Doppietta di Adriano, l'Inter vola
Milan, Seedorf risolve la partita

Partenza alla grande per le italiane in Champions League: Inter-Werder Brema 2-0, mentre a Donetsk il Milan passa contro lo Shakthar per 1-0.
* BOMBER Ancora una volta Adriano fa la differenza. Se Vieri spreca un rigore, il brasiliano non perdona: un gol dal dischetto, il bis con uno stupendo rasoterra. E Mancini sorride.
* GOL PARTITA Per i rossoneri di Ancelotti è quello all'84' del 'solito' Seedorf, già realizzatore di una doppietta in campionato. Dopo una brutta partenza, la ripresa è tutta targata Milan.
* IN DIECI Entrambe le squadre italiane avvantaggiate dall'espulsione di un giocatore avversario.


MIlano, 14 settembre 2004 - Solito, implacabile Adriano. E' ancora una volta il brasiliano a togliere le castagne dal fuoco a Roberto Mancini e permettere all'Inter di bagnare con una vittoria l'esordio in Champions League. Grazie al rigore realizzato del brasiliano, infatti,i nerazzurri hanno sconfitto per 1-0 al Meazza i campioni di Germania del Werder Brema.

Tedeschi rimasti in 10 uomini già dal 5', per effetto dell'espulsione di Ismael, autore di un fallo da rigore su Adriano. Dal dischetto l'errore di Christian Vieri, poi cancellato, al 34', proprio da Adriano che prima si procura, poi realizza il secondo penalty fischiato in suo favore. La partita vive il primo, forte scossone dopo soli 5'. Ismael atterra in area Adriano, lanciato tutto solo verso la porta del Werder: l'arbitro non ha dubbi,rigore ed espulsione del difensore. Sul dischetto si presenta Vieri che calcia forte e centrale, proprio addosso a Reinke: occasione clamorosamente sciupata.

Al 33' l'Inter ha però la seconda grande occasione.Ancora una volta Adriano si infila nella difesa tedesca e stavolta è Baumann ad atterrarlo appena dentro l'area di rigore; ammonizione per il centrocampistadel Werder e ancora penalty. Stavolta dal dischetto si presenta Adriano che non sbaglia: al 34' è 1-0 per l'Inter. Nella ripresa altra colossale palla-gol mancata da Bobo Vieri. Adriano fa tutto da solo in area, salta un paio di avversari poi serve Vieri: l'attaccante, tutto solo, spara ancora una volta addosso a Reinke. Van der Meyde stoppa bene in area e conclude, ma il suo potente rasoterra è miracolosamente respinto da Reinke.

L'Inter soffre, al 42' Toldo sbarra per due volte la porta a Klose, ma al 44' chiude il match. Lancio di Veron per Adriano che addomestica di petto, salta due difensori e dal limite dell'area lascia partire una conclusione che si infila all'angolino alla destra di Reinke: 2-0 e gara finita


INTER (4-4-2) - 1 Toldo; 4 J.Zanetti (dal 52' Ze' Maria), 2Cordoba, 23 Materazzi, 16 Favalli; 7 van der Meyde, 14 Veron, 5 Emre, 25 Stankovic (dall'83' Cambiasso); 32 Vieri (dal 78' Recoba), 9 Adriano Allenatore:Roberto Mancini

WERDER BREMA (4-4-2) - 1 Reinke; 3 Pasanen, 25 Ismael, 2 Fahrenhorst, 7 Stalteri; 24 Borowski, 6 Baumann (dal 36' Magnin), 10 Micoud,4 Ernst; 38 Valdez (dall'83' Klose), 17 Klasnic (dal 62' Charistheas) Allenatore: Thomas Schaaf

Arbitro: Lubos Michel (Slovacchia) Marcatori: 34' su rig. e 44'Adriano/I Ammoniti: 31' Cordoba/I, 33' Baumann/W, 43' Micoud/W, 45'+2' Favalli/I Espulso: 5' Ismael

[Modificato da IoBalloDaSola 15/09/2004 0.31]

