G7 decide moratoria debito Paesi colpiti
Il G7 ha accettato una moratoria del debito estero dei Paesi del Sud-est asiatico colpiti dal maremoto.
L'Indonesia annuncia altre 7mila vittime per lo tsunami, quasi tutte nella provincia di Aceh, quella più colpita,due terzi delle vittime di tutta l'Asia sono qui. Ora il bilancio complessivo raggiunge i 165 mila morti, ma per l'Onu si è ancora lontani da una stima precisa di morti, dispersi e feriti. Anche perché l'organizzazione mondiale della sanità ripete che se non si risolve entro la settimana il problema dell'acqua, il colera e la dissenteria potrebbero raddoppiare il numero dei morti fino a 300mila. Alla conferenza dei donatori di Giacarta, ieri, è stato deciso che sarà l'Onu a guidare la più imponente operazione umanitaria di tutti i tempi- dai 4 ai 6 miliardi di dollari di aiuti- ma il problema è che i soccorsi stentano ancora a raggiungere alcune zone, come quelle più remote del nord di Sumatra, dove potrebbero essersi rifugiati molti sopravvissuti tagliati fuori dalla mancanza di vie di accesso. Il vertice di Giacarta ha anche deciso la riduzione del debito dei paesi colpiti e la costruzione di un sistema di allarme nel Pacifico, la rete di boe anti-tsunami. Oggi spetta all'Unione Europea riunita con i suoi ministri degli esteri a Bruxelles decidere come coordinare gli aiuti, dopo lo stanziamento di un miliardo e mezzo di euro. La risposta globale senza precedenti ai paesi colpiti dal terremoto e dal maremoto è stata già definita il nuovo piano Marshall, come venne chiamato il piano di aiuti statunitensi all'Europa dopo la seconda guerra mondiale. Sarà l'Onu, e non la Casa Bianca, a coordinare gli interventi umanitari, dopo che l'America ha rinunciato al suo ruolo di leadership, un passo giudicato un riavvicinamento tra Bush e Kofi Annan dopo la crisi dell'Iraq. Il segretario generale delle Nazioni Unite è rimasto sconvolto dopo un giro in elicottero sopra la regione di Banda Aceh, in Indonesia. "Non ho mai visto una devastazione e una miseria simile"- ha detto Annan sollecitando i governi ad inviare subito un miliardo di dollari per aiutare cinque milioni di persone che hanno bisogno di interventi urgenti.
Fonte TGCOM