I PORTOLANI
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Qualora si decida di viaggiare per luoghi sconosciuti, occorre procurarsi, oltre ai mezzi di trasporto, delle buone carte. E' questa una necessita' primaria se non si ama l'imprevisto. Oggi come oggi è possibile viaggiare, al limite, senza carte di alcun genere e fidandosi semplicemente delle informazioni dei passanti, se ce ne sono, oppure dei segnali posti agli incroci delle nostre moderne strade. Anticamente, e ci riferiamo in questo caso al medioevo, i cartelli erano pressoché sconosciuti come era sconosciuta ai più la possibilità di fare lunghi viaggi e il leggere e lo scrivere erano considerati quasi come qualità diaboliche!
In casi come questi viaggiare aveva senso solamente per i mercanti in cerca di affari o per i signori in vena di avventure. Se, comunque, costoro non avevano molto bisogno di indicazioni particolari perchè i viaggi lunghi avvenivano lungo itinerari conosciutissimi e non erano effettuati alle enormi distanze che oggi siamo abituati e considerare, tuttavia le indicazioni e le carte erano indispensabili per chi viaggiava per mare. Il viaggiatore, infatti, non avrebbe potuto incontrare sul suo cammino la casa accogliente del contadino medievale in vena di ospitalità, ma avrebbe avuto per sola compagnia il mare. Per costoro sapere in precedenza dove dirigersi era indispensabile come lo era, anche, il conoscere i venti e le loro rispettive direzioni per poterle sfruttare. Nel medioevo i viaggi per mare si svolgevano entro itinerari molto limitati e tra porti abbastanza vicini. Proprio per il fatto che i viaggi avvenivano tra un porto e l'altro, le carte disegnate per i marinai venivano chiamate "portolani" e portavano tracciate le coste europee. Ma in tutto questo non c'è nulla di strano, anzi!
Uno dei portolani più famosi è senza dubbio quello di Piri Reis. La carta geografica da lui firmata era redatta su pergamena e datata nel mese di Nuharren nell'anno 919 dopo il profeta, cioè nel 1513. Essa fu trovata nel 1929 nella biblioteca Seray di Istanbul da Khalil Edden Bey e mostrava nientemeno che le sponde dell'Atlantico con una chiara rappresentazione dell'America. Un primo studioso americano, Arlington Mallery, dimostrò attraverso controlli accuratissimi che redigere uno simile carta aveva richiesto conoscenze approfondite di trigonometria sferica. Dimostrò inoltre che doveva essere antichissimo poiché rappresentava, tra l'altro, la Terra Regina Maud quando ancora non era coperta dai ghiacci.
Come era possibile che in un'epoca in cui l'America non era stata ancore esplorata completamente, un marinaio possedesse carte dettagliate simili a quelle che abbiamo noi oggi?
La famosa carta di Piri Reis
Oltre tutto Piri Reis disse di aver ricopiato le sue carte do oltre più antiche. In effetti in esse è rappresentata la Terra come doveva essere stata 10 o 15 mila anni fa. Non è possibile quindi che le abbia tracciate in base alle conoscenze dell'epoca che concedevano al massimo alla Terra, una forma piatta o di semisfera. Ma la domanda più ovvia è questa: se non è possibile tracciare questi portolani nel 1500 date le scarse conoscenze dell'epoca, come lo poteva essere 15 o 20 o 30 mila anni prima. A questo punto è possibile solo azzardare delle ipotesi. E' possibile che l'influenza di civiltà interplanetarie abbia lasciato nell'antichità qualche documento, raccolto e ricopiato così come era (anche senza comprenderlo) poiché rappresentava il dono divino di una civiltà' grandiosa. E' però più probabile che si siano succedute sul nostro pianeta varie civiltà che hanno raggiunto, e forse superato, il nostro livello tecnologico. Queste civiltà sarebbero poi state distrutte do cataclismi di cui non possiamo conoscere, per ora, la ragione. Per tutti può bastare l'esempio del Diluvio Universale che fa parte delle tradizioni di tutti i popoli del nostro pianeta. Un cataclisma di quelle proporzioni può distruggere ancora oggi la nostra fiorente civiltà e portarci di colpo a diecimila anni fa e, forse, anche più indietro.
Un portolano del Mediterraneo
Da questi cataclismi si sarebbero salvati solo pochi rappresentanti del nostro globo, i quali avrebbero ricominciato il faticoso cammino della civiltà. Naturalmente sarebbero rimasti gli enormi monumenti che ancora oggi sono ben lungi dall'andare distrutti, come le piramidi egizie e incas o i templi indiani. Ovviamente questa è una semplice ipotesi, neanche troppo originale. D'altronde è l'unica che ci sentiamo di condividere per ciò che attiene i portolani.
Se Piri Reis è il portolano più conosciuto, non è però l'unico. Ne esistono molti altri, come per esempio quello di Camerio del 1502 oppure la carta di Zeno (1380) che si riferisce ad un viaggio dei veneziani in Groenlandia e in cui sono tracciate, nei particolari, le coste di Norvegia, Danimarca, Germania e Scozia, con una precisione sconosciuta nelle altre carte dell'epoca, per cui si è pensato che sia stata ricopiata da una carta assai più' antica.
E molti altri ancoro sono i portolani: qui non ne citiamo che alcuni a titolo di esempio
Una cosa che contraddistingue tutti i portolani che conosciamo, è costituita de una serie di righe che paiono avere io stesso valore dei paralleli e del meridiani nella trigonometria sferica. Un mistero nel mistero!
Tutti coloro che hanno fatto uso dei portolani oppure ne hanno redatto le copie esistenti, hanno sempre precisato di aver copiato le loro carte da altre precedenti, per cui, la domanda che ci poniamo riguarda chi per primo ha disegnato tali certe. Ma questa domando rimane senza risposta. Del resto molte sono le domande senza riposta sul nostro passato. Un passato ben più moderno di quello che si potrebbe pensare.