21/02/2005 13:37 |
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Christian, 11 anni, sofferente di encefalopatia grave, muore il 24 agosto 2004 a Genova. Sembra per meningite fulminate dopo un attacco di febbre altissima. La mamma e la nonna accusano il pediatra di non aver visitato il bambino. Ma ora, a diversi mesi di distanza, dall'autopsia emerge un’altra verità. Christian è stato soffocato con un cuscino. Madre e nonna sono accusate di omicidio volontario.
Quella sera del 24 agosto in casa c’erano i genitori del ragazzino e la nonna che vive con loro. Il padre, un autotrasportatore di 42 anni, stava guardando la televisione. La mamma e la nonna accudivano Christian a letto con la febbre molto alta. Le due avrebbero raccontato agli investigatori che hanno aperto l’inchiesta di aver somministrato farmaci antipiretici al bambino, che tra l’altro soffriva di una grave encefalopatia. La madre, in particolare, avrebbe accusato il pediatra di non aver visitato il figlio e di aver prescritto solo antipiretici nonostante quel febbrone molto alto.
Il racconto delle donne conteneva diverse contraddizioni, ma la verità è venuta a galla solo dopo diversi mesi quando è arrivato l’esito dell’autopsia. Christian è stato soffocato nel sonno e la morte è sopraggiunta per asfissia. I carabinieri hanno esaminato il cuscino della nonna e in particolare una macchia scura sospetta. Si trattava proprio del sangue del bambino. L’11enne sarebbe stato soffocato dalle due donne nel sonno.
Dopo diversi tentennamenti le due hanno capito di essere in trappola e hanno preferito non rispondere più ai magistrati. Per loro l’accusa è di omicidio volontario in concorso.
tgcom.it |
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