Fiat: "C'è l'accordo con Chrysler"
Il Lingotto porterà la 500 negli Usa
Fiat conferma: "C'è una alleanza strategica globale con Chrysler e Cerberus". Già ieri indiscrezioni di stampa parlavano di ipotesi circa un accordo industriale tra il gruppo torinese e Chrysler. Il vice presidente John Elkann stamattina, incalzato dai giornalisti, aveva detto: "Che ne stiamo parlando non è un mistero. Giovedì c'è il Cda, aspettiamo i tempi". Ma a bruciare i tempi è stato proprio lo stesso gruppo di Detroit che ha confermato la presenza di un accordo preliminare con il Lingotto che sarà completato, dopo essere stato sottoposto alle previste approvazioni, entro il mese di aprile. Ed ora anche la Fiat ha ufficializzato l'alleanza. Per l'a.d. Marchionne "è una pietra miliare nel settore".
L'alleanza, che rappresenterà un elemento chiave del piano di ristrutturazione di Chrysler, potrà consentire alla società americana l'accesso a piattaforme competitive per veicoli a basso consumo, motori, trasmissioni e componenti che saranno prodotti negli stabilimenti Chrysler. Fiat, si legge nel comunicato, fornirà al gruppo Usa accesso alla propria rete di distribuzione in paesi di importanza fondamentale per la crescita e opportunità di contenimento dei costi, oltre a servizi di management a supporto del piano di ristrutturazione, che sarà sottoposto al Dipartimento del Tesoro americano.
Il Lingotto contribuirà all'alleanza con attività strategiche tra cui la condivisione di prodotti e piattaforme, tecnologie, accesso a nuovi mercati, ricevendo come corrispettivo una quota iniziale del 35% di Chrysler.
In base all'intesa, non è previsto per la società torinese alcun esborso di cassa verso Chrysler nè impegni a finanziare l'azienda Usa in futuro. La finalizzazione dell'alleanza, che è "coerente" con i termini e le condizioni del finanziamento concesso dal governo Usa a Chrysler, è soggetta a due diligence da parte delle autorità regolamentari tra cui lo stesso Dipartimento del Tesoro.
Il vice presidente John Elkann: "Accordo buono"
Quello raggiunto fra Chrysler e Fiat "è un buon accordo", ha dichiarato il vicepresidente di Fiat, John Elkann, a margine di un convegno organizzato da Assogestioni. Alla domanda se Fiat intenda salire oltre il 35% di Chrysler, Elkann si è limitato a rispondere: "Possiamo salire", aggiungendo che "ci sono tante cose in divenire".
Il vicepresidente di Fiat in generale ha poi dichiarato che "in queste condizioni di mercato era importante che avvenisse un consolidamento nel settore dell'auto". "L'accordo - ha aggiunto Elkann - è coerente con quanto indicato da Marchionne alla fine dello scorso anno".
Chrysler: "L'accordo ci darà benefici strategici"
L'accordo siglato tra Fiat e Chrysler, secondo Bob Nardelli, presidente e amministratore delegato della casa automobilsitica statunitense, rappresenta "la combinazione ideale in quanto crea il potenziale per un nuovo e forte concorrente a livello globale, dando a Chrysler numerosi benefici strategici, tra cui l'accesso a prodotti che completano il nostro attuale portafoglio prodotti; una rete di distribuzione al di fuori del Nord America e risparmi sui costi nella progettazione, ingegnerizzazione, produzione, acquisto, vendita e marketing".
"Questa operazione -secondo Nardelli- permetterà a Chrysler di offrire ai nostri dealers e clienti una gamma più ampia e competitiva di veicoli che rispettino i limiti di emissioni e di consumo, e al contempo rispetterà le condizioni del finanziamento del governo".
"L'alleanza inoltre -ha aggiunto Nardelli- potrà dare anche un ritorno sull'investimento per il contribuente americano, garantendo la continuità dei marchi Chrysler sul mercato, supportando lo sviluppo futuro di prodotti e tecnologie per il nostro Paese e ricostruendo la fiducia dei consumatori e al contempo preservando posti di lavoro in America".
Fonte:
tgcom