L'Inter contro il Werder di Stalteri
Delicato esordio nel girone dopo il pari col Chievo. In difesa rientra Cordoba. Incertezza in attacco
Un altro esordio è alle porte. Dopo solo tre giorni dalla prima di campionato, questa sera sarà già Champions League, competizione che i nerazzurri di Roberto Mancini si sono guadagnati grazie agli esami di riparazione brillantemente superati in agosto. A San Siro andrà quindi in scena Inter-Werder Brema, partita che il tecnico nerazzurro non intende sottovalutare: «Ho visto i tedeschi giocare diverse volte e so che non sarà una partita facile. Sono una squadra tosta, tonica, ce la metteranno tutta per darci del filo da torcere. Tutti i loro giocatori sono alti e fisicamente forti, e poi giocano davvero bene in attacco».
Proprio per contrastare questa buona fase offensiva dei tedeschi, la prima cosa importante per l'Inter sarà rendere più solida la difesa. Miglioramento, questo, attuabile già a partire dall'inserimento di Cordoba, escluso in campionato in quanto squalificato. Il colombiano farà quindi coppia con Materazzi al centro del reparto, mentre più che probabile risulta la conferma del capitano J. Zanetti sulla destra e di Favalli a sinistra. Grazie a questo cambio nella coppia di centrali rispetto a sabato, Toldo potrà sicuramente sentirsi più tranquillo tra i pali, senza tenere conto che - se l'esperienza insegna - anche il centrocampo cercherà di fare maggior filtro in caso di necessità. Proprio questo reparto dovrebbe comunque restare del tutto invariato rispetto a sabato: in campo Mancini dovrebbe quindi schierare Zé Maria come esterno destro e Stankovic sinistro, lasciando il centro in mano alla coppia Veron-Davids.
Non del tutto scontato appare invece l'attacco. Mancini ha voluto ribadire infatti che «la scelta resta sempre tra quattro attaccanti», cioé tra Adriano, Vieri, Recoba e Cruz, ma l'aver valutato più che positivamente la prestazione della coppia di sabato può indurre a pensare che il tecnico nerazzurro abbia l'intenzione di riproporla nuovamente.
«A mio parere - afferma il tecnico - Vieri e Adriano insieme hanno fatto benissimo, cercandosi il più possibile tra di loro. Se Bobo fosse stato solo un pò più fortunato, oggi saremmo qui a parlare sicuramente di una partita finita diversamente».

Roma, 17 settembre 2004


Bilancio in chiaroscuro nell'andata del primo turno di Coppa Uefa. La Lazio ha battuti gli ucraini del Metalurh Donetsk 3-0. I biancocelesti hanno contenuto i padroni di casa, ricchi di iniziative nel primo tempo, e nel secondo li hanno castigati con tre goal in dodici minuti di Rocchi, Cesar e Pandev. Il Parma ha battuto in casa gli sloveni del Maribor per 3-2. Risultato che complica un po' la partita di ritorno in Slovenia. Peccato soprattutto per l'ingenuità difensiva che ha regalato nel finale il secondo gol al Maribor. Come pure per quella di Bonera in occasione di un fallo da rigore nel primo tempo. Tra gli emiliani grande serata di Maccarone, autore di una doppietta, mentre il terzo goal è stato siglato da Marchionni. Gilardino, ancora a secco, sembra invece affaticato: il bomber si muove molto ma sotto porta sbaglia parecchio.

Partenza difficile per l'Udinese
Grecia ancora amara per l'Udinese. I friuliani sono stati sconfitti per 3-1 dal Panionios e la partita di ritorno a Udine si annuncia dura. Quattro anni fa era stato il Paok di Salonicco ad estromettere i friulani dalla competizione. Il Panionios di Atene è formazione coriacea, quadrata, ma nulla di più. Eppure i friulani, apparsi ancora in condizioni fisiche precarie, sono stati travolti da tre gol e solo una prodezza di Pinzi ha tenuto aperta la speranza per passare alla seconda fase della Coppa Uefa.

Toldo 6 - Pochissimo impegnato nel primo tempo, quando prende due piccoli spaventi con i due gol annullati al Palermo. Nella ripresa freddato da Toni, sorpreso in occasione del palo di Brienza. Più fortunato che bravo.

