Ecco, sono qui, in questa Comunità che avevo dimenticata ma mai lasciata.
E sento un profumo...il profumo del mirto selvatico, della nostalgia di un'amica, di un porto comunque sicuro.
Sbircio dalla finestra e vedo volti nuovi...li conoscerò più avanti.
Tempo fa guardavo da un'altra finestra...era quella della mia stanza...
Nella penombra della camera, sdraiata sul letto, guardo la porta-finestra di fronte.
Vedo la parte superiori dei pini…di un verde diverso tra loro…penso che sono troppo vicini …manca lo spazio vitale …hanno rami poco vestiti.
Sopra le cime, svetta il campanile…guardo le ore, sono le 15.30…Poi un triangolo di cielo azzurro, scolorito dalla troppa luce del sole.
Seminascosta dagli alberi, una casa a due piani…ha dei piccoli balconi, appoggiato all'inferriata di uno di essi, c'è un giovane a torso nudo.
E' un bel ragazzo, con una gran massa di capelli neri ricci, la pelle abbronzata. Non l'avevo mai notato, ho sempre visto quella finestra chiusa, sarà venuto da poco ad abitare.
Sembra assorto nei suoi pensieri…lo sguardo fisso verso il basso.
Più sotto, fili di panni stesi…davanzali traboccanti di gerani rossi…un triciclo abbandonato sul terrazzino mi dice che in quella casa abita un bambino…
C'è silenzio intorno come una promessa di riposo, di nervi che si sciolgono, di pensieri che si allentano senza crepitare, di un pomeriggio che si apre come una peonia bianca.
Poi un muro…un muro senza finestre…è dipinto di scuro…mette angoscia…è il muro delle mie paure.
Guardate spesso da una finestra di casa vostra?
la verità ti rende libero
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