Lo tsunami portatore di morte, che si è abbattuto nell’India meridionale alla fine dello scorso anno, ha riportato alla luce reperti d’immenso valore, tra i quali due leoni di granito, seppelliti per secoli sotto le sabbie.
Un team dell’Archaeological Survey dell’Asia si è recato all’antico porto di mare di Mahabalipuram, circa 70 km a sud di Madras, per esaminare gli inaspettati “doni” che lo tsunami si è lasciato dietro, insieme a morte e distruzione, nel ridisegnare l’intera linea di costa.
Tra essi, i resti di una casa di pietra ed un elefante di roccia quasi completo, ed i due giganteschi leoni di marmo, uno seduto ed un altro pronto ad attaccare. Le statue sono tutte scolpite da un singolo pezzo di granito, ad attestare la grande abilità dell’artista.
Gli oggetti sono stati scoperti quando le torreggianti ondate hanno spazzato via le spiagge, spostando immense quantità di sabbia e detriti.
Le onde, che hanno ucciso oltre 285 000 persone in tutta l’Asia, sembrano anche aver riportato un Buddha di bronzo sulle rive indiane dalla Thailandia, in una cesta legata ad una canoa di bambù, secondo quanto riportato dagli archeologi.
Fonte:
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