Cordoba 6 - Reattivo e coraggioso, ma a volte in difficoltà di fronte alle eleganti falcate del duo Toni-Zauli. Fatale distrazione in occasione del gol di Toni.

Materazzi 6 - Commette molti interventi ad alto rischio in area ai danni di Toni, il loro duello è da "far west". Sanguinante ad uno zigomo dopo il più cruento scontro con il centravanti rosanero, riprende il gioco con coraggio e fair play. Gara dai due volti.

Pasquale 5.5 - Timido e contratto, non va oltre il suo solito compitino. Dalla sua parte servirebbe una spinta diversa. Tagliato fuori da Zauli nell'occasione del gol rosanero.

Zè Maria 6.5 - Un primo tempo a fasi alterne, una ripresa molto autoritaria, contraddistinta da molti cross di pregevole fattura. Su tutti quello del gol di Adriano.

Davids 6 - Svolge un ingrato compito di fatica in mezzo al campo, che gli impedisce di salire a dar man forte a ridosso dei suggeritori. Si cala abbastanza bene nella parte, sebbene non sia sui livelli ben conosciuti.

Stankovic 6.5 - Nel primo tempo è tra i più pericolosi del'Inter, mentre nella ripresa appare più discontinuo. Arma sempre temibile.

Van Der Meyde 6 - Primo tempo incoraggiante, sacrificato poi per esigenze tattiche. Primi segni di recupero?

Verón 5.5 - Non male nella prima mezz'ora, poi si oscura in un modo non degno della sua pregevole fama. Si aspettava una conferma dopo le due precedenti partite ben giocate: parziale delusione. Si attende il riscatto.

Adriano L. 8 - Il migliore in campo. Realizza il gol del vantaggio interista, colpisce una traversa sensazionale, fa reparto da solo, sebbene sia in buona compagnia. Una forza della natura.

Cruz 6 - Molto volenteroso ma poco incisivo; più efficace in appoggio e suggerimento che in fase di conclusione.

Emre s.v. - Dall'88' al posto di Davids. Spiccioli di gara.

Martins 6.5 - Dal 72' al posto di Cruz. Vivacizza la manovra interista in avanti, determina l'espulsione di Biava. Prontissimo a gara in corso.

Vieri 6 - Dall'84' al posto di Van der Meyde. Sfiora il gol nel finale, dà il suo contributo puntuale.

All.Mancini 7 - Schiera una squadra offensiva, ma non scriteriata; una squadra che corre qualche rischio in difesa e paga salato il suo conto, ma conserva un equilibrio generale. Il risultato non viene ancora, ma la mano di Mancini si vede eccome.

PALERMO

Guardalben 7 - Serata di gran lavoro per lui, che si oppone soprattutto al talento di Adriano. Almeno due parate decisive, molti altri interventi puntuali.

Barzagli 6.5 - Molto tonico ed attentissimo nel francobollare le punte nerazzurre. Apprezzabile la sua capacità di ripartenza.

Biava 6.5 - Combatte come un leone coraggioso al cospetto di un certo Adriano; dalle sue parti non è facile passare. Poi nella ripresa, sorpreso da Martins in velocità, si immola per evitare il probabilissimo gol ed esce anzi tempo con un rosso sul groppone. Succede.

Zaccardo 6.5 - Buona prestazione anche per lui sulla fascia. Si propone in modo assai efficace anche in fase offensiva. Giocatore in crescita.

Barone 7 - Si vede poco, ma è basilare per gli equilibri tattici del Palermo. Il classico centrocampista che c'è ma non si vede. Qualità e quantità per lui.

Corini 7.5 - Magistrale direzione del gioco nel settore nevralgico del campo. Migliora con l'età, è il faro del centrocampo palermitano e se non ci fosse Adriano sarebbe il migliore in campo.

Gasbarroni 6 - Un avvio di gara molto promettente, in cui svaria sulla fascia sinistra facendo impazzire Zè Maria. Poi si spegne improvvisamente denunciando forse qualche limite caratteriale. Può dare di più.

