FANTASIE CELTICHE
I miti, le leggende, le fiabe e la storia di quella che, per i colori del suo mare e delle sue terre, viene definita l'isola smeralda.
La patria di Joyce, che ha fatto conoscere al mondo l'anima della gente di Dublino
(di Paolo Filo della Torre)
Nel paese, tra i più devoti al nel mondo intero, la mitologia è fortemente sentita, dai Vichinghi alla conversione dell'isola al Cristianesimo.
Gli idoli dell'Irlanda preistorica, in legno come quelli che venivano adorati un po' dovunque, o quelli di pietra con tre occhi trovati nella contea di Cavan.
Le leggende sono più vive che mai.
A Tara, antica capitale dell'Irlanda e centro del potere dei Celti, ci sono tombe di eroici re ancor oggi quasi venerati perché combatterono contro i vichinghi invasori. E l'intera zona è "favolosa" non solo per i suoi miti ma anche per le sue miniere di metalli preziosi, particolarmente di oro, usato già in epoche preistoriche per raffigurare idoli.
L'Irlanda è il vero paese degli eroi, dei santi e dei navigatori. Nei suoi tentativi di riguadagnare la sua indipendenza perduta all'epoca dell'invasione anglo-normanna e ferocemente repressa dal rivoluzionario britannico Oliver Cromwell, tre secoli fa. E proprio a causa del carattere degli irlandesi, così ricchi di immaginazione Ma in questa isola a compiere i miracoli sono, primi fra tutti, i cavalli. È valido il detto "se dovessi rinascere vorrei essere un cardinale a Roma o un cavallo in Irlanda" e le leggende dei cavalli alati sembrano giustificare il successo dei purosangue irlandesi sugli ippodromi del mondo. Il paradiso degli amanti dell'ippica è Curragh, a pochi chilometri da Dublino, dove si corre il "Derby".
L'Irlanda senza cavalli sarebbe un nonsenso".