World Cup: Barbolini avverte. 'Contro la Serbia occorre dimenticare il successo europeo'
Il tecnico azzurro nella conferenza stampa di Osaka: "Sarà una gara nuova, la Serbia è una formazione forte, al nostro livello. Dobbiamo archiviare il successo lussemburgehse.
Il loro successo sul Giappone non mi ha detto nulla che già non sapessi. La rotazione delle mie atlete? Devono essere tutte pronte per una manifestazione così dura"
OSAKA (Giappone) Conferenza stampa dei tecnici oggi nella giornata di trasferimento e 'riposo' prima del ritorno in campo.
Tra i presenti, ovviamente, anche l'azzurro Massimo Barbolini, già proiettato alla gara di domani contro las Serbia, riproposizione della finale continentale. Queste le sue prima parole da Osaka.
"A proposito della prossima sfida contro la Serbia, dobbiamo dimenticare da subito l'esito dell'partita giocata contro di loro, la finale dell'Europeo quando abbiamo vinto. E' vero che abbiamo vinto, ma è stato un mese fa. Domani sarà di certo un altro match. Sarà una partita molto difficile perché sappiamo che la Serbia è una squadra molto forte, al nosgtro stesso livello".
"Sappiamo che questa partita sarà molto, molto importante per la classifica finale".
Sul successo della Serbia contro il Giappone domenica Barbolini aggiunge: "Non mi ha detto nulla che già non sapessi. Mi ha confermato le mie impressioni, ovvero che la Serbia sia una formazione molto forte. Per le squadre europee, in alcuni momenti, è un po ' difficile giocare contro le formazioni asiatiche come Giappone, Corea o Thailandia, ma serve pazienza, bisogna stare lì e giocare a poco a poco, non fare errori e cercare di difendere uno più palla rispetto agli avversari. E si può vincere come ha fatto la Serbia ieri".
Sulla rotazione delle proprie 12 titolari Barbolini ha confermato che "Siamo fortunati ad avere un buon gruppo di giocatrici. Abbiamo il sestetto base, ma dobbiamo cercare di migliorare il gioco di tutte le ragazze a disposizione per il torneo, così ieri ho fatto giocare Anzanello, Guiggi e Ortolani. E 'importante in un torneo con 11 partite così ravvicinate disporre di tutte e 12 le giocatrici, pronte a svolgere il loro compito, in campo o in panchoina. Sarà uno dei miei obiettivi"
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