00 13/03/2011 16:27
Scajola pronto a gruppo autonomo
scoppia un'altra grana nel governo

Teso incontro fra Berlusconi e l'ex ministro, che reclama un posto nel partito.
Ha portato le firme di 23 deputati e dodici senatori



ROMA - Si apre un altro caso nella maggioranza. A quanto scrive l'agenzia Ansa, c'è stato un teso confronto ad Arcore, tra Silvio Berlusconi e Claudio Scajola. L'ex ministro, uscito dal governo per via della casa acquistata dal costruttore Anemone, sarebbe pronto allo strappo e alla costituzione di un gruppo parlamentare autonomo dal Pdl sia alla Camera che al Senato - gli 'Azzurri per la Liberta' - con un seguito di 23 deputati e 12 senatori.

Scajola, raccontano fonti del Pdl, ha insistito perchè il Cavaliere lo ricevesse questa sera (e non domani nel pomeriggio come previsto) per chiedergli di trovare un ruolo al partito al posto del dimissionario Sandro Bondi (o - secondo la versione di altre fonti del partito -, per ottenere spazio al governo con lo spacchettamento del ministero adesso guidato da Paolo Romani o con il ruolo di capogruppo al posto di Fabrizio Cicchitto).

Scajola avrebbe rimproverato al premier di tenerlo lontano dal partito dopo le sue dimissioni dal governo per la vicenda della casa affacciata sul Colosseo. "Io non ho fatto nulla e sono fuori - avrebbe detto Scajola al premier - mentre Verdini è al suo posto nonostante le pendenze giudiziarie e con La Russa decidono tutto, senza consultarmi. Diversi parlamentari la pensano come me e sono dalla mia parte. Aspetto una risposta":Non me ne vado se non mi dai una risposta".

Berlusconi, certo non lieto della grana che si trova a dovere gestire, - come scrive sempre l'Ansa- avrebbe rinviato la soluzione del problema ad un prossimo incontro con Scajola lunedì o martedì, ben sapendo che la vicenda scoperchia il vaso di Pandora. Scajola al premier ha portato le firme parlamentari che lo sostengono, ma altri esponenti di peso del Pdl (che possono vantare un seguito tra i parlamentari pari o maggiore rispetto all'ex ministro ligure), hanno protestato con il premier minacciando a loro volta la costituzione di gruppi autonomi.

Per questo, riferiscono alcune fonti, sarebbe forte l'irritazione di Berlusconi con Scajola, che mette a repentaglio il grande lavoro fatto dal premier per rinforzare la sua maggioranza.

Fonte: Repubblica