Nucleare, si' a referendum
Il 12 e 13 giugno si terrà la consultazione
ROMA - La Corte di Cassazione ha stabilito che il 12 e 13 giugno si terrà il referendum sul nucleare.
COMITATI REFERENDUM FESTEGGIANO DAVANTI CASSAZIONE - I comitati per il referendum contro il nucleare, l'Italia dei Valori, e i verdi stanno festeggiando davanti alla Corte di Cassazione la notizia del sì al referendum per il 12 e 13 giugno. "E' una grande vittoria della democrazia - ha detto il presidente regionale veneto dei Verdi, Bonessio - perché mette al riparo i referendum da attacchi futuri con lo strumenti di eventuali altri decreti omnibus. Ora è importante continuare la campagna di informazione per raggiungere il quorum necessario il giorno del referendum".
COMITATO VOTA SI', HA VINTO DEMOCRAZIA "Questa volta le furberie alle spalle degli italiani non passano. La Cassazione censura l'arroganza del governo e riconsegna nelle mani dei cittadini il diritto a decidere sul nucleare e del proprio futuro". Il Comitato 'Vota Si' per fermare il nuclearé, oltre 80 associazioni a favore del referendum contro il ritorno all'atomo, plaude alla decisione della Corte, che "ha arginato i trucchi e gli ipocriti 'arrivederci' al nucleare e ha ricondotto la questione nell'alveo delle regole istituzionali, contro l'inaccettabile tentato scippo di democrazia". Secondo le associazioni "oggi ha vinto lo spirito democratico e referendario, hanno vinto gli italiani, che potranno esprimersi e cacciare definitivamente lo spettro del nucleare dall'Italia. Domenica prossima tutti al voto contro il nucleare e per l'acqua pubblica!".
BERLUSCONI,SENZA NUCLEARE BOLLETTA 40% PIU' DI FRANCIA - "I costi dell'energia, in Italia, sono del 40% superiori a quelli della Francia, dove esistono impianti di energia nucleare". E' quanto ha sottolineato il premier italiano Silvio Berlusconi nel corso di un incontro con la presidente dell'Argentina Cristina Kirchner, secondo quanto riferito dalla stessa Kirchner nel corso di un convegno a Roma con un alcuni tra i principali imprenditori italiani. "So che è un argomento molto discusso in Europa ma noi stiamo ultimando la nostra quarta centrale e, con le dovute misure, credo che l'energia nucleare sia sicura e a basso costo", ha spiegato la Kirchner alla platea di imprenditori.
ROMANI,STUPORE,A RISCHIO STRATEGIA ENERGETICA - Il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani esprime "assoluto stupore" per il parere della Cassazione sul referendum sul nucleare e lancia l'allarme perché il voto "non più su nucleare sì/nucleare no - già abrogato dal governo - può avere l'unico effetto di lasciare il Paese con un vuoto normativo sulla costruzione del futuro energetico del Paese". A rischio è dunque la strategia energetica nazionale. "Governo e Parlamento - afferma Romani in una nota - hanno abrogato tutte le norme che consentivano l'installazione di centrali nucleari. La decisione della Cassazione desta dunque assoluto stupore, perché già oggi non vi sono in Italia norme che consentono la produzione di energia nucleare". "Bisognerà attendere le motivazioni della decisione dell'Ufficio Centrale della Corte - prosegue - ma è evidente che formulare un quesito con il titolo 'Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare', in assenza di una norma che consenta il ritorno all'atomo, è una scelta che può solo creare confusione nei cittadini". Secondo il ministro, "la sentenza cambia, tra l'altro, la natura del referendum introducendo un nuovo quesito, che rischia di cancellare non il ritorno all'atomo, che non è in discussione, ma il coordinamento in sede europea sul tema della sicurezza e, cosa ancor più grave, la possibilità di elaborare una strategia energetica per sopperire al fabbisogno del Paese anche con fonti alternative". "Il voto infatti - conclude - non è più su nucleare sì/nucleare no (già abrogato, ribadisco, dal governo), ma può avere l'unico effetto di lasciare il Paese con un vuoto normativo sulla costruzione del futuro energetico del Paese".
