Il robot scopre una roccia sconosciuta
Dallo sbarco su Marte di Spirit è trascorso ormai un anno e la Nasa festeggia l'evento con l'annuncio di una nuova scoperta del rover. Progettato per rimanere nello spazio solo 3 mesi e giunto sul Pianeta Rosso il 4 gennaio del 2004, insieme alla sonda gemella Opportunity (arrivatà però su Marte soltanto il 24 gennaio) il robot dell'agenzia spaziale americana in dodici mesi ha contribuito a svelare diversi misteri di uno dei pianeti più affascinanti dello spazio.
Molti gli obiettivi raggiunti dal rover durante la sua missione che, inaspettatamente, è stata prolungata più volte nel corso dell'esplorazione. Nello specifico, i rilievi più importanti hanno dimostrato l'esistenza in passato di acqua su Marte. Ma non è tutto qui. Grazie agli strumenti a bordo del robot, infatti, la Nasa ha potuto osservare il pianeta da vicino e raccogliere preziose informazioni sulla composizione e la struttura della crosta marziana.
Tra il materiale inviato a Terra non sono mancati immagini emozionanti e affascinanti scorci del Pianeta Rosso. Con i suoi "occhi", Spirit ha mostrato a tutti uno spettacolo mai visto prima in maniera così nitida. Della sua missione, in questi dodici mesi, hanno parlato tutti, esperti e non. E l'esplorazione non è ancora finita.
L'ultima scoperta del rover della Nasa, infatti, riguarda un materiale geologico finora sconosciuto contenuto in una sorta di roccia chiamata "WishStone" (la pietra del desiderio). Stando agli scienziati del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, in California, nel dettaglio si tratterebbe di un ammasso caratterizzato da una composizione chimica differente "da qualsiasi altra cosa finora conosciuta". Secondo quanto ipotizzato dai ricercatori americani, la pietra potrebbe essere il prodotto di attività vulcanica oppure il residuo di una meteorite che ha impattato sulla superficie marziana. Un nuovo mistero guida l'ennesima missione del rover sul Pianeta Rosso. Nel frattempo, buon compleanno Spirit.
Fonte TGCOM