È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
~~ Forumando!~~

GEMELLAGGI

FORUMANDO

COMPLEANNI



Top Celebrity
FreeWorld Forum
Attuality and Society
Il Mare di Alessandro
Zerofollia Forum
Parole in Libertà
Pubblicità su FFZ
PAPPI'S FORUM
Figurati!
ApertaMenteBisex
Parole e Poesia
LeAli del Mondo
Anima Solitaria
Techno Zone
B-Side Forum
Non solo chiacchiere
FORUM P@LM@
marenostrum
FORUM
FORUM

AGOSTO

1 Walker - Lugo
1 kathrine
1 ciacchi
1 enrico1966
2 exlaura2
2 nudehose
3 giulio_08
4 scrittrice88
4 marty89
4 Keko01
4 marianna84n
5 =(G4NgStA)=.91.
5 °DarkDj°
6 sevin72
7 Ciack
7 goose07
7 Julien.Ciolla
7 Sbuffona
8 david-ao
9 ken.1979
9 ea78
9 Z@ra
9 pupetta91
10 burfaldyno
10 $castle$
10 (SimonLeBon)
11 Mr. Siffredy
11 jayjay77
12 kiss (f)
12 lello60
12 kingofgames
12 Pina72
12 Tex14
13 neve67
13 wiccan matrix
13 realstocking
13 (Kaji)
14 overboost20v
14 Alexander13
14 $sifone$
14 alias.65
14 katun83
15 goldenaxe
16 Mysticeyes
16 mrathlon900
16 caturiyas82
16 SoleLuna_80
17 +Finrod+
17 bobbio84
18 starliam82
18 DOUPHIN-R3
18 por67
19 guidozz
19 rossella.37
20 agorick
20 pioggia0081
21 cleo91
22 Stigma-
22 fairy67
22 centrosardegna
22 +eletto+
23 -Sinderella-
23 jakoooo
24 zon@ venerdì
24 fscomartino
25 nick the quick
25 _LeleM_
26 themonster91
26 |Cassius2|
27 Carlo Alberto.
28 Hermione Krum
28 Jack8321
28 HOUSE LOVERS
29 D@ny91
29 (very)
29 Griforoby
29 enniunculus
30 Pier2004
30 ILCRUDELEMARIONETTISTA
30 Sting L2
30 °ButterflyEly°

Notiziario di Forumando !!!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
19/05/2012 14:50
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 104.931
Post: 5.034
Registrato il: 05/07/2007
Registrato il: 09/09/2007
Sesso: Maschile

MODERATORE

SUPERSAGGIO
Brindisi, ordigno esplode davanti a scuola: morta una ragazza

Tre bombole nell'attentato davanti all'istituto 'Morvillo-Falcone'
Vaticano: orribile e vile
Cancellieri: fatto anomalo, colpisce la coincidenza con il nome della scuola


BRINDISI - Una ragazza di sedici anni, Melissa Bassi, dilaniata dallo scoppio di un ordigno, una seconda, Veronica Capodieci, in gravissime condizioni, tre giovani con ustioni su tutto il corpo, due delle quali in gravi condizioni (una probabilmente perderà gli arti inferiori), altre cinque persone colpite in maniera meno grave: è il bilancio, orrendo, di un attentato compiuto dinanzi ad una scuola brindisina, l'Istituto Professionale di Stato per i Servizi Sociali 'Francesca Laura Morvillo Falcone' di Brindisi, che conta 600 alunni. Le persone in condizioni meno gravi sono tre studenti che vengono soccorsi in ospedale per forti manifestazioni da ansia e due passanti che vengono curati perché colpiti da otalgie a causa dello scoppio.

