TIM Cup A1 Final Four: De Giorgi tiene a freno la gioia. Infortuni? 'Nel caso spero di infortunarmi io...'
di Fabrizio Monari
MILANO - È sfinito quanto i suoi giocatori, Fefè De Giorgi, dopo la semifinale vinta contro Cuneo.
Siede in sala stampa, con le gambe lunghe sotto il tavolo, e si gode il momento di grazia della squadra: “Sono sereno perché Macerata è cresciuta piano piano – spiega – Siamo riusciti a riprenderci dalle difficoltà iniziali, difficoltà che in realtà sono normali per una squadra che ricomincia dopo aver sbagliato tanto. Stesso discorso vale per Omrcen: Igor ha avuto bisogno di tempo per trovare la condizione migliore, ma alla fine c’è riuscito. D’altronde era normale aspettarsi che prima o poi cominciasse a giocare ad alti livelli: ha un grande talento fisico, una buona testa e una squadra che sa valorizzarlo”.
Ogni riferimento a Valerio Vermiglio è tutt’altro che casuale: il palleggiatore ha insistito sul braccio caldo dell’opposto servendogli ben 28 palloni, 17 dei quali sono andati a segno. “Su Valerio non devo aggiungere nulla – dice De Giorgi – Tutti sanno che è uno dei migliori in circolazione, non dico il migliore perché altrimenti sembro di parte. Si è dedicato anima e corpo alla squadra, ha contribuito anche con il carattere. Adesso spero non si concentri troppo sulla rivalità con Treviso: se dovesse incrociarla in finale, vorrei si concentrasse soltanto sulla partita”.
Festeggiamenti sospesi in vista della partita decisiva. Fefè è categorico, nessun entusiasmo prima della fine: “Stiamo calmi, almeno fino a domani sera: non dobbiamo sentirci appagati, perdere la testa. Comunque sia, non credo che accadrà: trovare le motivazioni per una finale di Coppa Italia non è difficile, è il genere di partita nella quale un allenatore non deve dire proprio niente. Anche la stanchezza passa in fretta: l’adrenalina la cancella tutta”.
In chiusura una battuta sull’infortunio, parso gravissimo, ad Alessandro Paparoni: “Speriamo di aver finito con gli infortuni, prima Rodrigao e poi lui. Nel caso, spero di infortunarmi io in panchina e non un giocatore in campo… Scherzi a parte il danno sembra serio, ora Alessandro è in ospedale a fare radiografie per escludere danni alle ossa (poi escluse, infatti ndr). Oggi Saraceni ha dimostrato di poterlo sostituire, ora pensiamo a recuperarlo il prima possibile”.
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