Occhio Milan, a San Siro sarà dura
"L'Arsenal ha fatto più di noi e ha avuto l'opportunità di vincere. Non abbiamo sviluppato al meglio il nostro gioco, potevamo fare di più. E' una squadra ostica, anche al ritorno sarà dura, ma contiamo di passare".
E' andata bene, benissimo e Carlo Ancelotti non può che essere soddisfatto. La palla che si stacca dalla testa di Adebayor e si stampa sulla traversa a venti secondi dal fischio finale è uno di quei segni che il Milan negli ultimi anni ha sempre saputo cogliere. Indenne con brivido, come lo scorso anno a Glasgow. E come in Scozia uno 0-0 che fa ben sperare ma che chiama i rossoneri a fare più di quanto messo in scena all'Emirates Stadium. Non è stato il miglior Milan della stagione - almeno quella di Champions - e per come poteva mettersi va bene così. L'Arsenal ha giocato un calcio frizzante e messo in mostra le grandissime qualità dei suoi singoli.
Si dice soddisfatto anche Wenger e fa bene a esserlo. I suoi giocano un calcio più che piacevole, ma le sue parole non nascondono un po' di amarezza per come la partita è andata a finire.
"Abbiamo giocato una partita splendida - ha detto Wenger a fine partita -. È un peccato che una gara come questa non abbia visto nemmeno un gol, perché in un'altra serata, se tutto fosse andato bene saremmo arrivati al novantesimo con due o tre reti all'attivo. Sinceramente, però, sono molto soddisfatto della risposta della squadra dopo il pesante crollo di sabato contro lo United. Abbiamo tenuto in mano il pallino del gioco, ma non siamo andati in gol. Mi aspetto una gara di ritorno molto spettacolare".
L'esperienza ha salvato il Milan, proprio quello che non è riuscito all'Inter la sera precedente. Entrambe a San Siro hanno spazio e tempo per conquistare il passaggio del turno. Compito che i rossoneri conoscono a memoria.
Andrea Consonni / Eurosport
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