Un attentato, quello di stamattina a Brindisi, diretto contro la scuola, secondo i primi accertamenti degli investigatori. Si sarebbe trattato di un ordigno confezionato artigianalmente con un innesco collegato a tre bombole di gas, probabilmente collocate anche ad un timer e collocate su un muretto vicino ad un cancello secondario della scuola Morvillo Falcone di Brindisi. E' stato trovato successivamente anche il timer. L'esplosione ha coinvolto alcune studentesse che erano appena scese da un autobus urbano e stavano raggiungendo l'edificio scolastico. Non a caso è il preside della scuola che dà fiato al tremendo timore e orrore che serpeggia nelle teste di tutti, via via che si delineano i particolari dell'attentato: "'E' stato fatto per uccidere: a quell'ora - dice all'ANSA il prof.Angelo Rampino - le ragazze entravano, proprio a quell'ora. Fosse accaduto alle 7,30 non ci sarebbe stata nessuna conseguenza". D'altro canto, ha rilevato poco dopo l'attentato il neosindaco, Mimmo Consales (in carica da una settimana), sono troppe le "coincidenze" perché il pensiero non corra subito ad un attentato mafioso di forte valenza simbolica: è stato colpito l'istituto intitolato alla moglie di Giovanni Falcone, a pochi giorni dal ventesimo anniversario della strage di Capaci, e nel giorno dell'arrivo a Brindisi della Carovana antimafia. E' stata inoltre colpita la scuola, gli studenti, i giovani, proprio i giovani che dalla Sicilia alla Calabria alla Puglia hanno costituito l'elemento più forte di rifiuto della cultura mafiosa di guerra e di morte. All'ospedale 'Perrino', è morta Melissa Bassi, 16 anni.

E' invece viva Veronica Capodieci, anche lei di 16 anni, che sembrava essere la seconda vittima dell'attentato, secondo informazioni fornite dalla polizia nei primi, concitati momenti subito dopo l'esplosione. Per la direzione sanitaria dell' ospedale, le condizioni di Veronica rimangono gravissime ma sono stabili. Entrambe le ragazze sono di Mesagne (Brindisi). Degli altri feriti, due soli hanno ferite di lieve entità e se la caveranno - pare - con poco. Gli altri - a quanto si apprende - avrebbero riportato ustioni almeno del 40%, e uno di loro avrebbe subito fratture e gravissimi danni agli arti inferiori. A Brindisi è arrivato il procuratore della distrettuale antimafia di Lecce, Cataldo Motta, per tenere nella Procura di Brindisi con le forze di polizia una riunione per le strategie di indagine sull'attentato. Vi parteciperà anche il vicecapo della polizia, Francesco Cirillo.

Fonte: ANSA
[Modificato da binariomorto 19/05/2012 14:50]


21/05/2012 00:02
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 104.931
Post: 5.034
Registrato il: 05/07/2007
Registrato il: 09/09/2007
Sesso: Maschile

MODERATORE

SUPERSAGGIO
Attentato Brindisi: in un video
l'attentatore preme il telecomando

Sono stazionarie le condizioni delle ragazze ferite, anche di quella in gravissime condizioni


BRINDISI - Un gesto "isolato" ma con una chiarissima "volontà stragista" e non per forza eversiva, un attentato "individuale" che nulla a che fare con la criminalità organizzata locale e ancor meno con l'anarco-insurrezionalismo, ma ancora dal movente oscuro: a 24 ore dalla bomba che ha dilaniato la vita di Melissa e di altre sei studentesse rimaste ferite, gli inquirenti e gli investigatori che indagano sull'attentato all'istituto Morvillo-Falcone di Brindisi stringono il cerchio attorno al killer che ha colpito sabato mattina gettando l'intero Paese nella paura.

La svolta è arrivata dalle immagini registrate da una telecamera nei pressi della scuola. Immagini che "ci siamo andati a prendere", dice il procuratore capo Marco Dinapoli sottolineando che gli investigatori hanno lavorato a testa bassa per raccogliere tutti quegli elementi che vanno raccolti subito altrimenti sarebbero andati perduti.

In quel video, ha spiegato, c'è l'identikit dell'attentatore, anche se è ancora senza nome. Un uomo di 55-50 anni, bianco, probabilmente italiano. Ma in quei frame ci sono anche, parole sue, "immagini terribili" in cui si vede l'uomo azionare il telecomando che innesca l'ordigno e attendere il 'botto'.

