Nell'esibizione del Palalottomatica i Phoenix di D'Antoni vincono 100-93 trascinati da Shawn Marion che mette a segno 19 punti. Ma le tifose invocano Stoudemire, in panchina
ROMA, 6 ottobre 2006 - Entusiasmo alle stelle al PalaLottomatica per i fenomeni di Phoenix. Steve Nash e compagni onorano i tifosi romani vestendo una divisa particolare con il tricolore in bella vista. Il pubblico apprezza le giocate degli americani, ma tifa calorosamente per la Virtus. Non importa perché gli uomini di D’Antoni non sono i 76ers e decidono di non snobbare assolutamente l’evento. Ne viene fuori un match interessante, che però Phoenix guida dall’inizio alla fine e porta a casa con il punteggio di 100-93. Amare Stoudemire preferisce non rischiare il ginocchio operato 12 mesi or sono e rimane in panchina a guardare i compagni e ad ammirare un paio di striscioni sulle tribune del PalaLottomatica con dichiarazioni d’amore di tifose romane.
LA PARTITA - Si incomincia così nel segno di Shawn Marion. “The Matrix” fa impazzire il greco Mavrokefalidis (tre falli nei primi 6' della gara) e i Suns, nonostante le scorie della offseason ancora da smaltire, mostrano buone cose in attacco. Nash confeziona assist dei suoi, Kurt Thomas si fa sentire sotto canestro e se non fosse per gli acuti di un ottimo David Hawkins (8 punti nel primo quarto) Roma uscirebbe dal match già prima del riposo. Invece la Lottomatica sfrutta il passaggio a vuoto di Phoenix (complice anche la rotazione che porta in campo il nuovo acquisto dei Suns Marcus Banks e mette in panchina Nash), e nel secondo quarto si avvicina con i canestri di Bodiroga e dello stesso Hawkins, arrivando al –4 (38-34). Phoenix però non ci sta, spinge sull’acceleratore con le giocate in transizione di Barbosa e piazza un parziale di 8-0. Roma barcolla, ma non cade a va al riposo sotto 54-43. Nel terzo quarto le triple di Phoenix incominciano a trovare il canestro con una certa continuità. Barbosa e Raja Bell mettono fieno in cascina, Bodiroga e il solito Hawkins provano a rispondere, ma i Suns senza forzare più di tanto vanno a +14 alla fine del terzo quarto (84-70). La partita non va in archivio in anticipo perché Roma apre l’ultimo periodo con un parziale di 10-3 e va a –7. Appena sente il fiato sul collo Phoenix però cambia marcia e chiude i conti con i canestri di Marion e Barbosa. Roma comunque esce dalla sfida con i fenomeni della Nba a testa alta.
Roma: Hawkins 22 (9/15, 0/3), Bodiroga 17. Rimbalzi: Garri 11. Assist: Ilievski, Bodiroga 3. Phoenix: Marion 19 (6/12, 1/3), Bell, Barbosa 18. Rimbalzi: James Jones 9. Assist: Nash 9.