Un uomo di 70 anni e' stato ritrovato vivo sotto le macerie della sua casa travolta dallo tsunami dopo undici giorni dal devastante maremoto che ha sconvolto le coste del Golfo del Bengala. Le squadre di soccorso hanno trovato Muhammad Zaini mentre scavavano tra le rovine delle abitazioni di Banda Aceh, la capitale della provincia di Aceh semidistrutta dal cataclisma del 26 dicembre. "La terra ha tremato e le mura della casa sono crollate", ha raccontato l'uomo alla stampa locale, dal letto dell'ospedale militare della citta', dove e' stato ricoverato. "Sembrava che tutto galleggiasse mentre l'acqua mi portava via prima che le mura si sgretolassero". L'indonesiano ha raccontato di aver bevuto acqua, di aver perso la conoscenza piu' volte e di aver avuto la sensazione, ad un certo punto, di esser nutrito dagli uccelli. Per l'anziano abitante di Banda Aceh, la gioia di esser sopravvissuto e' stata resa amara dalla notizia che nel maremoto ha perso la moglie e sei figli. Il bilancio delle vittime si e' attestato a 153.000. Ieri i ministri finanziari dei paesi del G7 hanno raggiunto un accordo per congelare i rimborsi sul debito dei paesi colpiti dal maremoto. Il G7 collaborera' coi paesi creditori del Club di Parigi per raggiungere un'intesa sulla proposta. L'Ufficio di Coordinamento degli Affari Umanitari delle Nazioni Unite ha infine annunciato l'apertura di due centri di coordinamento e gestione degli aiuti umanitari internazionali in Thailandia e Indonesia.
Fonte AGI