Dunque con un significato ben chiaro: voleva la strage e l'ha ottenuta. Gli investigatori stanno passando al setaccio tutte le rivendite di bombole e i supermercati della regione, per cercare di capire dove l'uomo possa aver acquistato le componenti dell'ordigno e il cassonetto: una corsa contro il tempo che però, grazie alle immagini estrapolate dal video, potrebbe portare presto risposte positive. Inquadrato il gesto, resta però da capire il movente. Privato? Professionale?. Ideologico? O semplicemente il gesto di un folle? Collegato alla scuola o al nome dell'istituto? O magari con il vicino tribunale? "Non ci sono elementi per dire che c'era un obiettivo specifico dell'azione - ammette il procuratore - e non necessariamente siamo di fronte ad un atto terroristico", nel senso di un atto eversivo. Certo, prendendo per buona l'ipotesi del gesto isolato, prosegue, si può pensare ad una "persona arrabbiata e in guerra con il mondo, che si sente vittima o nemico di tutti e che utilizza una simile occasione per far esplodere tutta la sua rabbia".

Una persona che, però, non era proprio sprovveduta, visto che ha confezionato un ordigno che richiede conoscenze di elettronica sopra la media. E che potrebbe non aver agito da sola, almeno nella fase preparatoria: "non è impossibile che tutta l'organizzazione sia stata fatta da una persona sola - conferma Dinapoli - anche se non sappiamo allo stato se ha agito una o più persone nella fase organizzativa". Quel che è chiaro, in ogni caso, è che l'attentatore ha il fiato sul collo. La chiarezza di Dinapoli ha però innescato uno scontro con il procuratore di Lecce Cataldo Motta.

Che, arrivato a Brindisi poco dopo la conclusione della conferenza stampa di Dinapoli, si è fermato lungamente con i giornalisti per dire che: "nessuna pista si può escludere"; "non c'è da capire solo il movente ma ancora tutto"; "non siamo in condizioni di dire che è un gesto di un folle".

E quando i cronisti gli hanno fatto notare che era stato Dinapoli ad annunciare la svolta in una conferenza stampa, parlando del video, Motta ha risposto secco: "non l'ho fatta io la conferenza stampa. Se c'è questo video allora perché non lo prendiamo?".

In realtà, più che sui contenuti, lo scontro è sulla finalità eversiva o meno del fatto. Nel primo caso, la competenza sarebbe della Dda di Lecce, nel secondo della procura ordinaria di Brindisi. A far da paciere tra le due procure è intervenuto in serata il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso. "Siamo ancora nella delicatissima fase della raccolta degli indizi - ha detto - pertanto tutte le ipotesi riferibili alla strage sono ancora all'esame delle autorità inquirenti".

In attesa degli sviluppi, domani a Brindisi è il giorno del dolore. Alle 16.30, nella chiesa madre di Mesagne, si svolgeranno i funerali di Melissa Bassi, alla presenza del premier Mario Monti - che è rientrato anticipatamente dagli Stati Uniti - e del ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, che domani mattina assieme alla collega Paola Severino presiederà un vertice in prefettura. Dolore di cui ha parlato oggi anche il Papa.

"Devo purtroppo ricordare le ragazze e i ragazzi della scuola di Brindisi, coinvolti ieri in un vile attentato", ha detto Benedetto XVI pregando "per i feriti, tra cui alcuni gravi, e specialmente per la giovane Melissa, vittima innocente di una brutale violenza e per i suoi familiari, che sono nel dolore". Parole cui hanno fatto seguito quelle del presidente della Cei Angelo Bagnasco, che ha invitato tutti a non farsi "scoraggiare né tantomeno schiacciare da questi fatti assolutamente condannabili: bisogna reagire- ha concluso - con fiducia stringendoci ancora di più gli uni agli altri negli ideali che hanno fatto e fanno il nostro popolo".

