Alessia Filippi nuovamente al record italiano; Cielo batte Magnini
Alessia Filippi migliora nuovamente il suo primato italiano (4'29"86). Federico "Scienzy" Colbertaldo domina i 400 stile libero; Cesar Cielo sgambetta il campione del mondo.
VIAREGGIO (Lucca) - Non finisce mai di stupire Alessia Filippi. La romana trasferitasi a Verona per preparare la stagione olimpica ha replicato al record italiano siglato lo scorso fine settimana in occasione della tappa tedesca della World Cup (Berlino), limando ancora qualche centesimo al suo limite e scendendo sotto il muro dei 4'30”.
“Come potrei non essere soddisfatta della mia gara – commenta a caldo la mistista dell'Aurelia Nuoto – mi sono ulteriormente migliorata anche se in questo periodo non sto scaricando e sto provando diverse tattiche di gara”. Infatti il record odierno (4'29”86) è maturato proprio grazie ad una fulminante chiusura a stile libero, soprattutto nell'ultimo cinquanta, resa possibile da una frazione a dorso più oculata.
La sorpresa del giorno, anche se ormai anche lui ha il posto fisso nelle finali che contano, è la vittoria nei 400 stile libero di Federico Colbertaldo che riesce dell'intento di giocare un bello scherzetto ai “vecchietti” accreditati dei migliori tempi nelle eliminatorie Emiliano Brembilla e Massimiliano Rosolino. Partenza a razzo per Scienzy, che dopo l'exploit dell'anno scorso comincia a essere riconosciuto diventando bersaglio favorito dai giovani cacciatori di autografi, che lascia sconcertati gli inseguitori, tranne un arrembante Marcus Rogan che crollerà vistosamente negli ultimi 100 metri.
“L'unico modo per vincere era tentare la fuga nei primi metri – commenta il veneto di Valdobbiadene – a metà gara avevo un vantaggio rassicurante, sono passato più forte che a Berlino, ma malgrado il crollo nella seconda parte sono riuscito a vincere e chiudere con un buon tempo (3'43”33)”.
A rompere il minuto di silenzio in memoria dei tre agenti di Polizia Mussi, Lombardi e Femiano a cui è intitolato il meeting, la onde dei centometristi, protagonisti della gara più attesa. Tutti aspettano Filippo Magnini, entrato in finale col sesto tempo, compreso il brasiliano Cielo, venuto sin qui proprio per confrontarsi col due volte iridato. A confronto il grande agonismo accoppiato alla poca brillantezza di Filo e la grande carica agonistica del velocista carioca: risultato Cielo-Magnini 1-0, ma domenica c'è già la rivincita. “In questo periodo sto facendo molti lavori aerobici e mi manca un po' di velocità – ha commentato Magnini dopo la sconfitta – quando ho accelerato nel secondo cinquanta non ho cambiato ritmo come volevo io, ma in questo periodo ci sta. E poi finalmente ho rotto l'imbattibilità... e per quest'anno mi sono tolto questo fastidio”.
Il brasiliano, esultante ma subito andato a complimentarsi con il campione del mondo, ha chiuso in seconda posizione i 50 stile libero, vinti da un sempreverde Mark Foster, capace di nuotare 21”63; a completare il podio della finale più veloce il francese Frederick Bousquet. Tre velocisti stranieri ai primi tre posti che hanno aderito al progetto di Andrea Di Nino: l'aria italiana fa proprio bene.
www.nuoto.it/leggi.php?leggiID=16352