La Germania vuole vietare il sesso con gli animali.
Ma gli zoofili protestano

BERLINO – Il governo tedesco ha intenzione di vietare il sesso con gli animali. Lo vuole fare con un emendamento alla legge nazionale di tutela degli animali, ma dovrà affrontare la reazione da parte della “lobby” zoofila del paese, che rappresenta circa 100 mila tedeschi.

La zoofilia è stata legalizzata in Germania nel 1969. Ma gruppi animalisti fanno pressioni da anni per proibirla, alimentando un dibattito inaspettatamente partecipato, soprattutto nei forum su Internet.

Ora il governo di centrodestra vuole mettere fuori legge l’impiego di animali “per le attività sessuali personali o la messa a disposizione di terzi per attività sessuali e quindi costringendoli a comportarsi in modi che non sono appropriati alla loro specie”: parola di Hans-Michael Goldmann, presidente del commissione Agricoltura della Bundestag, il parlamento tedesco.

In futuro, chi avrà rapporti sessuali con un animale potrà essere punito con una multa fino a 25.000 euro.

Gli zoofili sono sul piede di guerra. “Faremo ricorso contro questa legge”, ha dichiarato allo Spiegel Michael Kiok, presidente del gruppo di pressione zoophile Zeta (sigla che più o meno significa “Attivisti zoofili per la tolleranza e l’informazione). “Riteniamo che gli animali abbiano la dignità di partner e non siano un semplice mezzo di gratificazione sessuale. Noi non li costringiamo a fare qualsiasi cosa”.

Kiok sostiene che il sesso con animali non è per loro umiliante, e che gli animali fanno capire chiaramente se vogliono o non vogliono fare sesso. Insomma, la questione è vecchia e vale anche per altri tipi di “amori proibiti”, ovvero se la presunta vittima è consenziente o non consenziente.

“C’è stata gente che ha cercato di creare la falsa impressione che facciamo del male agli animali”, ha detto Kiok, che vive con un cane lupo chiamato Cessie. Kiok ha raccontato di aver avuto sentimenti particolari per gli animali fin da quando aveva quattro o cinque anni, e che nell’adolescenza la sua attrazione per gli animali si è “arricchita” di elementi di erotismo.

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La zoofilia è ancora legale in Danimarca. Il sesso con gli animali è stato vietato in diversi Paesi europei tra cui la Francia, la Svizzera e anche negli antiproibizionisti Paesi Bassi. Anche la Svezia sta preparando una legge proibizionista, ha detto Kiok. “Ma è ancora legale in Danimarca”.

Sempre Kiok ha spiegato che “nella maggior parte dei casi, i partner sessuali degli zoofili sono i cani, perché sono gli animali domestici più diffusi. In passato lo sono state le mucche, i cavalli, le pecore, le capre e i maiali”. Lo stesso Kiok ha citato una ricerca del 1940, in cui si sosteneva che il 5-8% degli uomini e il 3-5% delle donne fosse zoofilo. Ricerca secondo lui troppo generosa: “Così in Germania saremmo 1,6 milioni, ma è un numero decisamente troppo alto. Io direi che siamo più di 100 mila“.

L’attivista zoofilo è critico con la legge in discussione in Parlamento perché – se da una parte vieta la zoofilia – dall’altra permette ancora la castrazione dei maialini, praticata negli allevamenti, e la marchiatura de cavalli. Kiok ha denunciato gli abusi sessuali che gli allevatori compiono sistematicamente sugli animali (e senza nessuno slancio erotico): ficcare bastoni elettrici nel posteriore dei cinghiali per farli eiaculare o legare le cavalle per costringerle a farsi montare dagli stalloni.

Kiok sa quale sarà la sua priorità se la legge anti-zoofili venisse approvata: “Vorrei essere sicuro di poter continuare a tenere con me il mio cane lupo”.

Fonte: blitzquotidiano