NBA - Celtics-Lakers, la storia a confronto
Lakers e Celtics, le due franchigie con la storia più ricca dell'Nba, si affrontano 21 anni dopo l'ultima finale. Ci si aspetta una serie record in quanto ad ascolti (dopo il picco negativo della passata stagione) al punto da impensierire le vette raggiunte nell'era Jordan. Una finale talmente "bella" e perfetta per il circo del basket professionistico americano da alimentare teorie di cospirazione con David Stern come burattinaio.
Nei playoff Los Angeles si è fatta ammirare più di Boston che è solo 2-7 nelle gare giocate in trasferta. 96 punti di media in casa per i Celtics contro solo 85 in trasferta nella post season. In stagione la squadra della Eastern Conference è in vantaggio 2-0 con 32 punti complessivi di scarto ma sono precedenti che fanno poco testo perchè appartenenti all'era pre-Gasol.
Nella serie sarà decisiva la percentuale da 3 dei Lakers: se i gialloviola sono pericolosi dall'arco possono aprire il campo e concedere spazio al gioco di Bryant. Boston (che nei playoff ha giocato 5 gare in più dei Lakers) ha il fattore campo a favore e dovrà cercare di abbassare il ritmo per contenere l'attacco ( 105.86 punti di media) di LA che è il più produttivo dell'NBA nei playoff. Viceversa i Celtics hanno la miglior difesa (87.25 punti subiti ) e dovranno trovare una chiave tecnica per fermare Odom che può svoltare l'inerzia con la sua costante propensione all'attacco al ferro nei coast to coast.
Rajon Rondo vs Derek Fisher
A sorpresa potrebbe essere uno dei matchup chiave della serie. Fisher ha esperienza e leadership, ha in canna il tiro decisivo e tende a sbagliare pochissimo nell'economia di una serie. Rondo è al primo anno da titolare e ha nelle percentuali al tiro il suo tallone d'Achille. Ha più talento puro e più atletismo del dirimpettaio, il suo obiettivo in fondo è segnare 8-10 punti e innescare il Big Three.
Ray Allen vs Kobe Bryant
Kobe è semplicemente inarrestabile, la vera differenza in questo scontro sarà nella produzione di Allen, che dovrà mantenersi sui 15 punti per rendere competitivi i Celtics. Tra i due è sempre intercorso odio profondo, non solo strettamente sportivo, e hanno sempre giocato molto bene l'uno contro l'altro.
Vladimir Radmanovic vs Paul Pierce
Pierce è cresciuto a pane e Lakers, e ora torna nella California del Sud come nemico pubblico numero uno. E' alla sua prima vera finale Nba e dovrà saper gestire le emozioni che di solito elude piazzando i canestri decisivi della stagione. Sulla carta è il mismatch qualitativo più evidente ma Radmanovic non ha mai giocato così bene come negli ultimi mesi (63.3% al tiro contro San Antonio). La chiave è stancare Pierce in difesa mentre a mettergli la museruola in attacco potrebbe pensarci la staffetta Walton-Odom-Bryant.
Kevin Garnett vs Lamar Odom
KG è l'uomo più affamato di anelli dell'intera serie finale. Incarna l'intensità allo stato puro sui due lati del campo e in post basso è un'arma devastante contro i Lakers (nei 2 precedenti stagionali 55% dal campo). Odom può metterlo in difficoltà accelerando in transizione e potrebbe trovare extra possessi nella lotta sotto i tabelloni. Sono due giocatori fisicamente simili ma diametralmente opposti a livello tecnico.
Kendrick Perkins vs Pau Gasol
Il centro di Boston è tosto e grezzo, lo spagnolo invece gioca di fioretto e sprizza classe ad ogni giocata. La capacità di Gasol di tirare lontano da canestro può fare la differenza creando più danni del triangolo offensivo gialloviola. Il tonnellaggio di Perkins può rivelarsi devastante in post basso ma potrebbe aver ben presto problemi di falli e nei 48 minuti ha spesso passaggi a vuoto a livello di concentrazione.
Panchine a confronto:
Doc Rivers ha a disposizione giocatori di ottima qualità quali PJ Brown, Sam Cassell, James Posey e Eddie House: stazza, tiro e rimbalzi sono i plus. Phil Jackson può contare su Sasha Vujacic, Luke Walton, Jordan Farmar, Ronny Turiaf e Trevor Ariza ma sembrano avere qualcosina meno in termini di talento.
Michele Gazzetti / Eurosport
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