Grosso 6.5 - Gran lavoro da portatore d'acqua sul suo versante di competenza: tamponare e rilanciare. Svolge molto bene il proprio compito.

Santana 6.5 - Nel primo tempo è...semplicemente il peggiore, davvero un'ombra. Poi nella ripresa sorprendentemente si trasforma, dando il là alla rimonta palermitana, guidando le azioni piùà pericolose alla ricerca di uno storico vantaggio.

Zauli 7 - Giocatore possente ma elegante, fantasioso. Buona spalla di Toni, versatile nel gioco di raccordo fra i due reparti. Pedina preziosa per Guidolin, capace di insidiare costantemente la difesa nerazzurra.

Toni 7.5 - Soltanto mezzo gradino sotto ad Adriano, col brasiliano condivide la capacità di prendersi sulle spalle un intero reparto. Duello d'altri tempi con Materazzi, gol numero 100 in carriera proprio nella serata più importante. In crescita esponenziale.

Conteh s.v. - Una manciata di minuti nel finale per contrastare l'arrembaggio nerazzurro. Utile alla causa.

Morrone S. 6 - Dal 72' al posto di Zauli. Dà alla squadra una certa quadratura di centrocampo, cosa non disprezzabile dovendosi affrontare la prevedibile ondata nerazzurra nell'ultimo scorcio di partita.

Brienza 6.5 - Dal 62' al posto di Gasbarroni. Colpisce un palo da urlo ed è fra i protagonisti della fiammata palermitana, nel momento migliore della squadra di Guidolin. Ottima pedina da considerare anche per l'undici iniziale.

All.Guidolin 7 - Schiera un Palermo coraggioso e ordinato, che gioca a San Siro senza timori reverenziali. Azzecca le sostituzioni giuste ed alla fine il risultato gli dà ragione.

ARBITRO

Bertini 6 - Qualche abbaglio di troppo su falli non ravvisati e fuorigioco dubbi, ma nel complesso si guadagna la sufficienza. Buona intesa con i collaboratori di linea, nella ripresa riesce a controllare un match ad altissima velocità.

Inter, bel gioco aspettando Vieri
15 09 2004


L'Inter di Coppa esce tutto sommato bene dopo il brutto esordio in campionato. E' sempre Adriano a nascondere le pecche della squadra di Mancini.

Ciò nonostante si sono viste tante buone cose nella partita contro il Werder. Un Veron eccelso in cabina di regia e anche in intedizione si sta avicinando sempre di più al giocatore ammirato nel nostro campionato con le maglie di Parma e Lazio.


Adriano abbraccia Vieri AP
Con Stankovic al suo fianco il 4-4-2 è decisamente a trazione anteriore come piace al Mancio. Da una parte avere un centrocampo così tecnico permette trame di gioco spettacolari ma anche il rischio di subire il velenoso contropiede avversario al primo passaggio sbagliato come avvenuto martedì sera.

E' comunqe apprezabile vedere finalmente un gioco corale e dinamico espresso dalla squadra nerazzurra che da qualche anno non si vedeva. Ne hanno tratto giovamento tutti i giocatori più tecnici come Van Der Meyde che è parso tutto altro atleta rispetto a quello dello scorso anno. Immarcabile nell'uno contro uno e preciso nei cross, l'esterno destro olandese può rivelarsi un'arma in più in questa stagione.

Il problema resta l'astinenza da gol di Vieri. Premettiamo che Bobo corre, lotta e si batte come un leone in campo. Motivo per cui il pubblico di San Siro non lo ha fischiato ma applaudito dopo i clamorosi errori sotto porta contro Chievo e Werder.

Mancini è stato piuttosto chiaro: "Per Vieri vale lo stesso discorso degli altri giocatori, ho la fortuna di avere una rosa ampia, con Martins in attacco sono cinque, quindi bisogna essere in grado di sfruttare le occasioni".

Quindi dovrà essere bravo il tecncio di Jesi a gestire i suoi attaccanti. Recoba in panchina scalpita, Cruz pure e Martins, che è sulla via del recupero, dei cinque è quello che meglio si integra con le caratteristiche di Adriano, unico vero Imperatore dell'Inter.