IL PAPA PROCLAMA SEI NUOVI SANTI. MARTEDI' IL PONTEFICE COMPIE 84 ANNI
Martedì 18 maggio il compleanno di Karol Wojtyla
Citta' del Vaticano, 16 mag. - (Adnkronos) - La Chiesa Cattolica ha sei nuovi santi. Papa Giovanni Paolo II, davanti a circa 50 mila pellegrini, in una splendida giornata di sole, ha elevato all'onore degli altari Gianna Beretta Molla, la prima santa sposata dell'era moderna, divenuta emblema del movimento antiabortista; don Luigi Orione; don Annibale di Francia, difensore delle classi proletarie del Meridione nell'Italia dei primi del Novecento; Nimatullah Kassab al Hardini, il 'padre Pio' del Libano; lo spagnolo Josep Manyanet y Vives e la nobildonna cremonese Paola Elisabetta Cerioli. Il numero dei santi proclamati da Wojtyla, con i sei di oggi, sale a 482, piu' della meta' di tutti quelli proclamati dai suoi predecessori. Alla cerimonia hanno assistitito i famigliari di Gianna Beretta Molla. Molti anche i politici presenti. Sul sagrato della basilica, nell'area riservata ai vip, sedevano Andreotti, Letta, il ministro La Loggia, Formigoni. A guidare la delegazione italiana il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini. Presente anche il capo della Polizia Gianni De gennaro. Intanto il Santo Padre si prepara a festeggiare i suoi 84 anni. Una giornata di lavoro per Giovanni Paolo II ma quest'anno contraddistinta dalla pubblicazione del suo ultimo libro, ''Alzatevi, andiamo''. L'84esimo compleanno del Papa, martedi' 18 maggio, verra' contrassegnato da questo ''regalo'' ai fedeli mentre in Vaticano, come di consueto, non e' un giorno di festa. Si sa che il Papa ricevera' in mattinata il premier portoghese, Jose' Manuel Durao Barroso e, nel pomeriggio, il presidente polacco Aleksander Kwasniewski. Intanto, fra telegrammi e messaggi, avra' tra le mani anche il suo volume che nelle stesse ore arrivera' in libreria in Italia, Spagna, Francia, Polonia, Germania. Il compleanno fornira' nuovamente l'occasione a osservatori e cronisti, come ormai avviene periodicamente, per tracciare considerazioni sulla salute malferma del pontefice, come e' avvenuto anche nelle celebrazioni per il suo giubileo di pontificato. Ma e' un fatto che Giovanni Paolo II, che nel frattempo ha conquistato il secondo posto per longevita' nella storia della Chiesa, riprende a viaggiare tra 20 giorni in Svizzera e a settembre a Loreto per l'incontro con i giovani di Azione cattolica. A dispetto di chi, a settembre, si era lanciato in previsioni sulla Slovacchia che avrebbe potuto essere ''l'ultimo viaggio'' all'estero. E gli ultimi mesi, malgrado le tante limitazioni a cui il Parkinson lo obbliga, non li ha trascorsi con le mani in mano. Ha lavorato a documenti e nuove pubblicazioni, fra le quali quella che tiene ''nel cassetto'' sui totalitarismi del XX secolo. Non si e' sottratto a faticose cerimonie pubbliche. Ritrovata almeno parzialmente la capacita' di eloquio, che lo scorso ottobre sembrava fortemente compromessa, ha levato piu' volte la sua voce per il ristabilimento della convivenza civile in Iraq con l'impegno dell'Onu e per la riforma stessa dell'Onu. Piu' volte ha chiesto ''ponti e non muri'' per la Terra Santa, condannando tanto le stragi terroristiche sugli autobus di Gerusalemme quanto gli omicidi dei leader palestinesi Ahmed Yassin e Abdel Aziz Rantisi. Ed ora c'e' attesa per l'udienza prevista per il 4 giugno in Vaticano con il presidente degli Stati Uniti George Bush, che ha anticipato il suo arrivo a Roma per incontrarlo. Colloquio che, come si sa, avra' per oggetto il processo di pace in Medio Oriente e il passaggio dei poteri alle autorita' irachene il 30 giugno, da effettuare, negli auspici della diplomazia vaticana, con la presenza sul campo di una forza multinazionale di pace.
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