraviglioso sotto le cui sembianze si nascondeva il diavolo. Le promise trent'anni di vita e di immutata bellezza ma trascorso questo tempo egli sarebbe tornato a farle visita per pretendersi la sua anima.
Lucida accettò. Tutti attorno a lei invecchiavano mentre Lucida restava sembre bella e giovane e dalla pelle freschissima, gli uomini continuavano ad amarla e a morire per lei tra atroci tormenti. Sino a che, un pomeriggio d'estate di trenta anni dopo, il diavolo ricomparve. La trascinò a forza sulla sua carrozza fiammeggiante e dopo aver percorso un intero giro di mura, affinché tutti i lucchesi potessero udire i lamenti strazianti della sua vittima, fece inabissare il cocchio nel laghetto dell'orto botanico.
Ancora oggi chi immerge il capo in queste acque può vedere il volto di Lucida addormentato nel fango.
C'è chi afferma invece che nelle notti senza luna sia possibile vedere la carrozza infuocata, lanciata nella sua eterna e sfrenata corsa verso l'inferno.
I fantasmi senza pace di Villa Buonvisi
L' attuale Villa Bottini, costruita attorno al primo '500 dall'allora potente famiglia Buonvisi, fu il luogo degli incontri segreti tra la Marchesa Lucrezia, moglie di Lelio Buonvisi, ed il suo amante Massimiliano Arnolfini.
La Marchesa fece poi assassinare il marito dal suo amante che una volta scoperto fu accusato dell'assassinio del nobile, catturato e murato vivo nella Torre Matilde a Viareggio.
Lucrezia invece fu costretta a chiudersi in un convento.
Il fantasma del Buonvisi è apparso più volte nella sua villa di Camigliano, anche in tempi recenti.
Una storia popolare invece,
nata alla fine del XVI secolo, racconta che nelle notti di ogni primo di giugno, data dell'uccisione del Buonvisi, appaiono sia all’interno della Villa che nel suo parco la coppia di fantasmi dei due amanti: Massimiliano Arnolfini e Lucrezia Malpigli Buonvisi.
Un’altra storia è legata a questa racconta di un fantomatico tesoro che dovrebbe esser nascosto o nel parco o nei sotterranei della Villa.
La pietra del diavolo
I Bernardini erano una delle famiglie più potenti di Lucca. Palazzo Bernardini, nell'omonima piazza, fu costruito su progetto di Matteo Civitali nel XVI secolo.
La leggenda narra che il Diavolo persuase Bernardini a costruire un nuovo grande palazzo sul posto dove era piazzata un'immagine sacra raffigurante l'immagine della madonna fu quindi distrutta per far posto al palazzo e una delle sue finestre fu costruita utilizzando persino i suoi resti. La finestra dava sul lato destro dell'ingresso principale e una pietra si incurvò, e non ci fu verso di incastrarla ad uno stipite. Furono fatti vari tentativi per rimetterla al suo posto, ma la pietra continuava a incurvarsi.
Provarono anche a fissarla con delle grappe di ferro, ma tutto fu inutile. Spaventati, gli operai si rifiutarono di lavorare ancora su quella pietra, che ancora oggi è possibile vederla così, incurvata.
Fu chiamata "Pietra del Diavolo" o "Pietra del Bernardini".