Il premier norvegese Bondevik scosso dopo la visita al tempio di Yanyao trasformato in obitorio (Afp)
Sono migliaia i turisti stranieri tuttora dati per dispersi, soprattutto in Thailandia e in Sri Lanka. I primi ministri di Svezia (Göran Persson), Norvegia (Kjell Magne Bondevik) e Finlandia (Matti Vanhanen) si sono recati lunedì in visita al tempio buddista thailandese di Yanyao, che è stato trasformato in un immenso obitorio per le operazioni di identificazione dei corpi recuperati dal maremoto. Al tempio sono state depositate circa 2 mila salme più altre 400 a Ban Muang, tra le quali 900 di non thailandesi. Nel complesso i tre Paesi nordici accusano 71 morti e 1.144 dispersi. Il premiet thailandese Shinawatra, che accompagnava i tre leader scandinavi, è stato contestato vicino a Kao Lak da un centinaio di parenti delle vittime, infuriati perché il governo ha deciso, una volta finiti i prelievi del dna delle vittime nei due templi, di trasferirne i corpi a Phuket per continuare gli esami e le identificazioni. «Phuket è a 150 km da Yanyao, due ore di macchina, non abbiamo soldi, non abbiamo più nulla, non sappiamo come arrivare, come mangiare, come dormire», hanno detto molti parenti delle vittime. Persson, criticato in Svezia per aver reagito troppo lentamente al disastro, si è detto «estremamente mortificato», sottolineando di essere venuto in Thailandia per dare sostegno allo staff svedese che lavora al riconoscimento dei corpi.
Domenica in una piscina profonda in un hotel presso Ban Ngien sono stati rinvenuti più di dieci corpi, ha reso noto la dottoressa Pornthip Rojanasunan, capo degli esperti legali thailandesi. La dottoressa non era d'accordo sullo spostamento dei corpi a Phuket, ma le autorità hanno risposto che rimpatriare i corpi sarà molto più facile da Phuket.
Fonte Corriere.it
[Modificato da m.harlock 19/01/2005 12.02]