06/09/2005 13:30 |
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Potenza distruttrice come quella di Katrina Si trova sull'arcipelago di Okinawa e si sta dirigendo a nord-est un fronte di oltre 300 chilometri. Ha già provocato due morti.
TOKYO - Il violento tifone Nabi, con venti fino 162 km orari e piogge torrenziali, sta avvicinandosi all'isola meridionale giapponese di Kyushu e ha creato perturbazioni in tutto l'arcipelago con diluvi nella notte tra ieri e oggi nella regione della capitale Tokyo, 1.300 km a nord del centro del tifone, che ha una potenza distruttrice di poco inferiore a quella dell'uragano Katrina abbattutosi la settimana scorsa sulla costa sudorientale degli Stati Uniti. Lo ha reso noto stamani l'Ente meteorologico giapponese precisando che il tifone, ribattezzato Nabi, «farfalla» in lingua coreana, si trova attualmente nei pressi dell'isoletta di Amamioshima, tra l'arcipelago di Okinawa e l'isola di Kyushu.
Nella notte tra ieri e oggi rovesci di pioggia fino a 110 millimetri di precipitazioni in un'ora hanno colpito alcune zone dell'area metropolitana di Tokyo, interrompendo i servizi ferroviari, inondando più di 2.000 abitazioni e provocando black out elettrici a oltre 7.000 famiglie. Lo ha reso noto la polizia giapponese, precisando che due persone sono rimaste uccise, un uomo annegato nella prefettura di Saitama appena a nord di Tokyo e un altro colpito da un fulmine nella prefettura di Chiba, a est della capitale.
Il tifone ha un fronte molto ampio, di 300 km e avanza verso nord a una velocità di 15 km orari. Potrebbe a partire da domani attraversare tutta l'isola meridionale di Kyushu e proseguire mercoledì verso nord est, imperversando sul resto del Giappone centrale e settentrionale.
Nabi è il 14/o tifone a formarsi quest'anno nelle vicinanze del'arcipelago nipponico. Una settimana fa il tifone n.11, ribattezzato Mawar, aveva colpito il centro del Giappone uccidendo una persona e ferendone qualche decina. Nella stagione 2004 un totale record di dieci tifoni aveva investito direttamente il Giappone con un bilancio complessivo di circa 200 tra morti e feriti e danni gravissimi all'agricoltura e al turismo.
Fonte Corriere.it
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