Fonte: ANSA


08/06/2012 00:16
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 104.931
Post: 5.034
Registrato il: 05/07/2007
Registrato il: 09/09/2007
Sesso: Maschile

MODERATORE

SUPERSAGGIO
Preso il killer di Brindisi, giallo su movente.
Il padre di Melissa: 'Giustizia e' fatta'

Nessun messaggio del genitore per Vantaggiato: 'Non esiste, non e' un padre'.
Decreto di fermo: 'Indagato ha ammesso partecipazione ma occulta concorso di altri'


"In sede di interrogatorio Vantaggiato ha ammesso la sua diretta partecipazione all'azione criminale, ma non ha voluto indicarne il movente, mantenendo un atteggiamento tendente evidentemente ad occultare il concorso di altri". Ô quanto è scritto nel decreto di fermo nei confronti del presunto attentatore di Brindisi, in cui vengono ricostruiti gli elementi che hanno portato al fermo dell'uomo. Il primo elemento contro Giovanni Vantaggiato è rappresentato dalle due auto riprese dalle telecamere. "La presenza sul luogo dell'accaduto di due autovetture - si legge nel documento- delle quali egli aveva la disponibilità sia la notte tra il 18 e il 19 maggio in coincidenza con la collocazione del bidone della spazzatura contenente l'ordigno esplosivo, sia la mattina successiva in orario precedente e successivo all'esplosione". C'è poi il cassonetto in cui erano nascoste le bombole. Vantaggiato aveva infatti una "agevole possibilita" di reperire il bidone "in zona vicina a quella in cui sono ubicati il suo deposito carburanti e la sua abitazione" in quanto "è stato accertato che quel modello di bidone è utilizzato per la raccolta dei rifiuti dalle amministrazioni comunali di Nardò e di altre amministrazioni comunali salentine". Nel decreto, infine, i magistrati fanno anche riferimento ad un rischio che potrebbe correre lo stresso attentatore. "Ritenuto il pericolo di fuga connesso alla probabile decisione di allontanarsi che il Vantaggiato potrebbe assumere al fine di sottrarsi alle possibili reazioni delle vittime - è scritto - si dispone il fermo e la traduzione nella casa circondariale di Lecce". Anche le auto sono state importati per risalire all'identità di Vantaggiato. Era stata infatti segnalata la presenza di due autovetture nei dintorni della scuola la sera prima dell'attentato e la mattina stessa. Si tratta di una Fiat Punto Bianca e di una Hyundai Sonica Blu. Della prima, che è stata vista aggirarsi nelle vicinanze della scuola la sera del 18 maggio, sarebbe stata individuata la targa, un fanalino rotto ed è stato notato che aveva il sedile posteriore abbassato, probabilmente per poter caricare le tre bombole usate come ordigno per l'attentato.

dell'inviato Francesco Loscalzo

MESAGNE (BRINDISI) - La forza di due genitori, annichiliti dal dolore ma capaci, con grande dignità, di parlare davanti a decine di microfoni, telecamere e giornalisti. Oggi Massimo e Rita Bassi, i genitori di Melissa, hanno dimostrato tutta la loro forza, insieme, ma in due maniere diverse: lui rispondendo, nonostante il dolore, alle domande; lei presentandosi in pubblico per la prima volta dopo il lungo ricovero in seguito al malore del giorno dell'attentato.

Rita non ha mai parlato, occhiali scuri, giacca nera, sguardo sempre rivolto verso il basso. Alla fine il marito, dopo averla abbracciata, l'ha portata via dallo sguardo indiscreto delle telecamere. "Come faccio ora ad andare avanti?", ha ribattuto Massimo a un giornalista: "Trovo la forza in mia moglie, pensando a Melissa".

Nell'aula consiliare del Comune di Mesagne, con il sindaco Franco Scoditti e l'avvocato Fernando Orsini, Massimo e Rita si sono seduti al tavolo della presidenza. Davanti a loro microfoni, telecamere e giornalisti. Nel loro cuore un sentimento forte: "Giustizia è fatta", ha detto Massimo con voce bassa e visibilmente provato dall'emozione.

