C'è acqua su Marte, la conferma da Mars Express
La sensazionale scoperta della sonda dell'Agenzia
spaziale europea - resa possibile da uno strumento di
indagine interamente realizzato in Italia - apre nuovi
scenari per il Pianeta Rosso
Tracce consistenti di vapore acqueo nell'atmosfera di
Marte e ghiaccio al Polo Sud. Sono queste le due prime
sorprendenti conferme che vengono da Mars Express, la
prima missione europea su Marte, e che alimentano nuove
speranze circa la possibilità di esistenza di forme di
vita sul Pianeta rosso.
Due conferme - perché indizi in tal senso erano già
venuti da precedenti missioni spaziali - di
'fondamentale importanza' hanno affermato i ricercatori
responsabili della missione dal centro di controllo
dell'Esa di Darmstadt, in Germania.
Due conferme rese possibili da due complessi strumenti,
uno dei quali, lo spettrometro Pfs, che ha rivelato la
presenza di vapore acqueo, è interamente italiano ed è
stato realizzato sotto la responsabilità di Vittorio
Formisano dell' Istituto per la fisica dello spazio
interplanetario del Consiglio nazionale delle ricerche.
La presenza di ghiaccio al Polo Sud di Marte è stata
invece rilevata dallo spettrometro di fabbricazione
francese Omega-Vnir, alla cui progettazione hanno
contribuito anche ricercatori italiani dell'Istituto
nazionale di astrofisica (Inaf) di Roma. Insomma, due
successi che portano il segno dell'Italia e che aprono
nuovi scenari nello studio dei dati sul Pianeta rosso.
A spiegare la portata delle scoperte di Pfs e Omega è il
responsabile dei programmi di esplorazione dell' Esa e
uno dei padri di Mars Express, Marcello Coradini. Il
Pfs, ha detto, 'ha confermato una notevole presenza di
vapore acqueo nell'atmosfera di Marte, anche se i dati
quantitativi si avranno solo tra qualche giorno'. Quanto
alla presenza del ghiaccio nella calotta polare del
pianeta, si tratta di una scoperta che segna una svolta:
'Fino ad oggi - ha spiegato lo scienziato - si pensava
che il Polo Sud fosse composto esclusivamente di
ghiaccio di anidride carbonica, comunemente definito
ghiaccio secco. Ciò che invece ha visto Omega è un
miscuglio di ghiaccio secco e di ghiaccio d'acqua, dove
la percentuale di ghiaccio d'acqua è talmente alta che
si distingue perfettamente nello spettrometro Omega'.
Questo - ha detto - è un 'dato nuovo, che ci dice che i
processi di diffusione e d i presenza dell'acqua esistono
anche nell'emisfero Sud del pianeta, mentre finora si
pensava che, per qualche motivo, la gran parte
dell'umidità fosse concentrata esclusivamente nell'
emisfero settentrionale. E' quindi un dato di grande
importanza - ha aggiunto - anche se non definitivo'.
Per entrambi i dati, ha però precisato Coradini, si
erano già avuti indizi da precedenti missioni. La
'grande qualità' di Mars Express sta però nel fatto che
la sonda, ha detto, è 'in grado di misurare questi
fenomeni simultaneamente e con una precisione mai vista
prima'.
Una missione unica nel suo genere. Perche'? 'Abbiamo
progettato il carico utile della sonda - ha affermato
l'esperto - in modo da studiare con precisione,
simultaneamente e in tempo reale, tutte le
manifestazioni dell'acqua su Marte: allo stato liquido
nel sottosuolo, attraverso il radar Marsis, che
comincerà a funzionare ad aprile; con gli spettrometri
infrarossi e le telecamere cerchiamo invece il ghiaccio
in superficie; con Pfs studiamo il vapore acqueo
nell'atmosfera e con gli strumenti Aspera e Spicam
andiamo a vedere quanto gas si perde a causa
dell'erosione del vento solare'. Rilevazioni a 360
gradi, insomma, per 'calcolare quanta acqua si perde
nello spazio, quanta acqua c'è nel sottosuolo,
nell'atmosfera e sulla superficie di Marte'. Mars
Express, ha rilevato Coradini, è 'la prima missione
nella storia dell' esplorazione di Marte in grado di
vedere tutte queste fenomenologie contempor aneamente'.
