Spari e droga: bufera sui Pacers
Rissa in uno strip club per Jackson, Tinsley, Daniels e l'ex reatino Hunter. Jackson esplode cinque colpi in aria, marijuana nell'auto di Tinsley
INDIANAPOLIS (Stati Uniti), 7 ottobre 2006 - Indiana Pacers e Stephen Jackson di nuovo nella bufera. A meno di due anni dalla clamorosa rissa che li vide protagonisti al Palace di Auburn Hills, contro i Detroit Pistons, un altro fatto di cronaca nera ha coinvolto l'ala della formazione di Rick Carlisle e alcuni suoi compagni. Questa volta però, a parte le circostanze ove è accaduto il fatto, non paio esserci indizi per incriminare Jackson.
I FATTI. Il giocatore, accompagnato dai compagni Jamaal Tinsley, Marquis Daniels e Jimmie Hunter (ex Rieti), avrebbe sparato, apparentemente per autodifesa e con un'arma regoalrmente denunciata, cinque colpi di pistola in aria dopo essere stato colpito da un'auto all'alba di venerdì mattina all'esterno del Club Rio, noto locale di spogliarelli di Indianapolis. Il tentato investimento sarebbe l'epilogo di una disputa nata tra i giocatori e i gestori del locale e degenarata all'esterno in maniera fisica. Per Jackson, 16.4 punti di media nella passata stagione, sono serviti anche alcuni punti di sutura a un labbro, ma la sua presenza mercoledì nel match di precampionato contro i New Jersey Nets non dovrebbe essere in dubbio.
IL RETROSCENA. La polizia, giunta sul luogo dell'alterco, ha trovato una piccola dose di marijuana nell'auto di Tinsley, occupata al momento da altre tre persone, ma nessun arresto è stato effetuato perché non è stato possibile determinare a chi appartenesse la droga. In auto sia Tinsley sia Daniels avevano armi da fuoco, ma anche in questo caso regolarmente denunciate.
PARLA IL COACH. Rick Carlisle prova a smussare i toni: "Posso dire che Jackson e compagni abbiano commesso un errore di valutazione nel rimane fuori così tardi durante il training camp. Stephen è stato fortunato, si è trovato in una situazione in cui la sua vita poteva essere a rischio. Al momento il sentimento che prevale in me è il sollievo visto che sta bene. Come società dobbiamo prenderci la responabilità di ciò che accade, essere in giro all'alba durante il training camp è una cosa sbagliata e non dovrà ripetersi".