(AGM-DS) - Milano, 20 dicembre - ‘Chiediamo alla Federazione piu' dialogo’. Il presidente della Lega Diego Mosna riapre una polemica mai sopita. Mosna ha approfittato del rituale comunicato stampa di auguri natalizi per chiarire alcuni punti che gli stanno particolarmente a cuore circa l’attuale situazione della pallavolo italiana. Ricordando come gia' dopo la fine dei Mondiali un tentativo simile della Lega era caduto nel piu' totale oblio, non trovando mai risposta. In quell’occasione la Lega esponeva tutte le sue perplessita' circa ‘la situazione pre e post Mondiale che ha creato un danno economico e non solo alla pallavolo italiana’. Nel comunicato Mosna ha aggiunto: ‘Il fatto che ancora nessuno ci abbia risposto e' sintomo di quanto il nostro movimento, che movimento non e', perche' tecnicamente e' sempre piu' fermo, abbia bisogno di dialogo e rinnovamento. I silenzi non costruiscono’. Silenzi che Mosna rinfaccia evidentemente alla Federazione, che ha taciuto ‘in merito al forte impatto negativo sui patrimoni dei club di A1 e A2 creato dalla recente disposizione del Coni che vietera' la cessione dei titoli sportivi a titolo oneroso, comunicazione del 15 novembre che la Fipav non ha mai trasmesso alla Lega pallavolo’. O una Federazione che tarda a trovare una soluzione per ‘la nazionale juniores, senza allenatore dall’inizio di ottobre’ e che ‘nell’indifferenza generale ha lasciato che un maestro di pallavolo indispensabile come Angelo Lorenzetti entrasse a far parte di un club’. Ma non solo: Mosna elenca infatti altri punti su cui sarebbe necessario sedersi per trovare una soluzione, come ‘la necessita' di attingere dall’estero metodi e uomini per il vertice e per la costruzione dei giovani’ o il bisogno di rinfoltire ‘il settore arbitrale per le serie inferiori che e' sempre piu' povero di numeri’. Perche' senza pianificazione non si va da nessuna parte, ribadisce il Presidente della Lega. E allora non resta che sperare in un confronto anche serrato ma a breve termine e soprattutto costruttivo, in grado di rimettere in marcia ‘il movimento’.

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