VERDUNO PELAVERGA D.O.C. – BEL COLLE

Vitigno: Dolcetto
Annata: 2005
Origine: D.O.C. Piemonte
Colore: Rosso rubino brillante
Profumo: Intenso con caratteristiche note speziate
Sapore: Intenso, armonico con netta alcolicità
Accordo: Vino di tutto pasto, piacevole con salumi e formaggi
Prezzo: Inferiore a 10 Euro

Descrizione
Verduno è un comune delle Langhe, dove il famoso nebbiolo spadroneggia ed un vitigno particolare e caratteristico, ma meno conosciuto, come il Pelaverga deve sgomitare un po’ per accedere alle luci della ribalta. Il pelaverga è un vino dal caratteristico sentore pepato che è già riscontrabile sui grappoli di un blu carico tendente al violaceo, quando sono ancora in vigna. La vendemmia è tardiva in concomitanza con il nebbiolo. Al naso le note di pepe si sprigionano con forza dopo una certa ossigenazione, ha un sapore secco, intenso e armonico, di buon corpo. Gradazione alcolica minimo 11°C. Temperatura di degustazione intorno ai 18°C.

Collocazione geografica dei vigneti:
nei paesi di Nigoline di Corte Franca e Passirano, vigneti “La Fiòca”, “Tesa” e “Beretto”, media collina, coltivazione con sistema Guyot.

Uva da cui proviene:
Chardonnay e Pinot Bianco.

Lavorazione:
metodo di rifermentazione naturale in bottiglia: vino base affinato a bassa temperatura in contenitori di acciaio. Maturazione su lieviti per almeno 24 mesi. Rémuage manuale su pupitres, dégorgement e affinamento in bottiglia prima della vendita.

Dati tecnici:
Tenore alcolico: 12,5° ca;
Zuccheri: 10 – 11 gr/lt;
Acidità: 6,10 gr/lt.

Esame organolettico:
colore: paglierino più o meno carico con riflessi verdognoli;
perlage: molto fine, abbondante;
sapore: asciutto e sapido; profumo: fresco e delicato di giusta intensità, con fragranza di lievito.

Collocazione geografica dei vigneti:

Vigneti “ La Fiòca ”, “Tesa”, “Camaione” e “Beretto”, siti nei comuni di Corte Franca e Passirano, media collina, coltivazione con sistema Guyot (5.000 ceppi per Ha).

Uve da cui proviene:

Chardonnay 80 – 85%, Pinot Nero 20 – 15% vinificato in bianco.

Lavorazione:

Metodo di rifermentazione naturale in bottiglia. Il vino base viene affinato in contenitori di acciaio e parte in piccoli contenitori in legno. Dopo l’imbottigliamento per la presa di spuma, subisce una maturazione su lieviti per almeno 36 mesi. Remuage manuale su pupitres, dégorgement e affinamento in bottiglia di circa 3 mesi prima della messa in commercio.

Colore:

Paglierino con riflessi dorati.

Perlage:

Molto sottile, abbondante e durevole.

Profumo:

Ricco di gradevoli sensazioni e piacevoli note di boisé.

Sapore:

Di notevole struttura, elegante, ripropone le sensazioni avvertite al profumo

Dati tecnici:

Tenore alcolico: 12,5° ca;

Zuccheri: 5 - 6 gr/lt;

Acidità: 7 gr/lt.

Note:

Servirlo a temperatura di 8° C in bicchieri di buona dimensione; per le sue peculiari caratteristiche può essere servito a tutto pasto.

Collocazione geografica dei vigneti:
nei paesi di Nigoline di Corte Franca e Passirano, vigneti “La Fiòca”, “Tesa” e “Beretto”, media collina, coltivazione con sistema Guyot e Sylvot.

Uva da cui proviene:
Chardonnay e Pinot Bianco, con aggiunta di Pinot Nero vinificato in rosato, pari al 15% circa.

Lavorazione:
metodo di rifermentazione naturale in bottiglia: vino base affinato a bassa temperatura in contenitori di acciaio, maturazione su lieviti per almeno 24 mesi, rémuage manuale su pupitres, dégorgement e 2 – 3 mesi di affinamento in bottiglia prima della messa in vendita.

