00 12/09/2010 20:14
Chievo, colpo grosso a Genova
Rimonta, 6 punti e primo posto

La squadra di Pioli va sotto in apertura per un gol del giovane Destro, pareggia Moscardelli a fine primo tempo, poi Marcolini su assist di Luciano e Pellissier fissano il 3-1 finale. Il Genoa parte bene ma poi si perde: difesa da rivedere quando esce Ranocchia

GENOVA, 12 settembre 2010 - Le parole Chievo e favola da anni non stanno più insieme. La squadra di Verona è una realtà tanto solida quanto il suo capitano, l'aostano Pellissier. Oggi però i "mussi" tornano a volare, e si ritrovano da soli in testa alla classifica. Vittoria a Genova 3-1, in rimonta, dopo aver passato una ventina di minuti a guardar giocare i rossoblù. Due vittorie su due, sei punti, secondo gol per Moscardelli, secondo per Pellissier e primo per Marcolini, altre due anime della squadra. Insieme all'Infinito Luciano e al sicuro Sorrentino, ben protetto da Andreolli e Cesar, due novità. Si arrende il Genoa che, senza Toni, viene illuso da Destro, ma poi scopre di essere molto più indietro del Chievo nella costruzione della squadra. E quando esce Ranocchia la difesa torna quella dell'anno scorso, battutissima.


DESTRO E MOSCARDELLI — Destro e Moscardelli: il primo tempo unisce nel tabellino marcatori due giocatori parecchio distanti. Mattia Destro era al debutto con la maglia del Genoa. La società di Preziosi ha scelto di credere ai giovani e puntare come vice-Toni su un attaccante classe 1991. Lui ci mette sei minuti a ritrovarsi sotto la curva dei suoi tifosi: servito da un gran assist di Palacio, la stoppa e batte il portiere. Davide Moscardelli è alla seconda partita in serie A, ma la numero 300 da professionista: il trentenne ha già segnato al debutto, oggi si ripete in chiusura di primo tempo: cross da destra, sponda involontaria di un difensore, tiro secco di sinistro e deviazione decisiva di Dainelli.

GENOA, BUONA PARTENZA — Il Chievo rimette in piedi così una partita che aveva iniziato malissimo, correndo dietro alle geometrie del Genoa, ma trovando raramente il pallone. Del resto ci sarà un motivo se Preziosi continua a comprare centrocampisti, ma alla fine giocano sempre Marco Rossi e Milanetto. Soprattutto quest'ultimo fa girare i suoi a memoria. Un lancio qua, un lancio là e parte la manovra. Qualcosa cambia però dopo 25 minuti, quando Palacio e Sculli smettono di scappare, e Luciano e compagnia suonano la carica. Si rivede Pellissier, si scoprono le doti ma anche le uscite spericolate di Eduardo. Così, dopo una occasione sprecata di Sculli su assist di Palacio, Moscardelli sale di tono, recupera palloni e poi segna pure.


RIMONTONA — Nella ripresa il Genoa parte convinto, ma Bentivoglio fa qualche passo indietro, aiuta Rigoni e toglie spazi a Milanetto, che col passare dei minuti vede scendere la lucidità (fino alla sostituzione con Veloso). La mossa di Pioli funziona, Destro scompare dal gioco, mentre Luciano ritrova uno spunto dei tempi che furono e Pellissier sale ai suoi soliti livelli: all'11' Luciano salta netto Marco Rossi, spostato dietro con l'uscita di Ranocchia e crossa per la testa di Marcolini. Palo interno e gol per il sorpasso. Il Genoa si "smonta", il Chievo in contropiede mette insieme tre nitide palle gol (compreso un palo di Granoche che sostituisce Moscardelli) prima del 3-1 di Pellissier, che punisce un errore di Veloso. Tanti saluti al Genoa e fuga in classifica. Ok, stiamo esagerando, ma Campedelli può legittimamente esultare, in tribuna.

Valerio Clari

Fonte: gazzetta