Nessun messaggio invece per Giovanni Vantaggiato, il reo confesso dell'attentato che ha causato la morte della figlia: "Non voglio dirgli niente, non voglio incontrarlo, per me non esiste", ha ripetuto Massimo. Ma in casi come questi sarebbe necessaria la pena di morte? "A che serve? Lui ha già 68 anni". Non parla di perdono, la famiglia Bassi, non vuole pensare a quell'uomo: "Lui e solo lui - ha aggiunto Massimo - sa quello che ha fatto, e perché lo ha fatto".

Con il fermo di Vantaggiato "abbiamo sentito la voce dello Stato", ha sottolineato l'avvocato Orsini, ringraziando forze dell'ordine, magistrati e anche i giornalisti. Stesso pensiero espresso da Bassi: "Tutti ci sono stati vicini". E ora? Massimo innanzitutto lancia un "forte abbraccio" alla famiglia di Veronica (la ferita più grave dell'attentato) e alle altre ragazze coinvolte. Poi Massimo si lascia andare a un pensiero su quell'uomo che "non è un padre. In questi 20 giorni ho pensato a tutto, so che la criminalità non fa queste cose, ma mai potevo immaginare che questo 'fattaccio' fosse opera di un padre di famiglia. So che ha dei figli, anche un nipote. Come ha fatto a mangiare con la sua famiglia e, magari, anche a parlare con loro di questa vicenda? Ma lui non è un padre, è solo uno che ha spezzato la mia famiglia ma ha anche spezzato la sua famiglia". I microfoni vengono tolti. La luce rossa delle telecamere si spegne e i giornalisti lasciano Mesagne, ma il dolore di due genitori, abbracciati nella tragedia, non avrà mai fine.

ADESSO SI CERCA IL MOVENTE. 'HO AVUTO COLPO DI TESTA', MA VANTAGGIATO NON CONVINCE

dell'inviato Paolo Melchiorre

BRINDISI - C'é la confessione su alcuni punti essenziali dell'inchiesta: la fabbricazione dell'ordigno, l'averlo trasportato e posizionato dinanzi alla scuola, l'aver pigiato il tasto del telecomando per farlo esplodere. Non c'é ancora un movente chiaro, plausibile, invece, dietro l'attentato del 19 maggio scorso all'ingresso dell'istituto Morvillo Falcone di Brindisi, costato la vita alla sedicenne Melissa Bassi e il ferimento di altre cinque studentesse. Su questo fronte Giovanni Vantaggiato, l'imprenditore di Copertino (Lecce) che si è assunto la responsabilità dell'attentato ma sul quale gli inquirenti avevano già raccolto gravi indizi, "non ha spiegato nulla" ha sottolineato oggi il procuratore della Dda di Lecce, Cataldo Motta, in un'affollatissima conferenza stampa al Palazzo di giustizia di Brindisi.

"Ho avuto un colpo di testa, che ci volete fare?", ha detto l'uomo. Ma gli inqurenti non gli credono. Al titolare del deposito di carburanti viene contestato il reato di 'strage in concorso aggravata da finalita' di terrorismò. Il decreto di fermo è stato firmato dal procuratore della Dda di Lecce, Cataldo Motta, dal sostituto procuratore della stessa Dda Guglielmo Cataldi e dal pm della procura di Brindisi Milto De Nozza; gli ultimi due erano assenti alla conferenza stampa, così come il procuratore di Brindisi, Marco Dinapoli. C'erano invece i vertici della magistratura salentina e investigativi (Ros e Sco), a cominciare dal responsabile della Direzione Anticrimine Centrale, Francesco Gratteri.

Nel provvedimento di fermo, emesso poco dopo la mezzanotte, si contesta il concorso nel reato di strage, ipotesi che non esclude la presenza di eventuali complici: una formulazione, ha però precisato Motta, fatta "per coprire ogni eventualità". Domani la Procura distrettuale antimafia di Lecce formalizzerà la richiesta di convalida del fermo nei confronti di Vantaggiato; l'udienza dinanzi al gip del Tribunale di Lecce dovrebbe tenersi entro sabato prossimo, 9 giugno. Resta il vuoto determinato dal fatto che "la chiave di lettura attendibile, credibile" dell'attentato di Brindisi del 19 maggio scorso "non la si può fornire", come ha detto con molto realismo Gratteri.

