Samp, il tesoro sullo Stretto
REGGIO CALABRIA, 17 dicembre 2006 - Finisce con Gennaro Delvecchio in porta, perché un infortunio alla mano toglie dalla gara Berti quando Novellino non ha più modo di sostituirlo. Finisce con l'arbitro Rosetti assediato dalle proteste dei giocatori e dei tifosi della Reggina, insoddisfatti della sua direzione di gara. Finisce con Bazzani che si procura un taglio alla testa e guadagna furibondo gli spogliatoi. Un brutto epilogo che rovina una gara combattuta, vinta dalla Sampdoria per 1-0. I blucerchiati, evidentemente, lontano da Marassi si trovano bene soltanto sullo Stretto: prima di passare al Granillo, avevano conquistato i tre punti una sola volta, a Messina. Alla fine, forse la Reggina avrebbe meritato almeno il pareggio. Ma la Samp non ha affatto demeritato, considerate anche le tante assenze pesanti.
Pochissimo da ricordare in un primo tempo del tutto privo di emozioni. Le uniche due situazioni degne di nota riguardano due calci di rigore richiesti e non concessi, uno per parte. Su quello invocato dalla Samp, proprio in avvio di gara, ci sono pochi dubbi: Rosetti non vede un chiaro intervento col braccio di Amerini in area. Anche i calabresi, però, hanno i loro motivi per protestare quando Lucarelli viente trattenuto in area da Bazzani, a sua volta strattonato per la maglia da Aronica. Per il resto, una prima frazione noiosa, con i portieri impegnati soltanto nell'ordinaria amministrazione. L'atteggiamento della Samp è forzatamente prudente, anche perché la squadra di Novellino è in piena emergenza difensori, tra squalifiche e infortuni: Bastrini, 19 anni, non fa rimpiangere Sala e Falcone. E' l'attacco ospite a latitare, per nulla animato da Flachi e Bazzani. Quagliarella, la punta più prolifica della Samp, è sì in campo tra i titolari, ma in posizione defilata a centrocampo. La Reggina, già vittoriosa 4 volte in casa in questo campionato, prova a fare la partita, ma si fa viva solo con qualche tiro dalla grandissima distanza di Leon.
Nella ripresa, si nota subito la maggiore intraprendenza della Sampdoria. Quagliarella suona la carica con un rasoterra parato in tuffo da Pelizzoli, poi la Reggina prova a riprendere in mano le redini della gara. Quando Bianchi sembra salire di tono e le bordate di Leon si avvicinano allo specchio della porta, però, Quagliarella gela il pubblico del Granillo con uno dei gol più belli che si siano visti in questa stagione: al 23', la sua rovesciata su un pallone proveniente dalla bandierina non dà scampo a Pelizzoli. Per l'attaccante blucerchiato è il 7° gol in campionato. Accusato il colpo, la squadra di Mazzarri si getta generosamente in avanti. Allora è Berti a salire in cattedra per negare ripetutamente il gol a Leon, Bianchi e Amoruso. E arrivano altri mugugni quando Mesto cade in area dopo un dubbio contatto con Zenoni. Prima del finale da brividi, le parate dell'intramontabile portiere blucerchiato blindano il successo per la banda Novellino, che sale a quota 20 punti in classifica. Gli stessi che avrebbe la Reggina, senza quella partenza da -11.
http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Reggina/Primo_Piano/2006/12_Dicembre/17/reggina-samp.shtml