Vapore e ghiaccio, dunque. Due elementi che fanno
immediatamente pensare all'equazione umidità uguale
vita. 'E' la prima implicazione, conferma lo scienziato,
perché cercare la vita dove non c'è umidità è quasi
impensabile. Inoltre, è molto difficile andare a cercare
la vita se c'è una sola zona umida nel pianeta, mentre
se l'umidità è abbastanza diffusa su tutto il pianeta,
come sembra confermato dai primi dati della sonda,
abbiamo una facilità operativa di andare a cercare forme
di vita che è molto piu' ampia'.
Mars Express, sulla base dei primi risultati, apre
dunque scenari inediti, ma resta un ostacolo per ora
insormontabile: la permanenza umana su Marte per poterlo
esplorare. Per l'esplorazione umana del Pianeta rosso,
ha spiegato infatti Coradini, 'il vero problema è
costruire in maniera totalmente robotica una
infrastruttura di accoglienza per un equipaggio: non
solo un luogo dove proteggersi dall'ambiente esterno, ma
anche in grado di fornire acqua, cibo e soprattutto
energia per sintetizzare carburante. E' infatti
impensabile portarsi dietro tutto ciò, vale a dire - ha
spiegato - tonnellate di cibo o carburante, che sono le
quantità necessarie per far sopravvivere cinque-sei
astronauti su Marte per due anni'.
C'è ora attesa per i nuovi risultati che verranno da
Mars Express nelle prossime settimane. Questo, ha
sottolineato il direttore scientifico dell'Esa, David
Southwood, 'è solo l'inizio'. E ha concluso
sottolineando che 'la scienza è come un giallo: bisogna
raccogliere moltissimi elementi prima di arrivare alle
conclusioni finali'.
L'Agenzia Spaziale Italiana ha contribuito in maniera
più che significativa alla missione Mars Express, in
particolare con la realizzazione di quegli strumenti che
stanno dando un contributo notevole nella comprensione
di Marte. L'Asi sottolinea quindi che 'i risultati fin
qui ottenuti, anche se ancora preliminari, ci dicono che
le nostre speranze e i nostri sforzi appaiono ben
ripagati e seppur dobbiamo rammaricarci per il destino
di Beagle-2'
Anche le prime immagini tridimensionali a colori che la
sonda invia a Terra (rupi, vulcani, crateri di notevoli
dimensioni, nubi di sabbia, canali e tratti di crosta
che rivelano chiari segni di erosione) fanno pensare ad
una remota probabile presenza di flussi d'acqua sul
pianeta. Immagini spettacolari hanno sottolineato gli
scienziati coinvolti nella missione, che rivelano anche
i veri colori del pianeta: una gamma di tinte che va
dall'arancione al rosso, al giallo ocra. Immagini rese
possibili grazie ad un particolare strumento: una camera
ad alta risoluzione chiamata Hrsc (High resolution
stereo camera). Questo strumento ha funzionato come una
sorta di lente di ingrandimento, hanno spiegato i
ricercatori, tanto da rendere visibili chiaramente anche
tempeste e spostamenti di sabbia sulla superficie di
Marte.
'Marsis: è il radar che permetterà di analizzare il
suolo di Marte anche a profondità notevoli, fino a 5 km,
grazie a segnali radio a bassa frequenza. E' costituito
da due lunghe e sottili antenne, di 20 metri ciascuna, e
da una terza antenna di 7 metri. Lo strumento è stato
realizzato da Alenia Spazio per l'Asi sotto la guida
scientifica di Giovanni Picardi, dell'Università di Roma
La Sapienza, e del Jet Propulsion Laboratory della Nasa.
Intanto, il 25 gennaio, è arrivata su Marte la seconda
sonda americana che tra i suoi compiti ha anch'essa la
ricerca di acqua. Opportunity cercherà acqua nella zona
di Meridiani Planum che è ricca di ematite grigia, un
ossido di ferro che normalmente si forma in presenza di
acqua allo stato liquido. La sonda gemella Spirit, dopo
un avvio molto promettente, ha intanto subito un guasto
e le sue condizioni sono state aggiornate da 'critiche'
a 'gravi' dalla Nasa.