Genovese: `Adesso posso pensare a Pechino`
(AGM-DS) - 18/11/2007 15.26.26 - (AGM-DS) - Milano, 18 novembre - Bruna Genovese ammette: `A Tokio ho corso una grande gara`. Un`italiana sul podio di una grande maratona internazionale. Non succedeva da quasi tre anni, e l`ultima, in ordine di tempo, era stata ancora lei: merito del bronzo ottenuto nella primavera del 2005 a Boston. Bruna Genovese non ha tradito le attese, confermandosi atleta di grande affidabilita` ed esperienza. Non correva una maratona da 15 mesi e oggi, al rientro, si e` piazzata terza a Tokyo, una delle gare piu` prestigiose del circuito internazionale. Davanti a lei, solo l`idolo di casa, Mizuki Noguchi, campionessa olimpica ad Atene, giunta al traguardo in 2h21`37`, e l`esperta keniana Salina Kosgei, argento a Berlino nel 2006, arrivata ad un soffio dal primato personale (2h23`31`).
L`azzurra di Volpago del Montello ha chiuso in 2h27`35`, suo quinto tempo di sempre e di gran lunga miglior prestazione italiana stagionale. `E` stata la gara che mi aspettavo - spiega l`azzurra -. Le giapponesi sono partite velocissime. Io sono rimasta con loro sino al 15° km, poi ho dovuto rallentare. Mi sono staccata e ho corso con un`altra giapponese, la Ominami, sino al 22° km. A quel punto lei ha ceduto e mi sono ritrovata da sola. E` stata dura, ma non ho mai mollato: sapevo che qualcuna davanti avrebbe potuto pagare l`avvio troppo veloce. Al 38° km ho superato un`altra giapponese, la Shibui, ma la Noguchi e la Kosgei erano ormai irraggiungibili`. Con il terzo posto, la Genovese ha bissato il piazzamento ottenuto a Tokyo nel 2001. Alle sue spalle, atlete di grande valore, come le gia` citate Shibui (2h19`41` di record personale) e Ominami (2h23`26`), oltre alla lituana Balciunaite che, sulla carta, contendeva all`azzurra la leadership europea.
`Il terzo posto e` un risultato da incorniciare - continua la Genovese, che a Tokyo ha anche vinto nel 2004 -. Mi attendevo qualcosa di meglio sotto il profilo cronometrico, ma ho sofferto il caldo. Alla vigilia della gara abbiamo trovato giornate fresche, persino fredde. Oggi, invece, il termometro e` salito sino a 22 gradi. Non c`era molto umidita`, ma il vento soffiava in senso contrario per la prima parte di gara e poi, insinuandosi tra i grattacieli, creava dei vortici molto fastidiosi. E` stata una gara di grande significato, visto che non correvo una maratona da oltre 15 mesi. Avevo bisogno di ritrovare certe sensazioni. Ora posso iniziare a pensare con fiducia all`Olimpiade`.
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