Suicida la mamma di Giusy Potenza, la ragazza uccisa un anno fa


Grazia Potenza, la madre di Giusy uccisa il 24 novembre 2004 in provincia di Manfredonia, si tolta la vita impiccandosi in casa sua. Il corpo della donna, 39 anni, stato immediatamente trasportato all'ospedale della cittadina pugliese nel tentativo di salvare il bimbo di sette mesi che la donna portava in grembo. Il tentativo si per rivelato inutile. Nell'abitazione stanno lavorando carabinieri e polizia alla ricerca di elementi utili alle indagini.

Il suicidio della donna stato scoperto dalla madre, che si era recata a trovarla a casa. La donna stava attraversando una grave depressione dopo la morte della figlia. Una crisi aggravata dalle vicende successive al delitto, dalla confessione del cugino, all'arresto delle due amiche della ragazzina. Condizioni peggiorate dopo dopo l'arresto del marito Carlo che dopo l'omicidio della figlia tent di farsi giustizia da s accoltellando in un bar Pasquale Mangini, padre di una delle delle due ragazze arrestate con l'accusa di aver costretto e sfruttato nella prostituzione Giusy. Carlo Potenza era poi andato a vivere in una citt del Nord Italia da parenti, la donna era andata ad abitare con la propria madre. Nelle ultime ore, per, approfittando di un momento di assenza in casa, Grazia Rignanese si allontanata ed ritornata nella sua casa, quella in via Domenico Savio, dove aveva vissuto con i suoi parenti e dove aveva visto la sua famiglia disgregarsi poco a poco: qui andata sulla veranda e si impiccata.
E' l'ennesimo capitolo tragico nella storia del delitto di Giusy, i cui retroscena avevano rivelato una storia di prostituzione minorile e di incontri sessuali con un parente della ragazza. Per l'uccisione di Giusy in carcere dal dicembre 2004 Giovanni Potenza, cugino del padre della ragazzina: l'uomo, ventisettenne, ammise di aver ucciso la piccola Giusy perch aveva con lei una relazione che la ragazzina non voleva interrompere, nonostante l'uomo fosse sposato. Nel maggio 2005, poi, due amiche di Giusy furono arrestate con l'accusa di aver indotto la ragazzina a prostituirsi e di averne sfruttato la prostituzione, sia pure - secondo gli investigatori - "per determinati episodi". Furono arrestate Sabrina Santoro, di 24 anni, e Filomena Rita Mangini, di 19, entrambe di Manfredonia.


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