Roma – Muovere un appunto a questa Fiorentina dopo 13 giornate da vertigini sarebbe ingeneroso. Ma se la squadra di Cesare Prandelli sta veramente giocando al tavolo delle grandi, allora questo 1-1 esterno con la Roma ha il sapore di una mezza sconfitta. In svantaggio dopo neanche 2 minuti, i viola si sono ritrovati a 23 minuti dal termine con il rigore del pareggio e con un uomo in più per il rosso, giusto, a Mexes. Invece, nel momento favorevole, quando ci si attendeva il colpo della squadra che punta in alto, la Fiorentina ha avuto paura. Non solo rinunciando a dare il colpo del k.o., ma rischiando addirittura di tornare a casa a mani vuote. E ora il banco di prova più duro: la Juventus.
La Roma si presenta in campo con Cassano e Tommasi, entrambi al rientro in campionato dal primo minuto dopo lunghe assenze dovute a motivi diversi. Disciplinari per l’attaccante barese, fisici per il centrocampista veneto. E proprio i due volti “nuovi” della squadra di Spalletti rompono gli indugi dopo due minuti scarsi. Totti sfrutta a dovere un disimpegno errato della Fiorentina lanciando di prima Cassano, che entra in area ed è bravissimo ad aspettare quell’attimo sufficiente a permettere l’inserimento di Tommasi: piattone al centro, il numero 17 tocca da pochi metri e batte Frey.
La Fiorentina fatica a svegliarsi, Toni viene fermato per un fuorigioco dubbio e all’8’ è ancora Roma. Frey arriva su un sinistro velenoso di Totti, ma sul rimpallo Taddei, da posizione defilata, fatica a coordinarsi chiudendo abbondantemente fuori. I viola progressivamente prendono in mano il centrocampo, facendo girare palla ma spesso a vuoto, visto che Toni, lì davanti, è spesso lasciato tra Mexes e Kuffour. Il centravanti gigliato, su un mezzo pasticcio di Panucci, al 17’ si ritaglia un sinistro innocuo che sbatte sui tabelloni pubblicitari. La Roma risponde con Cassano, che raccoglie una punizione deviando di testa verso il secondo palo, ma Frey risponde da fenomeno deviando in corner.
Alla mezz’ora la Roma trema. Doni combina un disastro su un cross facile, perdendo palla proprio sui piedi di Toni, che non controlla ma riesce comunque a mandare al tiro Dainelli: provvidenziale l’intervento di Kuffour, che appostato sulla linea devia sulla traversa. Toni ci riprova subito dopo di testa senza fortuna e in 30 secondi Doni prima si riscatta su un traversone insidioso e poi vede sfilare alla sua sinistra, fuori, una conclusione potente di Ujfalusi. In apertura di ripresa si vede finalmente Montolivo, che dopo aver sofferto la guardia stretta di De Rossi, migliore in campo, riesce a liberare il destro trovando però la decisiva deviazione di Kuffour.
Prandelli al 56’ decide di richiamare il trequartista per Pazzini, il cui ingresso porta la Fiorentina a giocare con il 4-4-2, mentre Spalletti toglie dal campo il claudicante Dacourt per Aquilani. Al 60’ la partita cambia volto, perché Brocchi pesca bene Pazzini, che controlla di petto e viene steso all’interno dell’area da Mexes. Per il francese c’è il rosso, per i viola il rigore trasformato da Toni, che fredda Doni dal dischetto e timbra il gol numero 16 in 13 giornate. Spalletti riordina la squadra togliendo dal campo Cassano per Bovo, mentre Prandelli risponde con Pazienza per Brocchi.
Nel momento più propizio, con un uomo in più e l’inerzia della partita a favore, la Fiorentina però cala drasticamente, restando imbrigliata nel 4-4-1 dei padroni di casa e non riuscendo più ad innescare la stazza di Toni. Anzi, a rendersi pericolosa è la Roma, che in un paio di occasioni sfiora il raddoppio non rinunciando mai a giocare. Finisce così, con un 1-1 che per la Fiorentina, visto l’andamento della partita e la posta in palio, rappresenta il classico bicchiere mezzo vuoto.
(Spr/Adnkronos)