TIM Cup A1 Final Four: Le voci trevigiane. Papi piccato: 'Non siamo robot, Roma ha meritato'
MILANO - Renan Dal Zotto la prende con filosofia: assolve i suoi giocatori e quasi si entusiasma di fronte alla grande prova offerta dalla M.Roma. "Mi dispiace andare a casa – dice – però oggi Roma ha proprio meritato, anzi ha giocato una partita quasi perfetta: ha battuto molto bene, e se nella pallavolo moderna una squadra gioca senza paura è ben difficile fermarla. La differenza l’hanno fatta i palloni decisivi: nei momenti importanti, loro hanno sbagliato di meno".
A chi gli chiede un pronostico per la finale, risponde così: "Impossibile decidere, perché si affronteranno due squadre in forma stupenda, sia fisica che mentale. Tatticamente giocano alla grande, difendono e murano quasi tutto: sarà una finale molto equilibrata".
Per Alessandro Farina è una sconfitta che fa doppiamente male, perché Roma l’ha costruita sulla battuta: né lui, né Cisolla e Papi, sono riusciti a contenere le bordate avversarie dai nove metri. "Hanno impostato la gara sul servizio – spiega – E in questo sono stati molto bravi. Noi siamo riusciti a rimanere sempre attaccati, senza mai cedere, ma sugli episodi chiave sono stati superiori. Non possiamo che fare a Roma i complimenti per la bella vittoria".
Assieme a lui, tra le file della Sisley, ha sofferto Samuele Papi: il capitano orogranata ha fornito una prova convincente in attacco, ma nel suo fondamentale preferito, la ricezione, ha ceduto alla distanza assieme ai compagni. Da veterano consumato, Papi riconosce la sconfitta: "Roma ha giocato sicuramente una buonissima partita. Ha scelto di rischiare in battuta, e lo ha fatto talmente bene che in molte circostanze per noi c’è stato ben poco da fare. Inoltre ci sono stati superiori in fase di contrattacco: entrambe le squadre hanno toccato tanti palloni a muro, difeso bene, ma noi abbiamo sbagliato molto di più quando si trattava i rigiocare il punto".
La sconfitta odierna frena lievemente anche le ambizioni da scudetto di Treviso, che nelle ultime settimane si era lanciata alla rincorsa delle prime della classe: "Purtroppo, quando giochi al male ci sta di perdere – spiega Papi – Ci dispiace soltanto perché la sensazione è che 'c’eravamo', eravamo vicini alla nostra avversaria".
A chi accusa la Sisley di essere mancata proprio nei ‘suoi’ momenti, quelli decisivi, Papi replica piccato: "Non mettiamola sempre sul piano della cattiveria agonistica, per piacere. Non siamo dei robot. Non è che chi urla di più merita. Altre volte siamo stati impeccabili nei momenti chiave, e ne siamo lieti. Oggi no, e quindi Roma ha meritato la vittoria".
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