DA PDL LIBERTA' DI VOTO SU REFERENDUM - Libertà di voto sul referendum sul nucleare. E' l'indicazione che l'Ufficio di presidenza del Pdl si accinge a dare secondo quanto anticipato dal vice presidente della Camera Maurizio Lupi spiegando che sarebbe sbagliato caricarlo di significato politico.
"Noi decideremo una libertà di voto da parte degli aderenti al Pdl perché non vogliamo caricare di alcuna importanza politica il referendum", ha detto Lupi entrando all'Ufficio di presidenza del Pdl. "Io - ha aggiunto - personalmente non andrò a votare".
FINI RIBADISCE, GIUSTO ANDARE A VOTARE - "Avevo già detto l'altro giorno che era giusto andare a votare a prescindere dal numero dei quesiti". Così il presidente della Camera Gianfranco Fini ribadisce la sua intenzione alla luce della sentenza della Cassazione.
DI PIETRO, NESSUNO PUO' AGGIRARE LA LEGGE - "Chi la dura la vince. Dal primo momento abbiamo creduto che la legge è legge e nessuno la può aggirare, neanche questo Parlamento che ha proposto e votato una legge truffaldina". Lo ha detto Antonio Di Pietro, commentando con i giornalisti la conferma da parte della Cassazione del voto sul referendum sul nucleare.
VENDOLA, GIUDIZIO ITALIANI SARA' NETTO - ''La decisione della Corte di Cassazione, oltre che un riconoscimento del rispetto delle leggi italiane, al di la' dei tentativi di imbroglio e di trucchetti di cui il governo Berlusconi ha abusato in queste settimane, e' un atto di rispetto nei confronti degli elettori e delle elettrici chiamati alle urne il 12 e 13 giugno''. Lo afferma il presidente nazionale di Sinistra Ecologia Liberta', Nichi Vendola, dopo la decisione della Corte di Cassazione di ammettere il referendum sulle centrali nucleari. ''Ora, tocca a tutti noi - prosegue il leader di Sel - fare in modo che nei pochi giorni che ci sono rimasti gli italiani siano informati correttamente dell'importanza dei quesiti, e che il quorum venga raggiunto. Abbiamo l'occasione di esibire cosa e' l'antiberlusconismo quando non e' insulto o espressione di rancore: rimettendo al centro un'idea di bene comune. Ne sono certo - conclude Vendola - il giudizio del popolo italiano sara' netto: un si' per l'acqua pubblica, un si' per impedire che gli affaristi riportino il pericolo nucleare nel nostro Paese, un si' per impedire la privatizzazione della giustizia''.
BERSANI, SMASCHERATI ANCORA TRUCCHI GOVERNO ''La conferma del quesito nucleare e' una notizia eccellente. I trucchi del governo sono stati ancora una volta smascherati''. Cosi' il segretario del Pd Pier Luigi Bersani commenta la sentenza della Cassazione ribadendo che ''il Pd, che ha sempre contrastato le assurde scelte del governo sul nucleare, e' impegnato con tutte le sue forze a sostenere la campagna per il si' ''.
BINDI: ITALIANI DIMOSTRERANNO MATURITA' VOTANDO SI' - Il via libera della Cassazione restituisce ai cittadini quel diritto al voto sul referendum contro il nucleare che il governo aveva tentato di scippare. E ora l'opinione pubblica, contrariamente a ciò che pensa il Presidente del Consiglio, potrà dimostare la sua maturità votanto sì a tutti i quesiti". Lo afferma il Presidente dell'Assemblea Nazionale del Pd e Vicepresidente della Camera Rosy Bindi.
DILIBERTO, ALTRO SCHIAFFO A BERLUSCONI, SI DIMETTA "Un'altra ottima notizia per la sinistra e un'altra pessima notizia per Berlusconi e soci. La Cassazione ha deciso che il referendum sul nucleare si svolgerà. I trucchi di Berlusconi non sono serviti a nulla, tranne a rendere ancora più insopportabile un governo che ha tentato togliere ai cittadini il diritto-dovere di esprimersi su una materia così importante e delicata. La democrazia ce l'ha fatta ancora una volta contro l'arroganza e i soprusi. Dopo lo schiaffo delle amministrative e lo schiaffo della Cassazione, che aspetta Berlusconi a dimettersi?". E' quanto dichiara Oliviero Diliberto, segretario nazionale Pdci-Federazione della Sinistra.
Fonte:
ANSA