00 28/09/2009 08:46
Non basta il solito Trezegol
Adailton ferma la Juve: 1-1

I bianconeri passano con il francese, poi dalla fine del primo tempo viene fuori il Bologna, che sfiora il pari con Di Vaio e Guana, e lo trova poi nel recupero. Palo di Camoranesi nel finale. Ferrara si consola con i rientri di Diego, dal 1', e di Del Piero, nella ripresa

TORINO, 27 settembre 2009 - La Juventus stacca l'Inter, ma resta al secondo posto, dietro la Sampdoria. Colpa dell'1-1 in casa contro il Bologna, gol di Trezeguet e di Adailton, nel recupero.

TREZEGOL E ADAILTON — A Ferrara non è bastato, dunque, un super Trezeguet. Quello che, quando gioca, come cantano i tifosi bianconeri, segna sempre. Detto, fatto. Per la terza volta in campionato. E dire che era reduce da una stagione, quella passata, da uomo invisibile, e invece ora si materializza come ai tempi belli davanti alla porta, al posto giusto al momento giusto, per segnare la rete numero 164 con la Juve. La Juve però, dopo il vantaggio, soffre, e tanto. Troppo. Contro un bel Bologna, venuto fuori alla distanza, sfruttando la stanchezza dei bianconeri, in campo a Marassi soltanto giovedì scorso, contro il Genoa. La squadra di Papadopulo nella ripresa ha fatto la partita e sfiorato il pari già con Di Vaio e Guana. E quindi il gol di Adailton al 93' non deve apparire come una beffa, ma come il coronamento di una bella prestazione.La Juve, come al Ferraris, manca di cinismo, forse con la testa in parte già a Monaco. Mercoledì contro il Bayern, in Champions, non saranno ammessi altri cali di tensione. E così, visto com'è finita, non c'è neanche modo in casa Juve, di festeggiare i rientri dal 1' di Diego, in rodaggio, e nel finale di Del Piero, che ha festeggiato la 400ª partita in serie A.


PARTENZA JUVE — La Juve inizia forte. Confortata dal ritorno di Diego, seguito come un'ombra da un "cagnaccio" come Guana. E dalla fascia destra, che funziona alla grande. Perchè Camoranesi è in gran forma, e Zebina, quando si ricorda di stare concentrato, è un valore aggiunto, per le qualità di spinta, rispetto a Grygera e Caceres. Ma il grande protagonista della prima mezzora è un francoargentino classe 1977, tale Trezeguet David, per chi se ne fosse scordato 163 gol per la Vecchia Signora. Una sorta di nuovo acquisto, nonostante sia in bianconero dal 2000. Ma la scorsa stagione, tra un lungo infortunio e le incompresioni con Ranieri, non si era quasi visto, e invece adesso, con Ferrara in panca, è (ri)partito alla grande. Sfiora la rete due volte, cercato da Camoranesi e Zebina. Poi segna, il solito gol che sembra facile, di quelli da centravanti doc, con un piatto destro sottomisura dopo una percussione in area di Zebina, scatenato. Terzo gol in campionato di Trezegol. Stridente il contrasto con il suo partner d'attacco, Amauri, che non segna dal 15 febbraio.

REAZIONE BOLOGNA — Bravo a non accusare il colpo. E capace, dopo aver chiuso tutti gli spazi, arroccato nella propria metà campo, di avanzare il proprio raggio d'azione. Di Vaio e Zalayeta, due ex bianconeri, si danno da fare, soprattutto l'italiano, sempre molto vivace. Il Bologna chiede invano il rigore per un paio di episodi sospetti in area di rigore bianconera, con Molinaro protagonista in entrambi i casi, prima a contatto con Di Vaio, poi colpendo la palla con un braccio. Poi al 45' gli emiliani segnano (autorete di Chiellini), ma la rete non è convalidata per un evidente doppio fuorigioco. All'intervallo è 1-0 Juve. Che ha il torto di aver un po' allentato le briglie dopo il vantaggio.

MOSSE TATTICHE — Si riparte senza cambi. Ma per le prime mosse degli allenatori non c'è da aspettare molto. Al 14' finisce la partita di Diego. Che si è mosso a velocità di crociera, senza mai inserire le marce alte, ma dimostrando la solita qualità tecnica. Dentro Giovinco. Papadopulo replica inserendo una terza punta, Osvaldo, che alla Juve ha già fatto male in questo stadio con la maglia della Fiorentina.


DI VAIO SFIORA IL PARI — Il Bologna approfitta del calo fisico della Juve - il turn over di Ferrara è stato minimo -, e comincia a spingere. Il più pericoloso è il solito Di Vaio, due volte, nella seconda Chiellini salva di testa sulla linea di porta, a Buffon battuto. La Juve, sbuffa, fa fatica. È costretta a difendersi, in affanno. E così Del Piero resta ancorato alla panchina: difficile per Ferrara buttarlo nella mischia in un clima di battaglia in cui c'è da correre come dannati, quando il capitano ha bisogno di ritrovare il ritmo partita. Il conto alla rovescia si conclude al 39': il numero dieci fa il debutto stagionale al posto di Amauri. Ma la partita ha ancora molto da raccontare: c'è Guana che sfiora il pari, c'è Camoranesi - forse il migliore in campo - che colpisce un palo, di testa.

PARI ADAILTON — C'è soprattutto il pareggio del nuovo entrato Adailton, che al terzo minuto di recupero, appostato sul secondo palo, approfitta di un di un mancato recupero di Molinaro - la retroguardia bianconera scala male - e segna l'1-1. Finisce così.

Riccardo Pratesi

Fonte: gazzetta