Una carriera tra le dune africane
Il mondo dello sport piange la scomparsa di Fabrizio Meoni, 47 anni, soprannominato "l'Africano" per la sua passione per i rally africani. Una vita spesa tra le dune e il deserto, che gli ha regalato due Dakar (2001 e 2002) e altri successi ai rally d'Egitto e di Tunisia. Il suo amore per l'Africa era noto e nel 2002 aveva dato vita a un progetto per la costruzione di una scuola a Dakar. Lascia la moglie e un figlio, Gioele.
I raid, come lui stesso amava dire, erano "la sua vita", la cosa più importante dopo la moglie e il figlio, Gioele. Nel 1990 il centauro toscano scopre l'Africa: in sella a una KTM 500cc 2 tempi per i rally partecipa al Rally di Tunisia, pur non avendo alcuna esperienza di deserto. E' amore a prima vista, anche se questa prima esperienza si chiude con una brutta caduta che gli provoca una lussazione all'anca. Solo tre mesi dopo centra il primo trionfo nell'Incas Rally Lima-Rio dopo 20 giorni di gara. Due anni dopo corona il suo grande sogno e partecipa alla prima Dakar della sua carriera, in sella alla Yamaha XTZ660: si piazza 12°, primo dei privati. Dopo anni di ottimi piazzamenti, nel 2001 la svolta della sua carriera con il primo successo nella Dakar, la più massacrante delle corse tra le dune. "Mi trovo di fronte ad un bivio o lasciare il lavoro per dedicarmi completamente alla professione di pilota o lasciare le corse - aveva detto - Consigliato anche da mia moglie Elena decido di lasciare il lavoro e diventare professionista della moto al 100%. Magari la mia è stata una carriera al contrario: forse avrei dovuto correre a vent'anni e attaccare il casco al chiodo a quaranta. Ma ormai non torno indietro. I fatti mi danno ragione sono primo assoluto alla Dakar...".
L'anno dopo l'incredibile bis e la definitiva consacrazione nell'Olimpo dei più grandi della specialità. "Con la bicilindrica si è compiuto un miracolo - aveva dichiarato - Non era facile avere una moto affidabile e competitiva all'esordio assoluto: è stato un mio motivo di orgoglio non solo sotto l'aspetto del pilota ma anche di quello di collaudatore...". L'indissolubile rapporto tra Meoni e l'Africa è legato non solo alle imprese sportive, ma anche alla solidarietà: nel 2002 prende vita il progetto con Padre Buresti per la costruzione di una scuola a Dakar. "L’Africa mi ha dato tanto, è giusto che io restituisca qualcosa all’Africa...” aveva detto in quell'occasione.
Il palmares di Fabrizio Meoni, scomparso a 47 anni per arresto cardiaco durante l'11a tappa della Dakar:
2003 Vince il Rally di Tunisia e si posiziona 3° nella Dakar
2002 Vince la Parigi-Dakar
2001 Vince i Rally di Tunisia. d'Egitto e la Parigi-Dakar
2000 Vince il Rally di Tunisia, Master Rally, il Rally d'Egitto e conquista la coppa del Mondo Tout Terrain
1999 Vince il Rally d'Egitto e il Rally del Dubai
1998 Vince il Rally d'Egitto; 2° alla Parigi-Dakar
1997 Vince il Rally di Tunisia
1996 Vince il Desert Cannoball
1995 4° alla Grenada-Dakar
1994 3° Alla Parigi Dakar
1992 Vince il TransItalia Marathon, 12° alla Parigi-Dakar
1990 Vince il Rally Incas
1988 Campione italiano juniores enduro 250cc.
Fonte TGCOM