Dopo l'esperienza del 2003, il team si ripresenterà anche a Valencia nel 2007: l'Italia sarà rappresentata da tre sfidanti.
NAPOLI - Vincenzo Onorato ce l'ha fatta. Lo aveva promesso, anzitutto a se stesso: a Valencia ci saremo. E Mascalzone Latino ci sarà, con molti degli uomini che animarono la prima avventura due anni fa. All'edizione 2007 della Coppa America, che si svolgerà nella città spagnola, parteciperà un nuovo equipaggio tutto italiano: Team Capitalia-Mascalzone Latino. E' il terzo sfidante italiano (in ordine di tempo) dopo +39 Challenge, team gardesano, e Luna Rossa Challenge, erede delle due avventure di Prada ad Auckland. E con il nuovo sponsor cambiano anche i colori: dal blu di Mascalzone edizione 2003 all'amaranto della barca che sarà in gara a Valencia.
CLUB E SPONSOR - L’equipaggio e il suo capitano-armatore, Vincenzo Onorato, scendono in acqua in rappresentanza del Reale Yacht Club Canottieri Savoia di Napoli, come nell'edizione precedente. Ma il livello economico raggiunto dall'America's Cup, richiedeva il contributo decivo di uno sponsor di peso. Onorato ha trovato quello di Capitalia. La visibilità e il seguito dell’America’s Cup (che per la prima volta da 150 anni si svolge in Europa), hanno convinto l'istituto di credito ad assumere il ruolo di main sponsor, dando il suo nome al team, che si chiamerà appunto «Team Capitalia». L'iniziativa vale un investimento di 10 milioni di euro per quest'anno, ma sono previsti altri stanziamenti per i due anni successivi. L'amministratore delegato, Matteo Arpe spiega la scelta: «Onorato ci ha contagiato con il suo entusiasmo. Crediamo in questa sfida del Sud. Siamo contenti di essere lo sponsor di questa avventura e fare da spalla in questa sfida che è un momento importante per Napoli e per l' Italia. L' iniziativa rientra in un articolato piano di marketing che prevede significativi investimenti nei prossimi anni ed il lancio di un nuovo sistema di marchi per il gruppo».
IL TEAM E LE BARCHE - Entusiasta della soluzione trovata e felicissimo di rimettersi in gioco, Vincenzo Onorato. «Prima dell’ultima Coppa America avevo detto che andavamo ad Auckland solo per imparare –commenta –. Oggi, il giorno del lancio della sfida, l’impegno di noi tutti è quello di andare a Valencia per lottare fino alla fine. Sono molto soddisfatto dell’affiatamento e della partecipazione che si sta creando dentro e intorno al nostro team. L'unico rammarico é il fatto che le regate non si svolgeranno nei nostri splendidi mari italiani. Ma sapremo trasmettere sicuramente la nostra italianità». Il team comincia ad allenarsi con le due «Stars and Stripes» di Dennis Conner dell'ultima edizione. Da Stars&Stripes prende anche il capo progettista, Harry Dunning e i suoi collaboratori e molto know-how, per sviluppare il progetto della nuova barca anche in base alle modifiche del regolamento di stazza per la prossima edizione. L'esperienza precedente, confida Onorato, servirà a migliorare sia il progetto sia iruoli e l'affiatamento nel team.
GRUPPO ITALIANO - Il gruppo di base dell'edizione 2003 rimane, arricchito dalla new entry di Vasco Vascotto, skipper e tattico di Mascalzone Latino. Confermatissimo Flavio Favini al timone ( ad Auckland era tattico con Cian al timone, poi il cambio di ruolo nel corso della manifestazione). Tutto italiano( con un'eccezione) il resto del gruppo di velisti finora annunciato: ci sono Alberto Barovier, Andrea Ballico, Andrea Mocchetto, Saverio Giambi, Cesare Bozzetti, Cristian Griggio, Davide Scarpa, Lars Borgstrom (italiano nato negli Usa), Luca Albarelli, Maciel Cicchetti, Silvio Arrivabene, Matteo Savelli, Michele Paoletti, lo spagnolo Nacho Postigo, Nicola Pilastro, Pierluigi De Felice e Pietro Mantovani. Team manager sarà Tom Weaver. La speranza di Vincenzo Onorato è quella di poter portare la prestigiosa Coppa nel Golfo di Napoli, non a caso riconosciuto dai migliori velisti del mondo come lo «stadio del vento» e in lizza fino all'ultimo per ospitare l'edizione 2007 assegnata poi a Valencia. In questi giorni gli uomini del Team Capitalia si sono trasferiti nella base dell’Isola d’Elba, da dove cominceranno gli allenamenti. Ancora da definire la partecipazione agli «Act» previsti quest'anno dagli organizzatori dell'America's Cup.
Fonte Corriere.it