Tante le ipotesi ancora in piedi sul movente, ma a sciogliere il rebus dovrebbe essere Vantaggiato, a meno che gli accertamenti investigativi non portino a svelare il mistero. Per gli inquirenti, ad esempio, resta inspiegabile perché l'attentatore abbia scelto come obiettivo l'ingresso di quella scuola di Brindisi, tenuto conto che lui abita a Copertino, a 60 chilometri di distanza. Continuano a girare le voci su una 'vendetta' per una sentenza di Tribunale ritenuta ingiusta che sarebbe stata emessa nei confronti dell'imprenditore per una presunta truffa da lui subita di oltre 300mila euro. Già, perché - secondo quanto emerso da accertamenti e interrogatorio - quella di farsi riprendere dalle telecamere del chiosco di fronte alla scuola Morvillo è stata una "imprudenza", come l'ha definita il procuratore Motta. Vantaggiato non se ne è accorto e questi elementi, uniti all'individuazione delle due auto - una Fiat Punto bianca e una Hyundai Sonica blu - nella disponibilità dell'imprenditore e utilizzate per compiere l'attentato, hanno contribuito al provvedimento di fermo. "E' evidente" ha aggiunto oggi Motta che il volto dell'uomo che pigia il telecomando, filmato da una delle telecamere del chiosco, appartiene a Vantaggiato. "Ora siamo ad un punto di partenza" ha sottolineato ancora il procuratore della Dda di Lecce, perché con l'individuazione del presunto attentatore - che non ha la mano offesa ma ha l'abitudine di tenere la destra in tasca operando come un mancino - non si lavora più a 360 gradi, com'era accaduto nei primi giorni dell'inchiesta. Adesso sono sotto esame tutte le sfaccettature della vita dell'imprenditore: per un'intera giornata (alla presenza del difensore dell'indagato, l'avv. Franco Orlando) è stato perquisito il suo deposito di carburanti, lì dove avrebbe fabbricato l'ordigno che ha ucciso Melissa e ferito le sue compagne di scuola.

Gli investigatori hanno sequestrato materiale, e hanno ispezionato anche la barca da 50 piedi che l'imprenditore tiene ormeggiata a Porto Cesareo e utilizza per le vacanze. Accertamenti sono in corso anche su due episodi avvenuti tempo fa a Torre Santa Susanna (Brindisi): l'esplosione di un ordigno al passaggio di una bicicletta con un uomo e l'incendio dell'auto dello stesso ciclista. C'é il sospetto che Vantaggiato sia coinvolto nei due episodi, anche perché quel ciclista era una delle persone processate per la presunta truffa da 300 mila euro. Per svelare il movente dell'attentato sono arrivati anche i carabinieri del Reparto Crimini Violenti, di recente istituzione. A meno che l'imprenditore non decida di rivelare perché quella mattina ha pigiato il telecomando, peraltro ancora introvabile.

Fonte: ANSA


Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 12:24. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com
www.bwgroup.it *** *** Suoneria Cellulare******* habitamos ***
..:: A L T R I ..... G E M E L L A G G I ::..
**TOPMANGA FORUM**~ A.C Milan~ THE FROZEN FORUM ~ Cogito Ergo Sum ~ eyes on anime ~ Virtual Graphic ~ Il mondo di Vanish ~ Lauren 4ever ~ Dragon Ball 4Ever GDR ~ Top forum - the best of all ~ ilmondoincantato ~ UFOOUTLINE ~ The Dark Side Of The World ~ giuggyna.it ~ MuroSpam ~ WLF 46 ~ Dinda & Baldo's forum ~ Cincischio ~ Aldo, Giovanni e Giacomo ~ sulle ali della fantasia ~ Crazy off Topic ~ IL BIVACCO ~ FORUM ~ FORUM ~ FORUM ~ FORUM ~