Serie A1 - A Piacenza la partita più bella, è Gara3
E' stata una delle partite più belle della storia recente del volley. Piacenza prima domina, poi rischia di rovinare tutto con due set di amnesia, e trionfa in un tiebreak che è un rollercoaster continuo di emozioni.
Piacenza come Trento. Palazzetto dello sport stracolmo di gente e di entusiasmo in una festa provinciale che rappresenta perfettamente l'allegra macchina del movimento del volley italiano: famiglie, tifosi di ogni età. Forza pubblica? Sì, ma in divisa da festa e solo per figura: perché non c'è alcun bisogno di sorvegliare nessuno, ma solo di godersi questa festa straordinaria.
Piacenza sa di avere una sola occasione per giocarsi il titolo; e non vuole perderla anche perché a Trento il livello di gioco dei padroni di casa era stato altissimo, e gli emiliani dovevano per forza alzare il loro.
Lorenzetti, con un sorriso un po' meno tirato di gara 1, chiede ai suoi di fare il loro lavoro'. Tu mi dici quello che devo fare, e io lo faccio: recita un tormentone televisivo: e nel primo set Piacenza gioca splendidamente. Sincronismi che Meoni invoca e che Zlatanov e Simeonov semplicemente eseguono. Il 25-21 del primo set dimostra un predominio davvero sostanziale di Piacenza, una bella risposta ai tre set (beh, diciamo due) dominati da Trento giovedì in gara 1.
Ma il secondo set cambia scenario. Trento parte meglio, anche per via di qualche errore a muro di Piacenza e di altrettanta precisione sottorete da parte di Jaroncic che alza notevolmente le sue percentuali: la ricezione di Trento gira meglio, quella di Piacenza peggio. E tutto si traduce in un maggiore equilibrio grazie ai primi punti pesanti di Kaziyski che nel primo set era rimasto abbastanza nascosto. Si gioca punto a punto fino al 22 pari. E qui Trento commette i primi due errori punto evitabili del set concedendo a Piacenza due palle set. La prima viene annullata, la seconda, con Zlatanov no. Ricezione meravigliosa su missile in servizio rischiosissimo di Grbic e il suo ex opposto dell'Asystel Milano lo punisce con una schiacciata da incorniciare nel desktop.
Nel terzo set s'inverte improvvisamente l'inerzia della partita. Trento sale di intensità soprattutto a muro e dopo il primo timeout tecnico (6-8) dilaga fino al 10-17. Simeonov ha la schiena bloccata, Lorenzetti è costretto ad inserire al suo posto Granvorka e si arriva in scioltezza al 18-25 finale.
Quarto parziale, Trento riprende con il piede sull'acceleratore e in un amen si ritrova sul 6-10. Piacenza non si arrende e suona la carica con un ace di Granvorka che prelude al pareggio a quota 15. Sul 18-18 arriva un episodio che svolta in negativo il set: battuta potente di Piacenza, Nikolov recupera un pallone quasi in curva e Grbic appoggia di là un bagher che inspiegabilmente cade per terra. Da lì in poi è sconforto in casa Piacenza e arriva ineluttabile il break che porta le squadre (22-25) al quinto e decisivo set.
Al tiebreak si va avanti sui binari dell'equilibrio sino all'8-8. Un'invasione nel movimento di schiacciata per Bjelica e un muro tetto di Trento griffano lo strappo che però lo stesso centrale piacentino riesce a ricucire con un ace di inaudita potenza. Sul 15-14 decide ancora il muro di Piacenza che innesca il tripudio di un PalaBanca stracolmo. Dopo 3 ore di spot live di questo splendido sport, si vola a gara 7, mercoledì sera a Trento. MVP con 30 punti, come al solito, Hristo Zlatanov.
Benzi - Gazzetti / Eurosport
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