  12/10/2007 14:17 |
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Post: 121 | Registrato il: 07/02/2005
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Qual è il votro parere riguardo la "morte dolce" tanto invocata da molte persone ma anche osteggiata da altrettante?
Personalmente mi dichiaro contrario. |
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| 12/10/2007 17:11 |
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In linea di principio sono contrario.
Tuttavia ho esaminato alcuni casi estremi della condizione umana, immersi in malattie terribili. Sono del parere che la morte debba sopraggiungere naturalmente, che la medicina debba fare il possibile per salvare le vite, ma cercando di distiguere questo "possibile" da quello che diviene una vera "sperimentazione" a danno di esseri umani. L'accanimento terapeutico, quando si è coscenti che la medicina non può fare nulla, spesso non è opportuno.
Direi che la via più equa sarebbe quella di adottare una legislazione, che ponga in essere la costituzione di un organismo apposito a cui venga affidato il compito di valutare dove la medicina ha fallito e non può fare altro, dai casi in cui una possibilità c'è, anche se flebile. |
| 13/10/2007 18:37 |
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è un'argomento molto delicato, così su due piedi direi di sì, ma nonsono sicura se farei lo stesso se avessi una persona cara in una situazione dove l'eutanasia potrebbe essere applicata, egoisticamente non ci vogliamo dividere dai nostri cari, anche se c'è sofferenza e dolore
Vi dico solo una cosa, spero di non dover mai avere bisogni di decidere per l'eutanasia |
| 14/10/2007 04:05 |
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hai detto una gran cosa, una cosa che penso sia l'unica ad unire due punti di vista completametne diversi..si e no.. |
| 14/10/2007 10:07 |
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favorevole |
| 14/10/2007 14:39 |
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~=€MM@=~, 14/10/2007 10.07:
favorevole
Ti consiglio di esprimerti anche nel sondaggio, con la risposta che preferisci. Se vuoi portare qualche motivazione tua personale, è sempre gradita... |
| 24/10/2007 20:50 |
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favorevole
penso che non si possa decidere "per un altro"
ci son situazioni di estrema sofferenza dove tutto è inutile...
vedi caso Welby o di Eluana
e dove in più c'è pure l'accanimento terapeutico
chi son io per dire a uno che deve continuare a soffrire in quel modo? |
| 25/10/2007 17:41 |
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favorevole |
| 27/10/2007 14:52 |
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-tulipanonero-, 24/10/2007 20.50:
favorevole
penso che non si possa decidere "per un altro"
ci son situazioni di estrema sofferenza dove tutto è inutile...
vedi caso Welby o di Eluana
e dove in più c'è pure l'accanimento terapeutico
chi son io per dire a uno che deve continuare a soffrire in quel modo?
infatti quella non è eutanasia, è la cessazione dell'accanimento terapeutico. Ma quelle persone in coma, che hanno possiblità di svegliarsi? E spesso riprendere una vita vivibile. |
| 30/10/2007 19:30 |
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se è possibile che persone in coma si sveglino, allora è meglio rimandare ma se passano molti anni... bo io preferirei morire. |
| 05/11/2007 18:27 |
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un tipo che vive a 50km da qui, si è risvegliato dopo 8 anni e in 1 anno ha recuperato quasi tutte le funzioni motorie e ha iniziato a parlare.. |
| 28/02/2008 11:30 |
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favorevole...perchè quì come in altri casi non si tratta di imporre una cosa ma di lasciare libertà di scelta e coscienza...io attualmente non so se la volessi attuare su di me, ma ritengo che chi la voglia attuare lo possa fare... --------------------------------------------------
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Per Favore se possibile datemi una mano qui (nn sono giochi scemi, è per la tesina):
http://totalwargamesitalia.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8793058& |
| 28/02/2008 17:51 |
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libertà di scelta al malato..non a qualcuno che decide per lui..oppure fai decidere altri? |
| 29/02/2008 13:01 |
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silvercloud87, 28/02/2008 17.51:
libertà di scelta al malato..non a qualcuno che decide per lui..oppure fai decidere altri?
libera scelta al malato...che oggi ricordiamo non è permessa... --------------------------------------------------
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Per Favore se possibile datemi una mano qui (nn sono giochi scemi, è per la tesina):
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| 30/04/2008 01:06 |
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Bé allora in questo caso, forse, dovresti votare contrario. In generis i pazienti che sono in stato "vegetativo" (medio lungo periodo) non sono in grado di decidere in quel momento ma potrebbero esserlo i un futuro più o meno lontano, se si riprendessero. Quindi approvare e legiferare norme sull'eutanasia significherebbe dare la vita del paziente nelle mani del parente/amico più vicino. |
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