Esame organolettico:
colore: rosato più o meno intenso, secondo le annate, spuma e corona ben dichiarata, perlage minuto e persistente.
profumo: caratteristico con delicato sentore di lievito, talvolta fruttato. Sapore: sapido, fresco, fine ed armonico, ottima corrispondenza naso – palato, nerbo e stoffa avvertiti.

Tenore d’alcool: 12,50° circa.

Gastronomia:
Qualificazione: Franciacorta D.O.C.G. Brut Rosè.
Accompagnamento: in ogni ora della giornata, come aperitivo, con tutti i piatti anche un po’ piccanti, escludendo gli arrosti in genere.
Temperatura di servizio: 8° C.
Modo di servizio: gradisce essere servito e subito riposto nel secchiello contenente acqua e ghiaccio.

Collocazione geografica dei vigneti:
Nigoline di Corte Franca, vigneti “La Fiòca” e “Tesa”, collina, coltivazione con sistema Guyot e Sylvot.

Uva da cui proviene:
Chardonnay - Pinot Bianco - Pinot Nero vinificato in rosato.

Lavorazione:
Metodo di rifermentazione naturale in bottiglia: vino base affinato a bassa temperatura in contenitori di acciaio, maturazione su lieviti, rémuage manuale su pupitres, dégorgement e affinamento in bottiglia prima della messa in vendita.

Esame organolettico:
Colore: rosato più o meno intenso, secondo le annate, spuma e corona ben dichiarata, perlage minuto e persistente.
Profumo: caratteristico con delicato sentore di lievito, talvolta fruttato. Sapore: sapido, fresco, fine ed armonico, ottima corrispondenza naso – palato, nerbo e stoffa avvertiti.

Tenore d’alcool: 12,50° circa.

Gastronomia:
Qualificazione: Spumante Rosato.
Accompagnamento: in ogni ora della giornata, come aperitivo, con tutti i piatti anche un po’ piccanti, escludendo gli arrosti in genere.
Temperatura di servizio: 8° C.
Modo di servizio: gradisce essere servito e subito riposto nel secchiello contenente acqua e ghiaccio.

Il Nero d'Avola è, senza dubbio, il vino da tavola siciliano più conosciuto a livello mondiale. La sua commercializzazione su scala industriale risale però agli inizi degli anni sessanta del secolo scorso. Fino ad allora era considerato un vino da taglio, data la sua elevata gradazione alcolica che raggiunge facilmente i 15 gradi. Soltanto agli inizi del decennio 1960, alcune aziende enologiche siciliane decisero di farne un vino da tavola creando una variazione del vitigno che prevedeva una diminuzione del grado zuccherino ed un aumento dell'acidità. Da allora, l'elevata qualità del prodotto si è imposta, dapprima in Italia e quindi in tutto il mondo.



veramente un ottimo vino rosso, se non l'avete mai assaggiato vi invito ad assaggiarlo , si trova ovunque.

Proporzione ampelografica: dal 50% al 70% di Nero d'Avola e dal 30% al 50% di Frappato.
"Cerasuolo di Vittoria":
- titolo alcolometrico volumico totale minimo 13% vol;
"Cerasuolo di Vittoria Classico":
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 13 % vol;
Il vino a denominazione di origine controllata e garantita "Cerasuolo di Vittoria" deve essere immesso al consumo solo dopo un periodo di affinamento in bottiglia di almeno 3 mesi e comunque non prima del 1° giugno dell'anno successivo alla vendemmia. Per il vino a denominazione di origine controllata "Cerasuolo di Vittoria Classico", il periodo di affinamento in bottiglia non potrà essere inferiore ad 8 mesi e l'immissione al consumo non potrà avvenire prima del 31 marzo del secondo anno successivo alla vendemmia.
Caratteristiche organolettiche

"Cerasuolo di Vittoria":
- colore: da rosso ciliegia a violaceo;
- odore: da floreale a fruttato;
- sapore: secco, pieno, morbido, armonico.
"Cerasuolo di Vittoria Classico":
- colore: rosso ciliegia tendente al granato;
- odore: di ciliegia, che nei vini invecchiati può tendere anche a note sensoriali di prugna secca, cioccolato, cuoio, tabacco;
- sapore: secco, pieno, morbido, armonico.
Abbinamenti e temperatura di servizio

Si abbina in modo eccellente con arrosti di carni bianche e rosse, brasati di manzo, selvaggina minuta allo spiedo e formaggi piccanti stagionati.


vino molto robusto della mia zona!